Olimpiadi invernali 2018, biathlon: la staffetta mista composta da Lisa Vitozzi, Dorothea Wierer, Lukas Hofer e Dominik Windisch conquista il bronzo. Le parole dei quattro protagonisti sul podio conquistato con una gran gara e un piccolo brivido.

Dominik Windisch, 28 anni, già vincitore di una medaglia di bronzo individuale a PyeongChang 2018

Fiato sospeso ben oltre la linea del traguardo per la staffetta mista di biathlon di ItaliaTeam. Gli azzurri devono aspettare la decisione dei giudici prima di lasciar esplodere di nuovo la gioia per il bronzo conquistato in volata sulla squadra tedesca. Dopo la splendida frazione finale di Dominik Windisch che ha lasciato alle spalle il tedesco Peiffer, arriva il ricorso per un presunto cambio corsia e la gioia per il terzo posto viene congelata per quasi 20 minuti prima di ottenere la conferma definitiva: l’Italia è bronzo, prima la Francia e seconda la Norvegia.

WINDISCH: “ERO PREOCCUPATO DEL RICORSO PERCHE’ CI GIOCAVAMO UNA MEDAGLIA, MA SICURO DI AVER FATTO BENE”

DOMINIK, CHE COSA E’ SUCCESSO NEL FINALE CON PEIFFER?

“E’ stato tutto molto veloce, ma non ho intralciato la sua sciata, poi anche i giudici hanno dato ragione a noi. Ero preoccupato per il ricorso perché l’Italia si stava giocando una medaglia e io avevo lottato fino alla fine. Loro hanno portato questa lotta avanti anche dopo che avevamo tagliato il traguardo, però ce l’abbiamo fatta e questo è quello che importa. Una dedica in particolare alle mie compagne di squadra che hanno fatto un’Olimpiade incredibile ed erano sempre a un passo dal traguardo. Questa medaglia se la meritano tutta. Rispetto a Sochi 2014 sono stato contento di aver avuto l’ultima frazione: è dove spingi tutto e senti di doverlo fare per i tuoi compagni. Ora sono davvero contentissimo”.

HOFER: “DOPO LE FRAZIONI DELLE RAGAZZE ERO IN ANSIA, NON VOLEVO ROVINARE IL LORO LAVORO”

LUKAS, UNA GARA DIFFICILE CON UN FINALE DA BRIVIDO…

“Oggi è stata dura perché siamo arrivati alla fine convinti di aver vinto il bronzo e invece ci hanno fatto aspettare 15-20 minuti prima di capire cosa sarebbe successo. Poi l’emozione di sapere che ce l’hai fatta e condividerla con la squadra è sempre incredibile. Sulla mia frazione avevo un po’ di ansia perché dopo quello che erano riuscite a costruire le ragazze non volevo sbagliare. Una medaglia come questa è importante non solo per noi atleti, ma proprio per tutta la squadra che ha lavorato con noi. Prima la staffetta mista veniva un po’ snobbata anche per come era messa in calendario, a cavallo tra due gare con molti dei big che decidevano di non partecipare. Negli ultimi anni al contrario sta diventando sempre più competitiva con tutte le nazioni che hanno iniziato a schierare i più forti e si è visto fin dall’inizio della gara di oggi che era già subito molto dura”.

WIERER: “NON E’ STATO GIUSTO IL RICORSO DEI TEDESCHI”

DOROTHEA, UNA GARA QUASI A DUE CON I TEDESCHI?

“E’ stata una frazione difficile, sempre in lotta con i tedeschi e sul poligono in piedi ho iniziato a tremare e ho caricato veloce il primo e l’ultimo colpo. Il mio pensiero era non prendere la penalità o avremmo perso troppo tempo rischiando di compromettere la gara, ho fatto un lungo respiro prima di tirare ed è andata bene. Penso che non sia stato giusto da parte della squadra tedesca aver fatto ricorso: si sa benissimo che quando entri nella volata finale non hai tempo di guardarti intorno o perdi attimi preziosi e Dominik non poteva vedere cosa stava succedendo alle sue spalle. Il problema forse è che si sentono superiori e si sono comportati non dico in maniera antisportiva, ma come al loro solito, però non dovevano fare una cosa del genere. Siamo tutti amici, ci conosciamo tutti e questo renderà la situazione un po’ più tesa”.

E SULLA TUA MEDAGLIA?

“Questa medaglia conta molto per la squadra e per me che ne sono felicissima: ho iniziato l’Olimpiade sbagliando troppo al poligono, ma ero consapevole di quello che potevo fare. Dopo Sochi, oggi è arrivata la conferma di quello che potevamo fare. Per la staffetta femminile sarà ancora una volta fondamentale il tiro e spero di arrivare ancora a medaglia”.

VITOZZI: “VOLEVO VINCERE, SONO PARTITA AL MASSIMO”

LISA, SOCHI L’HAI VISTA DALLA TV E QUEST’ANNO SEI STATA PROTAGONISTA…

“Volevo dare il mio contributo a questa staffetta: sono due anni che ne faccio parte e volevamo combattere per una medaglia. Io volevo partire per vincere e al via ero gasata al massimo: sul terzo giro ho pensato di dover fare ancora qualcosa di più per dare il maggior tempo possibile a Dorothea sul cambio. Sapevo di poter fare una frazione importante e sono contenta di esserci riuscita. Alla fine è stato un festeggiamento un po’ strozzato perché siamo esplosi al traguardo, ma poi abbiamo dovuto aspettare ancora per essere sicuri, però poi è finita bene”.

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Giulia Cannarella
Giornalista pubblicista, collaboratrice per Runner's World Italia. In precedenza redattrice per Agr-agenzia giornalistica radiotelevisiva e collaboratrice per la Gazzetta dello Sport inserto Milano-Lombardia

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