Si può dire che la spedizione olimpica parta da questo momento: la consegna del tricolore dal Presidente della Repubblica ad Arianna Fontana e Florian Planker, rispettivamente alfiere della selezione olimpica e para olimpica; un momento istituzionale carico di significato ed emozione.

Mattarella consegna il Tricolore

Credit: Quirinale.it

Stamane in Quirinale si è compiuto l’atto istituzionale per eccellenza in vista di un’Olimpiade: la consegna del tricolore è più di un semplice passaggio della bandiera, di un simbolo, è uno scambio immateriale di responsabilità. Alla cerimonia erano presenti una quarantina tra atleti e commissari tecnici delle federazioni assieme alle cariche istituzionali dello sport italiano. A prendere la parola, oltre a Mattarella sono stati Giovanni Malagò, presidente del Coni, Luca Pancalli, presidente del Cip ed il Ministro per lo sport Luca Lotti. Malagò ha puntato l’accento sullo straordinario risultato in termini di qualificazione ai giochi, in numero di atleti secondo solo alle olimpiadi di casa di Torino 2006 portando alle Olimpiadi quattordici discipline sulle quindici che hanno partecipato alle qualificazioni; le parole di Luca Pancalli, dedicate alla selezione paralimpica, suonano come un desiderio, un augurio agli atleti che possano essere la forza, l’esempio che possa spingere tanti ragazzi a trovare la forza di andare avanti anche grazie allo sport, discorso questo rinforzato dalle parole dell’Onorevole Lotti che cita Isaac Newton ed i suoi giganti, coloro che prima di lui fecero la storia, un augurio agli atleti di trovare, nei momenti di difficoltà la forza nella bandiera e nei giganti nella speranza che possano loro stessi diventare giganti.

LE PAROLE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: “TUTTA L’ITALIA È CON VOI”

Il Presidente Sergio Mattarella, alla seconda cerimonia di consegna del tricolore dopo quella occorsa per le olimpiadi estive di Rio de Janeiro, loda gli atleti ricordando quanto sia difficile coronare il sogno di partecipare ad una selezione olimpica, augurandosi che si arrivi alle medaglie ma non solo per superare gli altri ma per “superare voi stessi (atleti)” perché la bandiera non rappresenta solo che gli atleti rappresenteranno l’Italia, ma significa che con loro ci sarà tutta l’Italia, disposta a perdere qualche ora di sonno a causa del fuso orario rispondendo così alla simpatica richiesta di Malagò. Conclude poi ricordando il principio di partecipazione enunciato da De Coubertin: la partecipazione è la vera vittoria per gli atleti che avranno la fortuna di vivere l’ambiente olimpico.

LA CONSEGNA AD ARIANNA FONTANA E FLORIAN BLANC ENTRAMBI EMOZIONATI

Il rappresentante del corpo dei bombardieri pone le due bandiere nelle mani del Presidente della Repubblica che le consegna ai due atleti incaricati di alzarlo e sventolarlo alla cerimonia d’apertura del nove febbraio. Sono emozionati i due alfieri, il primo a prendere la parola è Planker, alla sua sesta spedizione, dove con l’hockey su ghiaccio su slitta proverà insieme alla squadra a regalarci emozioni, si dichiara onorato e fiero della responsabilità che gli è stata affidata, poche parole, un discorso conciso complice sicuramente l’emozione. Spende qualche parola in più Arianna Fontana, la più giovane medaglia italiana che alla sua quarta presenza olimpica cercherà l’oro nello Short-Track: “grazie a tutti, questo è un giorno incredibile per me per onore ed orgoglio, mia mamma si starà per mettere a piangere” poi si rivolge direttamente al Presidente dicendogli che quel giorno vedrà tre diverse Arianna: la bambina, sognatrice, la ragazza di quindici anni che scopre lo sport al suo massimo e poi la donna, attuale, pronta a superarsi per il suo paese. La cerimonia densa di solennità seppur breve si conclude così, con un sincero e simbolico augurio dal paese agli atleti a cui anche noi sentiamo di accodarci: in bocca al lupo Azzurri!

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