Dopo le tre medaglie di ieri, l’Italia del nuoto torna alla normalità: due semifinali e nessun italiano in finale quest’oggi, ecco il riassunto della giornata ai Mondiali di Budapest.

foto Federnuoto/Andrea Masini/DBM

MONDIALI BUDAPEST 2017: PELLEGRINI OUT IN SEMIFINALE NEI 100sl

Rieccola in acqua, dopo il fantastico oro di ieri: è proprio Federica Pellegrini ad aprire la giornata del nuoto, scendendo in acqua nelle batterie di quei 100sl che dovrebbero essere il suo futuro (insieme alle staffette, ieri ha dato l’addio ai 200sl). La Divina si comporta bene, chiudendo in 53.92 e qualificandosi col 9° tempo: un risultato che la rende la prima azzurra sicura della presenza nelle gare pomeridiane (semifinali dei 100sl dalle 17.30 in poi), e Federica resta ”sola” fino alle batterie dei 200 rana maschili, nelle quali Luca Pizzini piazza un grande exploit. L’azzurro chiude terzo nella sua batteria col tempo di 2.09.86 (vicino al suo personale) e si qualifica alle semifinali col 6° tempo, in una gara che vede eliminato il rientrante Gyurta, autore di una prova disastrosa: ci sono dunque solo Pellegrini e Pizzini in gara nel pomeriggio azzurro, e nessuno di loro approda in finale. Federica non entra mai in gara nella sua semifinale, chiudendo ottava in 54.26 (il suo personale è di 53.18) e piazzando un deludente 15° tempo (dovrà lavorare parecchio, per fare dei 100sl il suo futuro), Luca Pizzini invece fa il suo e resta fuori per pochissimo: il ranista azzurro si migliora di circa un secondo rispetto al mattino e chiude in 2.08.95, ritoccando di parecchio il suo personale. Un tempo che però non basta per la finale: 9° crono e out per soli 15/100.

MONDIALI BUDAPEST 2017: 4x200sl, CHE DISASTRO! LE ALTRE GARE AZZURRE E LE FINALI

Un autentico disastro, che era già preannunciato dopo la scelta di non schierare una Federica Pellegrini che comunque non avrebbe risollevato una 4x200sl estremamente deludente: l’Italia al femminile doveva difendere l’argento di Kazan 2015, e invece esce malamente nell’unica batteria della staffetta. C’erano 10 nazioni iscritte, e allora la FINA per una sola serie nella quale le prime 8 accedono alla finale delle 17.30: l’Italia schiera Mizzau, Pirozzi, la giovane Mascolo e una spaesata (è una mezzofondista) Simona Quadarella, e non entra mai in gara, chiudendo 9a con 8.02.82 a oltre 6” dall’ultima qualificata. I tempi sono lenti (1.59.56 Mizzau, 1.59.58 lanciato Pirozzi, 2.01.62 Mascolo, 2.02 Quadarella), e allora la domanda sorge spontanea e anche la risposta: era davvero indispensabile schierare una staffetta con due sole staffettiste di livello (diventate una dopo il ”riposo” di Federica), esponendosi a una figuraccia? Altri atleti sono stati esclusi dalla nazionale proprio perchè non ancora pronti per il Mondiale, e dunque il nostro è un no convinto: ma tant’è, e la 4x200sl ci saluta in batteria insieme a Silvia Di Pietro (54.74 nei 100sl, out) e Matteo Restivo, eliminato nei 200 dorso da 17° col tempo di 1.58.37 dopo aver ceduto nel finale. Nessun azzurro in finale dunque, e così restiamo a guardare le prestazioni altrui: stupenda la vittoria dell’americano Chase Kalisz, che riporta i 200 misti negli USA dopo l’egemonia di Phelps e Lochte, altrettanto bella quella di Caleb Dressel. Lo statunitense domina la gara dei 100sl e chiude in 47.17 (due decimi dal WR) davanti a Nathan Adrian e Metella (4° McEvoy): nelle altre finali, successi per la brasiliana Medeiros nei 50 dorso (27.14, per 1/100) e per Mireia Belmonte nei 200 farfalla (2.05.26, terza Hosszu), mentre gli USA dominano la staffetta 4×200 femminile. Mostruosa l’ultima frazione di Katie Ledecky, che mette in acqua la rabbia per l’argento di ieri e distrugge la resistenza della Cina facendo chiudere i suoi con 7.43.39: bronzo invece per l’Australia, che batte in volata le ottime russe.

MONDIALI BUDAPEST 2017: IL PROGRAMMA DI DOMANI

Giornata senza medaglie (restiamo a quota 14, sesti nel medagliere) anche domani per l’Italia, che però può gettare le basi per un futuro podio: Simona Quadarella torna in gara negli 800m, con la batteria mattutina che stabilirà le qualificate per la finale di sabato. L’azzurra sogna un altro podio, e sperano con lei anche gli altri azzurri in gara dalle 9.30: batterie per Luca Dotto (50sl), Margherita Panziera (200 dorso), Piero Codia e Giacomo Carini (100 farfalla) e Silvia Di Pietro (50 farfalla), ma anche per la 4x200sl maschile, nella quale l’Italia è iscritta, ma persiste il dubbio sul quarto frazionista: Detti (7° crono stagionale sulla distanza), Magnini e Megli ci sono, ma chi li affiancherà dopo il voltafaccia di Mitchell D’Arrigo (tornato nazionale USA)? Mistero di una gara che qualificherà direttamente a una finale che è la prova clou della giornata insieme alle semifinali mattutine e alla finale dei 100sl femminili: in acqua tra le migliori 8 non ci sarà Federica Pellegrini, così come nei 200 rana non ci sarà Luca Pizzini. E così, a meno di una qualificazione della 4×200 maschile, non troveremo italiani in finale: dovremo gustarci 100sl femminili, 200 dorso femminili, 200 rana donne (Efimova favorita), 200 rana maschili e 200 dorso maschili da spettatori. La giornata di domani, però, vede tornare i tuffi, stavolta nella versione dalle grandi altezze: appuntamento dalle 14.30 con la gara maschile (27m), che vedrà in gara l’azzurro Alessandro De Rose, reduce dalla vittoria nella Red Bull Cliff Diving e atteso dai primi due round (la gara finirà sabato).

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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