Germania straripante nella tappa olimpica della Combinata Nordica, mentre deludono Norvegia e Giappone. Sorpresa Austria con 2 podi. L’Italia fatica sia nel singolo che nella staffetta. Il resoconto delle Olimpiadi Invernali 2018

Alessandro Pittin impegnato nella prova di salto dal trampolino (Fonte Pagina Facebook Alessandro Pittin)

GERMANIA UNICA PROTAGONISTA

E’ senza dubbio l’olimpiade dei combinatisti tedeschi, che creano il vuoto dietro di loro. Parte subito bene la spedizione teutonica nella prima Gundersen (HS 109 + 10 km): il veterano Frenzel conquista l’oro nel trampolino normale, bissando il risultato di Sochi 2014. Si tratta di un ottimo risultato per il 30enne, dato che distanzia di ben 5 secondi il giapponese Watabe (che vincerà l’argento), e ben 18 l’austriaco Klapfer (bronzo). Male la spedizione norvegese che, Riiber a parte (arrivato quarto a 23″), non riuscirà a sfruttare l’abilità di Graabak e Schmid che chiuderanno rispettivamente 18° e 25°. Sciupone l’austriaco Rehrl che getta via il primo posto nel salto chiudendo solamente tredicesimo.
La seconda Gundersen vedrà cantare lo stesso inno della precedente alla premiazione: vincerà infatti l’oro il tedesco Rydzek (il primo oro in carriera) che riuscirà a spuntarla in un finale di gara al cardiopalma, grazie ad una volata che lo vede anticipare i connazionali Riessle e Frenzel distanti pochi centesimi. Quarto ancora una volta Riiber, che perde terreno poco prima del rettilineo finale, davanti a Watabe e Hirvonen più staccati. Germania che conquista così 4 medaglie su 6 disponibili (2 ori, 1 argento e 1 bronzo). Medagliere tedesco che si amplierà con l’oro nella staffetta nettamente conquistata ai danni della Norvegia, che in questa Olimpiade è parsa appannata, mentre il bronzo è andato ad una sorprendente Austria, che ha battuto rivali più accreditate quali Giappone, Francia e Finlandia. Risultati che in gran lunga corrispondono alle previsioni iniziali di questa disciplina.
Piccola chiosa finale sull’Italia. I nostri connazionali purtroppo non sono riusciti a fare risultato in terra coreana, confermando i tanti problemi rivelati durante le ultime due stagioni: pessimi sugli sci lunghi, ottimi su quelli corti. Il 19° posto di Alessandro Pittin è il miglior risultato degli azzurri della Combinata Nordica, mentre faticano Runggaldier e gli esordienti Kostner e Buzzi che non vanno oltre la 30° posizione. Come già detto, i nostri connazionali rientrano tra i primi nella classifica riservata allo sci di fondo (Pittin primo nelle due Gundersen) ma sono lontani dalle posizioni calde nel trampolino. Anche la staffetta 4×5 km conferma quanto già detto, con la selezione italiana che chiude ultima dopo il salto ma riesce a classificarsi ottava (superando Polonia e Usa) grazie al terzo tempo complessivo nella fase seguente, un tempo che sarebbe valso la medaglia di bronzo al netto del ritardo accumulato dalla prima fase.
 

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Gianluca Zanfi
Studente Magistrale di Ing.Civile@Unimore. Spalmato sul divano e con un telecomando in mano, ogni sport diventa magicamente interessante e degno di racconto.

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