Dopo un primo giorno a corrente alternata, l’Italia riparte subito forte ai Mondiali di karate che si stanno svolgendo a Madrid. Luigi Busà ed Angelo Crescenzo sono infatti in finale per la medaglia d’oro, mentre Laura Pasqua si dovrà accontentare della finalina per il terzo posto. Sara Cardin si ferma ai ripescaggi, Luca Maresca si arrende invece al terzo turno. 

Luigi Busà festeggia dopo aver raggiunto la finale ai Mondiali di Karate (foto pagina fb Italia Team)

IL RESOCONTO DELLA GIORNATA A TINTE AZZURRE

È una grandissima Italia quella che scende nel tatami durante la seconda giornata dei Mondiali di Karate a Madrid. La nazionale azzurra schierava oggi probabilmente tutte le sue punte di diamante, ed il risultato è stato quello sperato con molti dei suoi atleti.

Ma andiamo con ordine: il primo azzurro ad essere chiamato in causa è stato Luigi Busà nel Kumite -75 kg. Entrato in scena direttamente al secondo turno, Busà prima sconfigge il ruandese Ntungane per 2 a 1, poi lo slovacco Lieskovsky al terzo turno, questa volta 2-0, ed in seguito batte nettamente per 4-0 il britannico Kellaway, accedendo ai quarti di finale. Qui l’italiano sconfigge l’uzbeko Otobolaev per 1-0 e, in semifinale, l’azero Aghayev per 2 a 1 volando in finale. Finale in cui il classe ’87 ha già trionfato per ben due volte e per due volte si è dovuto accontentare dell’argento. Le prospettive per un’altra medaglia d’oro ci sono tutte.

Dopo Busà è il turno di Laura Pasqua, impegnata nel Kumite -61 kg. L’italiana supera agilmente il primo turno, sconfiggendo la dominicana Diaz Medina per 2-1. Con un netto 5-0 supera poi la statunitense Fonseca, mentre con un più complicato 1-0 batte la colombiana Medina al terzo turno. La Pasqua approda poi in semifinale ai danni della canadese Jumaa, sconfitta per 2-0, ma qui si deve arrendere alla cinese Yin, numero uno del mondo. Sarà dunque la medaglia di bronzo l’obiettivo principale per la siciliana.

Nel Kumite -67 kg non ha fortuna Luca Maresca, che si deve arrendere al terzo turno all’egiziano Elsawy per 1 a 0 dopo aver battuto nettamente l’irlandese Kavanagh per 9-0.

Delusione, questa volta ai ripescaggi, anche per Sara Cardin. L’azzurra, categoria Kumite -55 kg, aveva iniziato nel migliore dei modi la sua giornata, sconfiggendo l’egiziana Yassim per 5-0. Vittoria che si era poi ripetuta contro Man Sum, atleta di Hong Kong, e contro la turca Yucan per 4 a 0. Tutto questo prima del brusco stop contro la polacca Banaszczyk, che ha sconfitto la classe ’87 italiana per 1-0, spedendola ai ripescaggi. Ripescaggi che hanno portato lo stesso esito, con la Cardin che si è arresa alla bulgara Goranova per 1-0.

Ma non c’è solo Busà che andrà alla caccia del metallo più prezioso: anche Angelo Crescenzo si è qualificato per la finale del Kumite -60 kg. L’azzurro accede alla finale con un percorso netto, sconfiggendo il danese Lidegaard per 1-0, l’azero Farzaliyev per 2-0 e l’uzbeko Saymatov sempre con il minimo scarto. Vittoria poi per hantei ai quarti di finale a discapito del venezuelano Martinez ed approdo in finale ai danni del marocchino Ameknassi sconfiggendolo 4-1. Appuntamento a sabato pomeriggio, quando Crescenzo si batterà contro il giapponese Sago alla ricerca del titolo iridato.

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Gabriele Burini
Studente di lingue e culture straniere all'Università di Perugia. Volevo fare il calciatore, mi sono dovuto accontentare di raccontare lo sport

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