Greg ottiene il primo podio in carriera nelle World Series del nuoto in acque libere: per Paltrinieri il terzo posto nella 10km disputata a Chun’An, Cina. Il racconto della sua gara.

Gregorio Paltrinieri

foto Federnuoto/Andrea Masini/DBM

NUOTO DI FONDO: PRIMO PODIO PER GREGORIO PALTRINIERI NELLA 10KM

Gregorio Paltrinieri non è riuscito a conquistare l’oro negli 800sl (argento) e nei 1500sl (bronzo) degli Europei di Glasgow, che l’hanno visto arrivare al momento clou con una condizione fisica non ottimale, ma continua a dare risposte importanti in quella che è la sua nuova sfida, la 10km in acque libere. Greg, che aveva conquistato l’oro nelle Universiadi e sfiorato il podio nelle sue prime apparizioni sulla distanza, chiudendo 4° a Eilat nel circuito LEN e 5° a Doha nella prima tappa delle World Series 2018 in acque libere, ha ottenuto un grande risultato quest’oggi e conquistato il primo podio sulla distanza.

Paltrinieri era in gara nel penultimo round stagionale, disputato nelle acque cinesi del lago artificiale Qiandao e a Chun’An, e ha disputato un’ottima prova. Il carpigiano ha nuotato a lungo spalla a spalla coi migliori al mondo, e ha accarezzato il sogno della vittoria: il successo, per lui, è sfumato solo nello sprint finale, uno degli aspetti che l’azzurro dovrà migliorare in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020, che lo vedranno in gara sulla tripla distanza (800-1500-10km). Greg è arrivato terzo col tempo di 1h56’35”3, finendo alle spalle dell’inglese Jack Burnell e del tedesco Muffels: i due l’hanno preceduto rispettivamente di mezzo secondo e quattro decimi, rendendo necessario l’utilizzo del fotofinish per stabilire la classifica finale. Greg, migliore degli italiani (6° Ruffini e 8° Furlan), ha preceduto il campione olimpico Ferry Weertman, arrivato quarto e a soli tre decimi da Paltrinieri.

NUOTO DI FONDO, PALTRINIERI: ”HO SOGNATO LA VITTORIA”

Grande soddisfazione per il podio, ma anche un pizzico di rammarico perchè a Chun’An si poteva vincere. Le sensazioni di Gregorio Paltrinieri sono queste, e vengono esternate nel post-gara ai microfoni dei giornalisti presenti: ”La gara è stata dura e combattuta. L’acqua era caldissima, a 29.5 gradi. L’abbiamo sofferta tutti, inizialmente ho cercato di partire bene senza forzare troppo, e al termine del primo giro ero ultimo con gli altri avanti di 50m: avevo tutto sotto controllo, li vedevo, li controllavo tutti e non facevo fatica. Nel secondo giro ho iniziato a fare ritmo senza faticare, e mi sono piazzato a metà gruppo. Poi, nel terzo giro, sono andato in testa e ho guidato il gruppo, tentando la fuga. Forse sono partito troppo presto, dopo due settimane di duri allenamenti non ho ancora questo grande passo e quell’allungo non è servito a molto: non ho sgranato il gruppo e siamo rimasti tutti attaccati. Eravamo davanti in dieci, ho lottato fino alla fine, quando ero ancora in testa: al tocco sono arrivato terzo, perchè gli altri hanno chiuso meglio nelle ultime bracciate e mi hanno superato. C’è un pizzico di rammarico, ma posso anche essere soddisfatto: ho fatto un’ottima esperienza e sono cresciuto, dopo il 5° posto nella tappa di Doha”.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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