L’Italia chiude i Mondiali in vasca corta di Hangzhou con sette medaglie (tre d’argento, 4 bronzi): argento per Gregorio Paltrinieri nei 1500sl, e bronzo per la staffetta 4×100 mista femminile! Il resoconto della giornata

foto Federnuoto/Andrea Masini/DBM

NUOTO, MONDIALI VASCA CORTA 2018: ARGENTO-BEFFA PER PALTRINIERI NEI 1500sl

Un argento che accresce la bacheca di un grandissimo campione, ma che ha anche fatto infuriare Gregorio Paltrinieri per le modalità con cui è arrivato. Dopo la brutta batteria dei 1500sl (quarto tempo e gara a inseguire), l’Italia intera avrebbe firmato per un podio griffato da Greg, dopo la gara odierna invece il suo secondo posto va archiviato alla voce ”beffa”. Scottato proprio dalla brutta batteria, dominata da Romanchuk, Greg parte all’assalto nella finalissima dei 1500sl: il carpigiano va all’attacco, aumenta il margine vasca dopo vasca e ha quasi 2” agli 800m. La vasca corta non è esattamente il pane di Gregorio Paltrinieri, ma l’azzurro dimostra di sentirsi a suo agio anche in queste particolari condizioni: Romanchuk inizia una lenta rimonta nella seconda metà di gara, portandosi a mezzo secondo agli ultimi 50m. Un margine rassicurante per Paltrinieri, e invece succede l’inaspettato: Romanchuk ”sgasa” negli ultimi 25m, supera e stacca l’azzurro, che vede sfumare l’oro sul più bello. Oro in 14.09.14 per l’ucraino, argento in 14.09.87 per Gregorio Paltrinieri che acciuffa l’argento e sfoga tutta la sua rabbia gettando la cuffia a bordo vasca: terzo Christiansen, a 10” dal vincitore. Paltrinieri ottiene il secondo crono in carriera sui 1500sl, e la sesta medaglia per l’Italia. 

NUOTO, MONDIALI VASCA CORTA 2018: BRONZO PER LA 4X100mx FEMMINILE!

La seconda medaglia di giornata arriva a sorpresa, quando tutti erano convinti di peggiorare il bottino degli ultimi Mondiali in vasca corta. Arriva dalla staffetta 4×100 mista femminile, che si era qualificata col 4° tempo nelle batterie disputate nella notte italiana. L’Italia parte male, con un brutto 100 dorso di una Margherita Panziera a disagio con la vasca corta, che si peggiora di 1”3 rispetto alla mattina, ma si rialza subito: Martina Carraro disputa una frazione strepitosa a rana, Elena Di Liddo mantiene il quarto posto e Federica Pellegrini ci fa chiudere in 3.51.38 e non troppo distanti dal podio. Podio che ci viene ”regalato” dall’Australia, che effettua un cambio troppo rapido e viene squalificata: oro agli USA in 3.45.58, argento alla Cina e bronzo all’Italia, che chiude con sette medaglie, mentre Federica Pellegrini arriva a 50 medaglie internazionali. Tre argenti e quattro bronzi per gli azzurri, che eguagliano il bilancio di Windsor 2016, ma senza ori: nel complesso, nonostante qualche delusione, un buon Mondiale per l’Italia, che ora dovrà prepararsi ai Mondiali in vasca lunga di Guangzhou 2019. Intanto, chiudiamo 13mi nel medagliere dominato dagli USA (17 ori, 15 argenti, 4 bronzi) davanti alla Russia (6-5-4) e a Katinka Hosszu (4-1-0). Ops, all’Ungheria, ma non c’è molta differenza, visto che tutte le medaglie arrivano dalla Iron Lady. 

NUOTO, MONDIALI VASCA CORTA 2018: DELUSIONE 100 FARFALLA, DISASTRO PER LA STAFFETTA MASCHILE

Le medaglie potevano essere tre per l’Italia, che ha qualche rammarico per la gara dei 100 farfalla. Elena Di Liddo ieri aveva nuotato con uno strepitoso 56”06 (nuovo record italiano), che sarebbe valso l’argento nella finale odierna: l’azzurra invece si peggiora di mezzo secondo e resta giù dal podio. Oro alla statunitense Dahlia, che domina in 55”01, argento alla brasiliana Dias in 56”22 e bronzo alla Stewart in 56”31: quarta Bianchi a 8/100 dal bronzo, quinta Di Liddo in 56”50. Delusione dai 100 farfalla, ed enorme disastro per la 4×100 mista maschile: Sabbioni, Rivolta, Martinenghi e Miressi si peggiorano tutti di mezzo secondo rispetto a quanto potrebbero nuotare, e siamo out col 9° tempo a tre decimi dalla qualificazione: oro agli USA grazie alla rimonta di Dressel, argento alla Russia e bronzo al Giappone. Una medaglia che poteva essere alla nostra portata. 

Come nella 4x100mx maschile, anche nelle altre finali non ci sono azzurri. Gli Stati Uniti vincono anche la 4x50sl femminile (senza Italia, neppure in batteria), chiudendo in 1.34.06 e battendo l’Olanda nelle ultime due frazioni, nonostante le oranje schierassero Kromowidjojo ed Heemskerk: terza l’Australia. Gara di altissimo livello nei 100sl: Dressel batte tutti in 45.62, rimontando negli ultimi dieci metri Morozov, con Le Clos terzo. I 200 rana femminili invece vanno alla statunitense Lazor davanti alla connazionale Galat e alla belga Lecluyse: nei 200 dorso, grande gara di Rylov, che approfitta del calo di Murphy e bissa dopo il successo nei 50. Oro al russo in 1.47.34, argento a Murphy e bronzo ex-aequo per Larkin e Kawecki: l’Italia schierava Matteo Restivo, che si migliora di 3” in batteria (1.51.58), ma chiude con l’11° tempo. In chiusura, i 50sl donne vinti dalla Kromowidjojo in 23”99 (davanti a Heemskerk e Medeiros), e i 50 rana, che rappresentano l’ultima passerella di Cameron van der Burgh: il 30enne vince in 25”41, battendo Shymanovich e Lima, e chiude in lacrime per quella che è la sua ultima gara. E quest’oggi si chiudono anche i Mondiali in vasca corta di Hangzhou. Si abbassa il sipario, con l’Italia a quota 7 medaglie. 

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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