Domani, a meno di 48 ore dal tremendo attentato di Barcellona, prenderà il via la Vuelta a España: ecco la presentazione della corsa a tappe spagnola, che come di consueto regalerà grandi salite e tantissime emozioni. Tra i favoriti c’è il nostro Vincenzo Nibali, che proverà a guastare il sogno-doppietta (Tour-Vuelta) di Chris Froome, mentre Alberto Contador chiuderà la sua carriera. 

Vuelta 2017

SALITE, SALITE E ANCORA SALITE: TUTTO SUL PERCORSO DELLA VUELTA 2017

Come confermare uno status acquisito negli ultimi anni, e consolidarlo ulteriormente: negli ultimi anni la Vuelta a España è stata la corsa a tappe più spettacolare sia come percorso, che come imprevedibilità delle tappe, e l’edizione 2017 potrebbe essere quella del definitivo sorpasso sul Giro e sul Tour. Se la corsa rosa e la Grande Boucle hanno aumentato le tappe con salita dura intorno ai -15 e arrivo in discesa, e ridotto gli arrivi in salita ”puri”, la Vuelta invece ha intrapreso un percorso differente: spazio alle salite dure, anzi durissime, inframmezzate da qualche frazione per i pochi sprinter del gruppo e qualche tappa ”mossa” per i fuggitivi. Sarà una Vuelta ad altissimo tasso di spettacolo, quella che inizierà domani, e partirà insolitamente dalla Francia: il via verrà infatti dato a Nimes, teatro della cronosquadre che farà da prologo alla corsa iberica. 13km che hanno nell’Orica-Scott e nella Sky le grandi favorite, ma che potrebbero riservare sorprese nell’assegnazione della prima maglia roja della Vuelta. Dopo la cronosquadre, la corsa resterà in Francia per la Nimes-Gruissan, 201km che riserveranno il primo sprint: il relax per i big, però, durerà pochissimo, dato che la 3a tappa vedrà già le prime salite e potrebbe infliggere i primi distacchi. Sarà Andorra la Vella (1.023m) a saggiare le condizioni dei favoriti per la generale, con due salite di assoluta difficoltà prima dell’arrivo finale: Col de la Rebassa (13.2km al 7%) e l’Alto de la Comella (4.1km con punte al 12%) potrebbero scremare il gruppo dei candidati al successo, anche se la discesa conclusiva può smorzare eventuali distacchi. Dopo la prima tappa di montagna, ecco qualche giorno di riposo: velocisti chiamati allo sprint a Terragona (4a tappa) e Sagunt (6a tappa), mentre Ermita Santa Lucia (5a tappa) e Cuenca (7a tappa) potrebbero dare spazio agli attaccanti. Sabato 26 agosto, invece, riecco la salita: dopo 184km, i corridori arriveranno sulla cima dello Xorret de Catí, salita di 13km con punte al 13% che metterà in difficoltà i corridori. Domenica, invece, ci si attende una fuga nel finale a Cumbre del Sol, in una tappa situata appena prima del primo giorno di riposo della Vuelta 2017: la ripartenza sarà soft, dato che il Collado Bermejo (1.190m raggiunti dopo 21km con punte al 12% e pendenza media al 5.9%) è molto lontano dal traguardo della 10a tappa, ma il giorno dopo ci si attendono fuoco e fiamme.

Si parte da Lorca e si arriva ai 2.168m di Calar Alto dopo una tappa d’alta quota: i corridori vivranno un antipasto sull’Alto de Velefique (23.8km con punte al 14%), ma la salita finale è dura e complessa, e non deve ingannare la pendenza media del 6%, influenzata dai km di discesa piazzati a metà salita. Calar Alto, nei suoi 18km, raggiunge punte al 18% e potrebbe far cedere qualche corridore fuori condizione, che comunque avrà due giorni prima delle nuove fatiche: Antequera (31/8) e Tomares (1/9) dovrebbero assistere agli sprint di gruppo, ma sabato 2 settembre riecco i big al centro dell’attenzione degli appassionati. Si parte da Ecija e si arriva, dopo 185.5km, a Sierra la Pandera: la salita finale è dura, con 12km al 7.3% e punte al 13%, e verrà preceduta dall’Alto de las Villares de Jaen, 9km con punte al 16%. Si attendono distacchi, che potrebbero essere incrementati domenica dalla più classica delle tappe di pura montagna: l’Alcalà-Sierra Nevada misura solo 127km, ma prima della storica salita finale (19.3km al 5.8% di media, con discese e falsopiani a falsare il giudizio e punte al 22%) vede gli antipasti dell’Alto de Hazallanas (15.3km al 5.5%) e dell’Alto de Monachil (8.5km all’8.8%). Salite di prima categoria, dopo le quali arriverà il meritato giorno di riposo: la Vuelta ripartirà martedì 5 settembre coi 42km della cronometro di Logroño (Froome favorito), antipasto del nuovo arrivo in salita a Los Machucos, 7.2km all’8.7% di pendenza media che presentano due tratti al 26% e al 28%. Una salita-monstre, preceduta da due GPM che faranno faticare tutti, e seguita da due tappe più soft: il riposo, però, sarà solo il preludio all’inferno di sabato 9 settembre. L’Alto de Angliru sarà il teatro dei distacchi definitivi della Vuelta 2017, e i 119.2km della penultima frazione faranno malissimo ai corridori: si parte con l’Alto de Cobertoria (8.1km all’8.6%), si prosegue con l’Alto de Cordal (5.7km all’8.6%) e poi ecco l’inferno in bicicletta, coi 12.5km della salita finale al 9.6% e le sue infernali punte al 24% in una seconda parte tutta sopra il 15% di pendenza media. Non per nulla è di categoria extra, e gli scalatori puri tenteranno di annullare qui i distacchi della lunga cronometro di Logroño: la classifica diventerà definitiva prima della passerella finale di Madrid, teatro dell’arrivo finale dopo 101km con partenza ad Arroyomolinos.

Vuelta 2017

NIBALI-ARU E NON SOLO: TUTTI I BIG DELLA VUELTA 2017, FROOME È IL GRANDE FAVORITO

Sarà una Vuelta diversa dal consueto, quella che scatterà domani da Nimes: molti reduci dal Tour de France, e tantissimi di questi fanno parte dei favoriti per la vittoria finale. Il grande favorito è Chris Froome, che va a caccia della doppietta Tour-Vuelta (avrà Rosa, Nieve e Poels come gregari) per il terzo anno consecutivo: nelle ultime due occasioni non gli è andata bene, e quest’anno le altissime pendenze potrebbero togliergli di nuovo questo sogno, anche perchè la fatica della Grande Boucle potrebbe farsi sentire. Come lui, puntano al successo o comunque al podio dopo aver corso in Francia Fabio Aru e Romain Bardet, e del team degli ex-Tour fanno parte anche Meintjes, Simon Yates (che correrà col gemello Adam) e Warren Barguil, che sono più da top-10 che da podio (chissà se il francese, che lascerà la Sunweb, riuscirà a ripetersi): il grande rivale di Froome, però, potrebbe essere il nostro Vincenzo Nibali, che ha impostato la sua preparazione proprio sull’attacco alla Vuelta 2017 dopo il podio del Giro. Riuscirà Vincenzo a centrare il bis spagnolo, sfruttando la sua ottima squadra?

È quello l’obiettivo dello Squalo dello stretto, mentre la corsa roja sarà speciale per Alberto Contador, che chiuderà proprio qui la sua carriera e vorrà lasciare il segno dopo un Tour de France complicato: anche Chaves vuole rifarsi dopo la Grande Boucle e potenzialmente sarà da podio, e non mancano gli outsider. Su tutti ci sarà il nostro Domenico Pozzovivo, ma occhio anche a corridori di qualità come Alaphilippe (presente solo alla Vuelta), Jungels, Majka, Kruiswijk e Omar Fraile, con quest’ultimo (all’Astana nel 2018) favorito per la maglia di miglior scalatore (ma occhio a De Gendt): buco nero invece per la Movistar, che avrà come capitano Bentancur e farà a meno del separato in casa Quintana (reduce da Giro e Tour), che dunque non difenderà il successo del 2016. Per il resto, ci si aspettano buone cose da corridori in ottima forma come Moscon e Oss, grandi speranze azzurre insieme a Nibali e Aru, ma anche da Theuns e Rohan Dennis, mentre gli sprinter sono ridotti ai minimi termini: assenti Gaviria e i big, la Quickstep punterà su Trentin, che verosimilmente si giocherà le volate con Degenkolb, Rojas e Modolo. Degni di una menzione le tre Continental invitate (la Caja Rural di Arroyo, l’Aqua Blue di Denifl e i colombiani della Manzana-Postobon), ma soprattutto Adam Hansen: l’australiano correrà nuovamente Giro, Tour e Vuelta (doveva saltarla, ma rimpiazza un compagno infortunato).

L’esultanza di Nairo Quintana dopo la vittoria nella Vuelta 2016: il colombiano, reduce dalla disfatta del Tour, sarà assente

VUELTA 2017: SAMUEL SANCHEZ OUT PER DOPING

Doveva essere uno dei protagonisti nella corsa di casa, che verosimilmente sarebbe stata una delle ultime della sua lunghissima carriera (ha 39 anni), e invece Samuel Sanchez fa notizia per la sua positività al doping: il ciclista spagnolo della BMC, campione olimpico a Pechino 2008, è stato trovato positivo al’ormone della crescita durante un controllo a sorpresa effettuato a inizio agosto, e non sarà in gruppo per la Vuelta 2017. Sanchez ha negato l’assunzione di sostanze dopanti, ma le controanalisi sarebbero risultate positive, e così la BMC l’ha sospeso e sostituito con Vliegen. Il caso di Sanchez, oltre a equiparare la Vuelta a Giro e Tour per la scoperta di una positività appena prima del via (Ruffoni-Pirazzi al Giro, Cardoso al Tour), riporta nuovamente all’attenzione generale il GH: la sostanza, altamente usata a fine anni ’90, ora non darebbe grande vantaggio prestazionale, ma i corridori continuano a cadere in errore, com’era successo proprio a Pirazzi e Ruffoni al Giro. E Samuel Sanchez chiude la sua carriera, ricca di successi e caratterizzata dal podio nel Tour 2010, nella peggior maniera possibile.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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