Una situazione che si evolve ora per ora, e che riserva sempre più sorprese. Se inizialmente la candidatura delle tre città doveva essere separata, ora si vira verso una candidatura tutta italiana con le tre città unite, secondo quando riferito da Malagò ieri. La vicenda

DIETROFRONT, SI VA VERSO CANDIDATURA CONGIUNTA

Sono settimane bollenti quelle che circondano il CONI, il suo presidente Malagò e le tre candidate italiane ad ospitare le Olimpiadi Invernali 2026, giorni che in particolare precedono l’invio della candidatura dell’Italia al CIO. Dopo un’inizio che pareva intravedere una candidatura unica da parte delle tre città del BelPaese, che dunque avrebbero gareggiato congiunte per creare una super Olimpiade tutta italica, un successivo dietrofront con tre dossier differenti sul tavolo del CONI, che sarebbe stato giudicatore della migliore offerta. Quando ormai sembrava che si dovesse intraprendere questa strada, arriva l’ennesimo cambio di rotta, virando su un’alleanza tricolore.

Uno scenario che, i primi di luglio, si faticava ad immaginare, sopratutto dopo la presentazione di tre dossier differenti, uno per città. Ebbene, ieri il presidente del CONI Malagò, spiega così la scelta: “Nella nostra proposta non ci sarà una città capofila: è una novità assoluta nella storia del processo delle candidature e abbiamo ottenuto dal Cio la possibilità di avere un riscontro di pari dignità su questa ipotesi. Abbiamo ricevuto la disponibilità di Milano e di Cortina. Aspettiamo di sapere se c’è anche quella di Torino. – continua il nr.1 dello sport italiano- Questa è un’occasione più unica che rara nella storia delle Olimpiadi! Le città (Cortina, Milano e Torino, ndr) saranno co-firmatarie della candidatura. E’ una cosa molto bella e importante Abbiamo fatto un capolavoro della diplomazia nel rispetto di tutte le candidate, cercando di non scontentare nessuno e valutando il rapporto costi-benefici. In assoluto questa è l’ipotesi che costa meno, perché abbiamo cercato di prendere il meglio delle opportunità presentate da ciascuna città. Una candidatura così avrebbe molte più chance di vittoria finale. Ancora non sappiamo come sarà chiamata questa candidatura italiana.

INTANTO MILANO SI TIRA INDIETRO, IN ATTESA DI TORINO

Milano si tira indietro dalla candidatura in singolo, come annunciato dallo stesso primo cittadino Sala in un comunicato stamattina: “Per spirito di servizio al Paese, Milano conferma la sua disponibilità, ove richiesto, solo come venue di gare o eventi in quanto, stante le attuali condizioni, non ritiene praticabile una sua partecipazione alla governance del 2026. Qualora la nostra posizione non sia ritenuta accettabile accoglieremo di buon grado la decisione del Coni e, certamente, faremo il tifo per la candidatura italiana selezionata.

Nel frattempo, si aspetta la decisione di Torino, che si rende si disponibile a partecipare al progetto tutto italiano, ma che attende decisioni dal Governo, con il sindaco Appendino che attende istruzioni del partito direttamente da Roma. Cortina invece si è già resa estremamente disponibile per questa possibilità.

Maggiori informazioni si evinceranno dal Consiglio Straordinario del CONI che si sta proprio riunendo in questi minuti a Roma, dunque già da domani si saprà molto di più.

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Gianluca Zanfi
Studente Magistrale di Ing.Civile@Unimore. Spalmato sul divano e con un telecomando in mano, ogni sport diventa magicamente interessante e degno di racconto.

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