Il belga della Deceuninck Quick Step conquista la seconda tappa nella corsa spagnola. E’ il grande giorno dello sloveno della Jumbo Visma, vincitore della classifica generale.

Primoz Roglic (fonte Quotidiano.net)

Ultimo colpo di pedale per la Vuelta di Spagna 2019 prima di consegnarsi agli annali. La corsa spagnola arriva a Madrid con la classica passerella finale. La competizione non manca, anche se solo per la vittoria di tappa. Fabio Jakobsen è il più veloce nello sprint che assegna il successo parziale. Lo sprint belga della Deceuninck Quick Step conquista la seconda tappa in questa edizione. Una vittoria prestigiosa perché arrivata contro un mostro sacro come Sam Bennett, battuto per pochi centimetri. Terzo posto per l’ottimo Szymon Sajnok.

ESTASI SLOVENIA

Per il resto, la scena è tutta per la Slovenia che piazza due uomini sul podio finale. Primoz Roglic vince la maglia rossa. Un trionfo maturato con uno strapotere apparso evidente giorno dopo giorno. Coriaceo ed incisivo, l’ex saltatore di sci ha avuto la bravura di interpretare correttamente la corsa, gestendo con oculatezza le proprie forze. Roglic ha imparato dalla sconfitta patita sulle strade del Giro d’Italia, quando è entrato nella mischia rosa da papabile vincitore e ne è uscito con un podio strappato per un pugno di secondi. A distanza di tre mesi, lo sloveno ha imparato la lezione ed è diventato un dominatore metodico ed implacabile. Insomma, Tom Dumoulin, neo acquisto della Jumbo-Visma, è avvisato. Da applausi anche il secondo sloveno, Tadej Pogacar. A 21 anni e al debutto in un Grande Giro, il ragazzo della UAE Emirates ha sorpreso tutti. Tre vittorie di tappa e la conquista della classifica riservata ai giovani, oltre al brillante terzo posto finale. Il ragazzo ha la stoffa del fuoriclasse e potenzialità notevoli. Sommando queste prestazioni agli acuti di Egan Bernal, Remco Evenepoel, Mathieu Van der Poel e Wout Van Aert, si ha l’impressione di essere destinati ad un’età di fenomeni. A proposito di campioni, da applausi il secondo posto di Valverde: a 40 anni l’evergreen della bici è pronto a stupire ancora.

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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