C’è stato solo lo sci nella notte di gare delle Olimpiadi invernali di PyeongChang 2018: finalmente è iniziata l’avventura degli sciatori, che hanno disputato una combinata troppo ”orientata” verso gli slalomisti. Oro a Hirscher, azzurri out dal podio. 

Christof Innerhofer: per lui un fantastico podio nel Super-G di Kitzbuehel

OLIMPIADI INVERNALI 2018: LA COMBINATA PREMIA GLI SLALOMISTI, ORO PER HIRSCHER E INNERHOFER 14°

Finalmente lo sci. Dopo giornate di vento battente, rinvii e aspettative ”frustrate” per gli appassionati e gli atleti stessi, iniziano anche le Olimpiadi invernali degli uomini-jet e degli esperti delle discipline tecniche tra i paletti, che si sfidano in una combinata insolitamente orientata verso gli slalomisti. Il vento è calato ma non totalmente sparito (ce ne siamo accorti durante lo slalom), e così si opta per l’abbassamento della partenza della discesa libera al cancelletto del Super-G e per una soluzione provata già nella seconda prova della discesa (miglior tempo per Innerhofer quel giorno): ne va da sè che con questa mossa, si vada anche all’accorciamento dello slalom (disegnato dal tecnico della Russia, o meglio, degli Olympic Athletes from Russia), ”privato” di qualche porta, ma il tracciato resta comunque troppo tecnico e di difficile interpretazione per i discesisti, al punto da far gridare all’irregolarità dello stesso per la presenza di una tecnicissima quadrupla che fa perdere la bussola agli uomini-jet.

Ne esce così una combinata ”strana”, ma comunque spettacolare e indirizzata già dalla discesa: il miglior tempo viene fatto registrare da un Thomas Dressen bravo ad interpretare al meglio il tracciato e sfruttare le condizioni perfette (1.19.24) per lui, e il tedesco precede Svindal di 7/100 e Matthias Mayer di 13/100. 4° Jansrud a 27/100, e poi gli italiani: Christof Innerhofer è il migliore dei nostri nonostante un brutto settore finale e chiude 5° a 53/100, precedendo Peter Fill (6° a 68/100), Kriechmayr e Dominik Paris. Il terzo azzurro chiude 8° a 77/100 senza trovare il ritmo in questa discesa, ritmo che non viene trovato neppure da un deludente Riccardo Tonetti: 38° posto e niente qualificazione diretta allo slalom per il bolzanino, staccato di 2”75. Tre italiani nei 30, ma soprattutto nei 30 ci sono i favoritissimi per la vittoria finale: Alexis Pinturault chiude a 1”04, Marcel Hirscher a 1”32 e di fatto mette nel mirino l’oro.

Un oro che puntualmente arriva, perchè la tracciatura dello slalom mette in crisi tutti i discesisti e li vede perdere un’eternità (”la neve era difficilissima e impossibile da interpretare, sensazioni bruttissime”, dirà Innerhofer), mentre sua Maestà danza letteralmente sulle nevi mulinando le gambe a un ritmo impensabile per tutti gli altri atleti: Hirscher, 12° in discesa, infligge 1”02 a Victor Muffat-Jeandet, lo supera e gli strappa per 1/100 il miglior tempo di manche ipotecando di fatto il titolo olimpico quando Pinturault termina alle sue spalle per 23/100. Il francese era partito bene, salvo poi perdersi nel tratto centrale (6/10 di distacco) e rimontare nel finale lasciando un brivido al dominatore austriaco: il podio finale vede Marcel Hirscher trionfare col crono di 2.06.52, precedendo i francesi Pinturault e Muffat-Jeandet di 23/100 e 1”02 rispettivamente. Quarto posto per Marco Schwarz, staccato di 1”35 dopo uno slalom al di sotto delle attese (veniva dato come sicuro medagliato dopo la discesa), mentre un redivivo Ted Ligety chiude 5° a 1”45 precedendo Mermillod-Blondin e Jansrud (primo discesista, staccato di 2”15). Alla fine Thomas Dressen chiude 9° a 2”44, mentre Svindal non disputa neppure lo slalom e gli azzurri terminano mestamente fuori dal podio: Peter Fill cade (è in buona compagnia, out anche Mayer e Kriechmayr), Dominik Paris inforca, e così l’unica speranza di medaglia era affidata a Christof Innerhofer. L’altoatesino era partito molto bene, limitando i danni nel primo intertempo, ma si è poi perso nel prosieguo di uno slalom complicatissimo, terminandolo allo stremo delle energie e chiudendo addirittura con 3”23 di ritardo e un 14° posto che non gli rende giustizia: 18° invece Tonetti che partiva oltre il 30° posto.

La prima giornata dello sci alpino si chiude così col primo oro olimpico (in carriera) di Marcel Hirscher e tanto vento nel finale dello slalom, e ora il giorno di gare si farà intenso per i colori azzurri: tante attese dallo short track (Arianna Fontana e Martina Valcepina) e dalla sprint di Federico Pellegrino, seguite tutte le gare col nostro live tweet cercando l’hashtag #Azzurrilive.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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