Ecco un piccolo resoconto di quanto successo alle Olimpiadi Invernali di PyeonChang 2018 in una delle discipline invernali più adrenaliniche: il salto con gli sci. Kamil Stoch si riconferma il re indiscusso, Andreas Wellinger un protagonista assoluto e gli Azzurri sorridono, ma non troppo.
 

I sette convocati azzurri per i Mondiali di salto con gli sci 2017 di Lahti italia dream team

In senso orario: Elena Runggaldier, Lara e Manuela Malsiner, Davide Bresadola, Sebastian Colloredo, Alex Insam, Evelyn Insam


 

KAMIL IL RE

Alla vigilia delle Olimpiadi di PyeongChang ci si aspettava di vederlo vincere sia sul Normal Hill che sul Large Hill, ma Kamil Stoch non ha saputo ripetere l’ impresa riuscita quattro anni fa a Sochi. Il campione polacco si è dovuto “accontentare” di un solo oro olimpico nella gara del trampolino Grande, un successo che di fatto lo ha proclamato come uno dei saltatori più forti nella storia di questo sport.
Stoch è stato davanti a tutti dall’ inizio alla fine della competizione, tenendo testa alla feroce concorrenza degli avversari, quella di Andreas Wellinger  in primis. Il tedesco, dopo aver conquistato la medaglia d’oro sul Normal Hill, è riuscito però a garantirsi il secondo posto dietro il fuoriclasse polacco, diventando di diritto uno dei protagonisti assoluti della disciplina in questa edizione dei Giochi Invernali. Sempre parlando di fenomeni, il bronzo è andato invece al collo del norvegese Robert Johansson che già aveva occupato il gradino più basso del podio nella gara dal trampolino Corto.
Questo quanto successo nella competizione maschile, che di fatto ha mantenuto fede a quanto visto durante le tappe di Coppa del Mondo che hanno preceduto le Olimpiadi, nelle quali questi stessi protagonisti si sono spesso contesi il podio.

GLI AZZURRI: SPERANZA INSAM

Per quanto riguarda gli Azzurri, persistono le lacune nella tecnica e il salto con gli sci non ha regalato troppe soddisfazioni: Alex Insam è stato infatti l’unico italiano a qualificarsi per la seconda serie di salti nel Large Hill. Il ragazzo di Bressanone ha chiuso la gara in 23esima posizione, non male se si considerano i risultati ottenuti a livello internazionale  prima dell’inizio dei Giochi. Il margine di crescita c’è ed è evidente, soprattutto se si considera che il ragazzo è un classe 1997, che però sia abbastanza per risollevare il movimento italiano quello rimane un dubbio.
Diverso è il discorso per Sebastian Colloredo e Davide Bresadola, che a differenza di Insam hanno più esperienza in questo tipo di gare, ma nonostante tutto non sono riusciti ad accedere alla seconda fase di salti. Per loro il futuro sembra sorridere un po’ meno, ma rimane l’ambizione e il desiderio di migliorare e migliorarsi.

LE AZZURRE: BRAVE LE SORELLE MALSINER

Parlando dell’ universo femminile, sono due le Azzurre riuscite a qualificarsi per la seconda serie di salti: si tratta delle sorelle Lara e Manuela Malsiner, che poi hanno concluso la gara nella top 20. Considerando la giovanissima età, per loro il futuro si prospetta decisamente più roseo, pur tenendo conto dei numerosi talenti che stanno crescendo al momento tra le fila delle altre nazionali. Diverso il discorso per Evelyn Insam ed Elena Runggaldier, già fuori dopo la prima manche e ancora molto lontane dalla tecnica delle migliori.
 

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