Si sono conclusi quest’oggi gli Europei di nuoto in vasca corta (25m) di Copenhagen; l’Italia ha ritrovato tanti protagonisti che sembravano essersi smarriti (Scozzoli, Dotto, Orsi e Rivolta su tutti) e qualche giovane, conquistando 17 medaglie! Tutti i risultati.

Europei Copenhagen 2017

foto Federnuoto/Andrea Masini/DBM

NUOTO, EUROPEI COPENHAGEN 2017: 17 MEDAGLIE E TANTE GIOIE PER L’ITALIA

Una rassegna storica, certamente una delle migliori per l’Italia nella spesso snobbata vasca corta: gli azzurri hanno affrontato nel migliore dei modi gli Europei di Copenhagen (13-17 dicembre), conquistando la bellezza di 17 medaglie e chiudendo al 3° posto nel medagliere alle spalle di Russia e Ungheria. 5 ori, 7 argenti e 5 bronzi per l’Italia, che ha chiuso la rassegna continentale con 3 ori in mezz’ora (Dotto, Orsi, Sabbioni) e un argento in rimonta nella giornata conclusiva (staffetta 4x50mx maschile), e termina alle spalle dell’Ungheria solo per il maggior numero di ori dei magiari (8 vs 5): come numero di medaglie, gli azzurri sono secondi solo alla Russia, primissima nel medagliere con 18 podi (9 ori, 5 argenti, 4 bronzi).

È una grande Italia, quella di Copenhagen, che si divide tra conferme, sorprese e atleti ritrovati: i cinque ori azzurri arrivano tutti da campioni che sembravano essersi persi tra infortuni e scarsa forma negli anni scorsi, e si sono ritrovati. Superlativo Fabio Scozzoli, che con l’oro nei 50 rana (record europeo in 25.62) e l’argento nei 100 alle spalle di Peaty è senza dubbio il protagonista assoluto di questi Europei in vasca corta, ma anche Luca Dotto e Marco Orsi non scherzano: il veneto ha conquistato autorevolmente i 100sl (46”11) e conquistato il bronzo nei 50sl, Orsi invece ha trionfato nei 100 misti con una grande frazione a stile libero. Grande anche Simone Sabbioni, che dopo l’argento nei 100 dorso alle spalle del fenomeno Kolesnikov (17 anni!) lo batte nei 50 con una grande progressione e il record italiano, mentre Matteo Rivolta si supera nei 100 farfalla: il suo 49.93 è un gran tempo e vale l’oro, ma soprattutto vale la doppietta con Piero Codia, 2° a 3/100 dal compagno. L’Italia ritrova così tanti protagonisti, e nelle batteria dei medagliati, oltre agli atleti già citati, troviamo anche Gregorio Paltrinieri (argento nei 1500sl), Ilaria Bianchi (argento nei 200 farfalla), Simona Quadarella (bronzo negli 800sl), Margherita Panziera (bronzo nei 200 dorso) e Ilaria Cusinato (bronzo nei 200mx). Un grande risultato per Ilaria, una classe ’99 che ha raggiunto la giusta maturazione per potersi piazzare alle spalle di Hosszu e Verraszto, e si candida ad essere competitiva anche nel prossimo futuro insieme a quel Nicolò Martinenghi che non è andato a medaglia, ma si è migliorato di turno in turno centrando i record mondiali giovanili nei 50 e 100 rana: grande Italia a livello individuale, ma anche nelle staffette, con gli argenti della 4x50sl maschile (Dotto, Zazzeri, Miressi, Orsi) e della 4×50 mista maschile (Sabbioni, Scozzoli, Codia, Dotto) che si sommano al bronzo della 4×50 sl mista (Dotto, Orsi, Pellegrini, Ferraioli). Grande Italia, e tra l’altro è un’Italia trainata dagli uomini: ben 12 medaglie (5 ori, 6 argenti e un bronzo) arrivano dagli atleti al maschile. Un’inversione di tendenza rispetto al passato, e chissà se sarà così anche negli Europei estivi di Glasgow.

NUOTO, EUROPEI COPENHAGEN 2017: FEDERICA PELLEGRINI DELUDE, PALTRINIERI SOTTOTONO

Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri erano senza dubbio i due protagonisti attesi tra gli atleti azzurri, ma in un modo o nell’altro hanno deluso entrambi le attese. Definire l’argento di Greg nei 1500sl una delusione è forse eccessivo, ma ci troviamo comunque di fronte a un atleta che vinceva ininterrottamente sulla distanza dal 2013, e non ha mancato di mostrare la sua frustrazione per una condizione fisica precaria e non perfetta: vedere Paltrinieri annaspare a 8” da Romanchuk (battuto a Budapest) non ci è piaciuto, e non è piaciuto neppure a lui. Probabilmente questo ko di Greg è dovuto ai duri allenamenti affrontati nell’avventura australiana, e la condizione fisica è responsabile anche della debacle di Federica Pellegrini: la Divina era stata chiara, dicendo che ”per me la stagione è finita a Budapest” e che non aveva caricato la preparazione in vista di questi Europei in vasca corta (una vasca, quella da 25m, che non piace a molti atleti), ma i risultati restano deludenti. 7° posto nei 100sl chiudendo a 2” dalla vincitrice (Ranomi Kromowidjojo) e qualche sprazzo di velocità nei 100 dorso giusto per rompere il ghiaccio: certo, è arrivato il bronzo nella 4x50sl mista insieme a Dotto, Orsi e Ferraioli, ma non si può definire questo Europeo positivo per Federica.

NUOTO, EUROPEI COPENHAGEN 2017: I PROTAGONISTI ”ESTERI” E LO SCANDALO DEL BLOCCO-PARTENZA

Non è stato solo l’Europeo in vasca corta delle tante medaglie italiane, ma i protagonisti sono tanti e di valore: su tutti svetta Katinka Hosszu, che ha conquistato 6 ori e dominato nel dorso (50, 100 e 200) e nei misti (100, 200 e 400), dando un enorme contributo alla sua Ungheria. Ungheria che gioisce anche per una Kapas in crescita, che ottiene l’argento negli 800sl e l’oro nei 400sl, mentre Sarah Sjostrom conquista due ori (100 farfalla, 50sl) e tre argenti (4x50sl femminile, 100mx e 100sl): al maschile, i protagonisti sono senza dubbio russi, col triplo oro del 17enne Kolesnikov (50-100 dorso e 4x50sl, argento nei 50 dorso) e un ottimo Morozov. Abbiamo citato prima le gioie e le delusioni italiane, e proprio l’Italia è stata protagonista di un episodio curioso e inaccettabile al tempo stesso: durante la staffetta 4×50 mista mista, il blocchetto di partenza dal quale scattava Simone Sabbioni ha avuto un cedimento strutturale, facendo perdere secondi preziosi agli azzurri. Senza quel crollo, l’Italia avrebbe probabilmente vinto l’oro, ma neppure il ricorso azzurro ha potuto cambiare i risultati della gara o dar vita a una ripetizione.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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