Il 2017 sta per concludersi, portandosi via 12 mesi che hanno regalato gioie, medaglie e sorprese agli appassionati del nuoto: ecco il bilancio dell’anno!

Mondiali Budapest

foto Federnuoto/Andrea Masini/DBM

DALL’ORO MONDIALE A UN EUROPEO COSÌ COSÌ: IL 2017 DI FEDERICA PELLEGRINI E GREGORIO PALTRINIERI

Due facce della stessa medaglia, capaci di dare sia due gioie enormi all’Italia del nuoto, che le delusioni (prevedibili) di fine anno: Gregorio Paltrinieri e Federica Pellegrini (che, per qualche giorno, si sono anche scontrati per un misunderstanding) sono stati i due grandi protagonisti del 2017 in vasca. Da un lato il dominatore delle lunghe distanze, l’atleta formidabile che tutto il mondo ci invidia e ha sfiorato per l’ennesima volta il record iridato nei 1500sl: Greg ha trionfato nei Mondiali di Budapest, demolendo la concorrenza di quel Romanchuk che sarà il suo grande rivale e stimolo negli anni a venire, ma ha anche conosciuto la parola sconfitta. Una sconfitta arrivata per mani ”amiche” negli 800sl mondiali (Paltrinieri 3°, Detti campione) e per mani ”nemiche” sulla sua distanza negli Europei in vasca corta: stavolta ha vinto Romanchuk per 8”, stavolta Greg ha dovuto chiudere al secondo posto, confermando il suo non-amore per le vasche da 25m. Gioia immensa, piccola delusione e nuova sfida, perchè Paltrinieri non si è fatto mancare nulla in questo 2017, dando il via al percorso che lo porterà a gareggiare nelle acque libere alle prossime Olimpiadi: un test positivo a livello europeo sulla 10km (4° a Eilat, coppa LEN), una vittoria alle Universiadi nella stessa distanza e buonissime sensazioni in vista delle prossime stagioni.

Per un Greg che ha vissuto un anno tripartito, c’è una Federica Pellegrini che ha ripetuto il suo percorso, entrando nella storia per la sua sontuosa rinascita: dopo qualche difficoltà, è arrivato il fantastico oro nei 200sl di Budapest battendo Katie Ledecky e facendole assaporare il sapore della sconfitta (la faccia della statunitense era tutto un programma). Il miglior modo per chiudere con la ”sua” distanza e iniziare un nuovo percorso nonostante lo scetticismo generale: la Divina ha virato sulla velocità e sui 100sl, nei quali però non ha ancora ottenuto lo sprint necessario per essere tra le migliori al mondo. Il 7° posto negli Europei in vasca corta, preparati con leggerezza (”La mia stagione è finita a Budapest”) e ”salvati” dal bronzo nella staffetta 4x50sl mista, lo dimostra: Paltrinieri e Pellegrini restano comunque i grandi protagonisti di un 2017 che ha visto l’Italia conquistare 16 medaglie nei Mondiali di Budapest (4 ori, 3 argenti e 7 bronzi) e 17 medaglie negli Europei in vasca corta di Copenhagen (5 ori, 7 argenti e 5 bronzi), ma non sono gli unici ad aver incantato il pubblico italiano.

NON SOLO FEDE E GREG: LE SORPRESE E GLI ALTRI PROTAGONISTI DEL NUOTO AZZURRO

L’altro grande protagonista dell’anno che sta per concludersi è senza dubbio Gabriele Detti, maturato fino a diventare uno dei grandi del nuoto mondiale e conquistarsi il suo posto al sole: il livornese ha iniziato col botto, strappando il primato italiano nei 400sl a Massimiliano Rosolino (durava da Sydney 2000), proseguendo con delle buonissime prestazioni in Coppa del Mondo e con l’oro mondiale negli 800sl e il bronzo nei 1500sl. Peccato per quell’infortunio che l’ha privato della partecipazione agli Europei di fine stagione, ma l’anno di Detti è assolutamente positivo, come lo è quello di Simona Quadarella: la fresca 19enne (ha compiuto gli anni il 18 dicembre) si è rivelata al grande pubblico negli Assoluti, confermandosi poi col fantastico bronzo mondiale nei 1500sl e con le medaglie delle Universiadi (oro negli 800 e nei 1500) e della rassegna continentale (bronzo negli 800). Un giovane talento che ci darà tante soddisfazioni negli anni a venire, e forse finirà col guidare la giovine Italia insieme a Nicolò Martinenghi: il ranista classe ’99, mille medaglie a livello giovanile e juniores, ha iniziato a fare sul serio anche tra i grandi, ritoccando primati e record italiani e di categoria.

Un campioncino in erba, che sicuramente imparerà da uno Scozzoli rinato: il finale di stagione e la vasca corta ci hanno restituito un grande Fabio, capace di battere Peaty nei 50 rana e di arrivare a ridosso del britannico nei 100 rana, confermando così le sensazioni mondiali. Scozzoli rinato, e il ranista non è la sola sorpresa di fine 2017: l’Italia ha ritrovato a Copenhagen Dotto (oro nei 100sl e bronzo nei 50), Rivolta (oro nei 100 farfalla davanti a Codia) e Orsi (oro nei 100mx), e scoperto definitivamente il talento di Simone Sabbioni. L’allievo di Matteo Giunta ha trionfato nei 50 dorso e chiuso al 2° posto nei 100, confermando la propria crescita e candidandosi per un grande futuro: futuro che non avrà (in vasca) Filippo Magnini, che si è ritirato dopo gli Assoluti invernali. Il suo ritiro rappresenta l’ultima sorpresa dell’anno che sta per concludersi.

L’ALTRO NUOTO: DAI SUCCESSI PARALIMPICI ALLE ACQUE LIBERE

Nel complesso abbiamo assistito a un grande anno per il nuoto in vasca, ma non solo: il nuoto paralimpico ha vissuto la sua miglior stagione, con 38 medaglie mondiali (20 d’oro, 10 d’argento e 8 di bronzo) e una strepitosa Monica Boggioni (intervenuta a ”Minuti di Gloria” il 22 dicembre), capace di trionfare nelle IPC World Series e conquistare 6 medaglie. E poi ci sono il nuoto sincronizzato (2 medaglie iridate per Minisini) e il nuoto in acque libere, da sempre portatore di medaglie: dopo i 4 podi mondiali (2 argenti e 2 bronzi), sono arrivati i successi di Arianna Bridi e Simone Ruffini nella Coppa del Mondo. ”Un’ottima annata”, per citare il titolo di un film che ben si addice alla stagione del nuoto azzurro.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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