L’Italia chiude i Mondiali di nuoto di Gwangju 2019 con 15 medaglie (4 ori, 6 argenti, 5 bronzi) e una manifestazione da record in vasca: il bilancio della rassegna iridata.

Mondiali nuoto 2019

foto Federnuoto/Andrea Masini/DBM

NUOTO, MONDIALI 2019: ITALIA, UNA RASSEGNA DA RECORD IN VASCA

15 medaglie complessive, il 6° posto nel medagliere e non solo. L’Italia ha molti motivi per sorridere nel day-after dei Mondiali di nuoto di Gwangju 2019, e i principali arrivano dal nuoto in vasca e da una rassegna storica. 3 ori, 2 argenti e 3 bronzi da Pellegrini, Paltrinieri e soci, che hanno stabilito il nuovo record di medaglie per l’Italia in una rassegna iridata: il precedente era di sei, ora siamo a quota otto. È stato il Mondiale di Federica Pellegrini, che ha conquistato l’oro nei 200sl in quello che sarà il suo ultimo atto iridato, con un tempo da urlo e una gara straordinaria. È stato il Mondiale di Gregorio Paltrinieri, che ha iniziato con la 10km in acque libere, ha dominato gli 800sl distruggendo la concorrenza ed è arrivato terzo nei 1500sl solo perchè “era cotto” e non ha avuto il necessario cambio di ritmo nei momenti decisivi della gara. È stato il Mondiale di Simona Quadarella, dominatrice incontrastata dei 1500sl (senza Ledecky) e argento alle spalle di Katie Ledecky negli 800sl, spaventando lo squalo statunitense. Ma, e non ce ne vogliano Gabriele Detti (bronzo, 400sl) e Martina Carraro (bronzo, 100 rana), è stato il Mondiale di Benedetta Pilato, la predestinata del nuoto italiano. Quando aveva fatto un tempo di poco sopra i 30” negli Assoluti di Riccione e si era qualificata ai Mondiali a soli 14 anni, tutti avevano pronosticato un roseo futuro per la giovanissima ranista tarantina. Nessuno, probabilmente, si sarebbe aspettato un così roseo presente a Gwangju. O forse, tutti quanti ce l’aspettavamo, ma nessuno ha avuto il coraggio di ammetterlo.

Benedetta Pilato ha ottenuto un tempo strepitoso nella semifinale, diventando la prima donna italiana sotto i 30” nei 50 rana, e poi ha spaventato Lilly King nella finalissima: con una partenza migliore avrebbe potuto sognare la vittoria, invece si è “accontentata” dell’argento e di 30” netti. Una gara strepitosa, la sua, un argento strepitoso per una giovanissima campionessa che potrà solo crescere e sarà tra le protagoniste attese già a Tokyo 2020: Benedetta, classe 2005, è il futuro del nuoto italiano e mondiale. Lei e Regan Smith, superlativa nei 100 e 200 rana, ci regaleranno soddisfazioni: nel resto del mondo, ce le hanno regalate Dressel (8 medaglie, record: 6 ori, 2 argenti), Hosszu (quinto oro nei 400mx), Adam Peaty (sotto i 57″ nella rana) e tanti altri. Nel panorama italiano, non ce le hanno regalate Ilaria Cusinato, Fabio Scozzoli e Margherita Panziera: disastrosa e fuori condizione Ilaria, deludente Fabio, frenata da una condizione non al 100% e dalla scarsa abitudine alla pressione Margherita. La dorsista azzurra è andata fuori ritmo nei 100 dorso, e ha chiuso solo quarta nei 200 dorso: la gara era di altissimo livello, ma il podio è sfumato per pochissimo e lei è andata 1” al di sopra del proprio personale. Il rammarico c’è, perchè l’Italia avrebbe potuto avere almeno una medaglia in più. O due, visto il quarto posto della 4x200sl per soli 3/100. 

NUOTO, MONDIALI 2019: IL BILANCIO COMPLESSIVO

Il bilancio dell’Italia in vasca è comunque ampiamente positivo, così come lo è quello dell’intera manifestazione. 15 medaglie per gli azzurri, con 4 ori, 6 argenti e 5 bronzi. Oltre al nuoto in vasca, assoluto trascinatore (8 medaglie), va sicuramente evidenziata la prestazione del sincronizzato, che ci regala tre argenti. Attesi quelli di Minisini e Flamini nel duo misto (tecnico+libero), con l’azzurra che si ritira dopo questi Mondiali, sorprendente quello della squadra nell’highlight routine, nuova specialità introdotta in questa rassegna iridata di Gwangju 2019. Era impossibile fare di più, mentre si poteva sicuramente fare di più nel nuoto in acque libere, che ci regala emozioni dolceamare: da un lato ci sono i bronzi di Rachele Bruni nella 10km, Occhipinti nella 25km e l’argento della staffetta 5km (Acerenza, Paltrinieri, Gabbrielleschi, Bruni), dall’altro qualche delusione di troppo. Perchè è vero che Greg e Sanzullo hanno centrato l’obiettivo qualificandosi alla 10km olimpica, ma è altrettanto vero che hanno visto sfumare una medaglia: Paltrinieri ha pagato l’inesperienza dopo una gara di testa, Sanzullo non è mai stato in gioco. Le grandi delusioni si chiamano però Ruffini, a secco nella 25km, e soprattutto Arianna Bridi: l’azzurra, dominatrice in CdM, è rimasta a secco sia nella 10km che nella 25km, e non andrà ai Giochi. Quindi bilancio dolceamaro nelle acque libere, e scurissimo nei tuffi: le due medaglie di Giovanni Tocci ed Elena Bertocchi a Budapest 2017 sono un lontano ricordo, e l’Italia è andata a secco qui in Corea del Sud. I tuffi sono l’enorme delusione dei Mondiali 2019, mentre la pallanuoto torna a fare la storia: Sandro Campagna ha ringiovanito la squadra e trovato in Echenique una stella di valore assoluto, conquistando il 4° oro mondiale. Sfortunato il Setterosa, che ha trovato l’ottima Ungheria ed è uscito ai quarti, sbagliando la rete del pareggio a pochi istanti dal termine. 4 ori, 6 argenti, 5 bronzi e la competitività quasi in ogni disciplina: l’Italia può essere soddisfatta dei suoi Mondiali, che l’hanno vista chiudere sesta nel medagliere dominato dalla Cina (16 ori, 11 argenti, 3 bronzi) davanti a USA (15-11-10) e Russia (12-11-7), e dovrà confermarsi a Tokyo 2020. 

NUOTO, MONDIALI 2019: TUTTE LE MEDAGLIE AZZURRE

ORO (4) – Gregorio Paltrinieri (800sl), Simona Quadarella (1500sl), Federica Pellegrini (200sl), pallanuoto U. 

ARGENTO (6) – Simona Quadarella (800sl), staffetta nuoto di fondo 5km (Acerenza, Paltrinieri, Gabbrielleschi, Bruni), Benedetta Pilato (50 rana), nuoto sincronizzato: highlight routine, Vittorio Minisini e Manila Flamini (duo misto, programma libero), Vittorio Minisini e Manila Flamini (duo misto, programma tecnico). 

BRONZO (5) – Gabriele Detti (400sl), Rachele Bruni (nuoto di fondo, 10km), Alessio Occhipinti (nuoto di fondo, 25km), Martina Carraro (100 rana), Gregorio Paltrinieri (1500sl).

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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