Olimpiadi invernali 2018: il bilancio dello snowboard a PyeongChang 2018. Michela Moioli rispetta le attese e conquista l’oro, unica medaglia italiana dallo snowboard in questa edizioni dei Giochi. Peccato per Omar Visintin ma è sempre più un movimento in crescita.

Michela Moioli alle Olimpiadi di PyeongChang 2018

Michela Moioli (foto di Luca Lovelli per Azzurri di Gloria)

PYEONGCHANG 2018: MOIOLI GUIDA IL MOVIMENTO ITALIANO

Nelle Olimpiadi invernali di quattro anni fa, Michela Moioli era arrivata in finale dello snowboard cross salvo poi non riuscire a chiudere neanche la gara. Questa volta è stato diverso: grazie forse anche ad una maggiore esperienza, è riuscita a gestire alla perfezione ogni situazione di gara. Magistrale da parte sua la gestione delle forze nella finale che le ha consentito di vincere l’oro. È stata la prima medaglia olimpica per l’Italia nello snowboard cross, la terza in generale nello snowboard. L’ultima medaglia in questo sport risaliva al 2002 quando Lidia Trettel ottenne il bronzo nello slalom gigante parallelo in quel di Salt Lake City.
Medaglie che sarebbero potute essere due se Omar Visintin non fosse stato colpito dalla sfortuna. Per lui il podio era assolutamente a portata di mano ma negli ottavi di finali è caduto a seguito di un contatto dopo il primo salto. Tra le medaglie alla portata degli azzurri ma che sono mancate c’è anche quelle di Roland Fischnaller nello slalom gigante parallelo. Il tabellone lo ha fatto scontrare ai quarti già contro Nevin Galmarini, l’atleta svizzero che poi ha vinto l’oro. Nel femminile invece c’è la sola Nadya Ochner a gareggiare per i colori della bandiera italiana nel parallelo senza però ottenere risultati particolarmente rilevanti.
La delegazione azzurra comprendeva anche Alberto Maffei, unico azzurro a partecipare al big air. E se in snowboard cross e parallelo stiamo scrivendo una pagina del libro di storia, in questa disciplina c’è ancora tanto da fare per poter finire in una di queste pagine. Basti pensare che nell’halfpipe e nello slopestyle, le due discipline restanti, neanche ci sono italiani in gara. Quindi prendere per buono il dodicesimo posto olimpico di Maffei è più che giusto, con la speranza che diventino discipline più praticate nella nostra penisola e che già da Pechino 2022 ci sia un numero più alto di atleti italiani rispetto a quanti se ne sono visti nelle ultime edizioni.

LO SNOWBOARD ALLE OLIMPIADI INVERNALI 2018: DOMINIO USA

Proprio nelle discipline di cui parlavamo poco fa, gli Stati Uniti ottengono un numero di medaglie incredibile tale da permettere loro di vincere sempre il medagliere di questo sport dall’edizione delle Olimpiadi del 2002 a questa parte. A PyeongChang 2018 hanno vinto quattro ori: due nell’halfpipe e due nello slopestyle, sia nel maschile che nel femminile quindi. Sette le medaglie totali (si aggiungono due argenti e un bronzo) contro le quattro dei cugini canadesi che portano a casa ben tre ori in meno. Mai come quest’anno gli Stati Uniti sono riusciti a fare il vuoto nel medagliere dello snowboard. Nel 2014, per esempio, hanno vinto tre ori ma c’era la Russia subito dietro con due ori e una sola medaglia in meno rispetto agli USA.
Buon medagliere ma neanche troppo per la Francia che si presentava nello snowboard cross femminile con tre atlete super quali Moenne-Loccoz, Bankes e Trespeuch ma va a medaglia con Julia Pereira, classe 2001. Potenzialmente questo trio delle meraviglie avrebbe potuto occupare tutto il podio ma le cose, per nostra fortuna, sono andate diversamente e Michela Moioli ha conquistato la sua prima medaglia alle Olimpiadi. Nel maschile invece la Francia ha vinto l’oro grazie ad un Pierre Vaultier in formissima. E se parliamo di medaglie d’oro è impossibile anche non parlare di Ester Ledecka che ha regalato una bellissima storia a questi Giochi Olimpici con il doppio oro nello snowboard parallelo e nel Super-G di sci alpino.

OLIMPIADI INVERNALI 2018: NEWS, RISULTATI E MEDAGLIERE AGGIORNATO

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Sebastiano Lavecchia
Classe 1997. Studio "Comunicazione, innovazione e multimedialità" presso l'Università di Pavia. Scrivo articoli sportivi dal 2013 e sono un grande appassionato di sport, in particolare di basket.

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