La stagione del nuoto di fondo è ufficialmente ripresa in questo weekend: Doha ha ospitato la prima tappa delle World Series, regalando il podio a Rachele Bruni nella 10km femminile. Tutti i risultati.

foto Federnuoto/Andrea Masini/DBM

NUOTO DI FONDO, WORLD SERIES 2019: RACHELE BRUNO CHIUDE TERZA NELLA 10km FEMMINILE

Dopo qualche mese di pausa, ricomincia la stagione del nuoto di fondo. Lo fa con l’ex Coppa del Mondo, ribattezzata World Series: un evento che è partito nel weekend a Doha, e poi vivrà le tappe seguenti alle Seychelles (12 maggio), a Setubal (8 giugno), al Lago Balaton (15 giugno), in Canada tra Lac Saint-Jean (25 luglio) e Lac Megantic (3 agosto) e infine in Cina a Chun’An (29 settembre). Nel mezzo, i Mondiali sudcoreani di Gwangju (12-28 luglio): eventi che, sommati, garantiranno i pass olimpici per Tokyo 2020. Ecco perchè le World Series sono estremamente importanti per i nostri atleti, che sono partiti subito forte nella tappa inaugurale in Qatar: Doha regala all’Italfondo il primo podio stagionale, nella gara femminile. La migliore delle azzurre è Rachele Bruni, che chiude terza in volata dopo una gara estremamente tattica: il gruppo resta compatto fino al km. 8, venendo condizionato dal vento forte e dal mare mosso, poi proprio l’azzurra dà lo strappo decisivo. La seguono la brasiliana Ana Marcela Cunha e l’australiana Kareena Lee, che poi la battono nel rush finale: vittoria alla Cunha in 2h03’51”5, con 0”5 su Lee e 1”5 su Rachele Bruni. Prima 10km e primo bronzo per l’Italia, dunque, con un’atleta che era stata argento olimpico a Rio 2016. Per il resto, 6a Giulia Gabbrielleschi a 6”7, mentre Arianna Bridi chiude ottava faticando in quest’acqua (+8”7) e Martina De Memme è 24a con un ritardo di 34”6.

NUOTO DI FONDO, WORLD SERIES 2019: GREGORIO PALTRINIERI CHIUDE 4°

Podio al femminile, mentre al maschile gli azzurri restano a secco. Anche qui la gara è tattica, anche se dal ritmo estremamente sostenuto, e tutto si decide nel finale: Gregorio Paltrinieri, alla sesta gara ufficiale nelle acque libere, resta coi migliori fino alla fine, ma non riesce ancora a fare il cambio di passo decisivo negli ultimi metri. Un mezzo paradosso, per un atleta abituato a distanze più corte (800m e 1500m), ma l’adattamento al nuoto di fondo non è immediato e Greg sta facendo progressi continui in vista di quello che sarà il suo debutto iridato sulla 10km (a Gwangju, appunto). Dopo i due podi nella Coppa del Mondo 2018 (2° ad Abu Dhabi, 3° a Chun’An) e l’oro nelle Universiasi 2017, Greg chiude in 1h52’26”1, quarto staccato di meno di due secondi dal podio. La vittoria va al tedesco Florian Wellbrock in 1h52’21”6, precedendo l’oro europeo di 25km e 5km Kristof Razovsky, che chiude a 1”2: terzo Jordan Wilimovsky a 2”8, con Greg quarto a 4”5 e sempre in crescita. Il forcing di Razovsky, poi sconfitto dal tedesco, ha fatto staccare gli altri azzurri: 15° Matteo Furlan a 17”1, 16° Simone Ruffini a 18”2. E ora, come dicevamo in precedenza, appuntamento a maggio per la tappa delle Seychelles.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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