Ieri 30 maggio è stato il compleanno del Gigante di Polesine, tragicamente scomparso nel 2012, andiamo a ripercorrere la sua carriera.

FONTE: pagina Fb Vigor Bovolenta

VIGOR BOVOLENTA, IL GIGANTE BUONO, TRAGICAMENTE SCOMPARSO

Ieri, 30 maggio, è stato il compleanno di Vigor Bovolenta, pallavolista italiano scomparso, mentre giocava, nel 2012. Il gigante di Polesine, così era soprannominato, dopo una battuta si accasciò improvvisamente al suolo, durante un match tra la sua squadra, il Forlì e la Lube, valevole per il campionato di Serie B2. Trasportato d’urgenza in ospedale si spense due ore dopo.

Ma andiamo a ripercorrere la carriera del gigante da 202 cm che ha giocato nella nazionale di Velasco ribattezzata “Generazione di Fenomeni”. 

LA CARRIERA DI VIGOR BOVOLENTA

Vigor nasce il 30 maggio 1974 a Contarina, in veneto, e inizia la sua esperienza da centrale nei dilettanti del Polesella per poi passare nelle giovanili di Ravenna nel 1990. 

Il suo esordio in prima squadra arriva l’anno successivo nella stagione 1990-1991. Giocò nella squadra romagnola per sette stagioni in cui vinse uno scudetto e una Coppa Italia. In campo europeo vinse tre Coppe dei Campioni, una Coppa CEV e due Supercoppe Europee. 

Poi tre stagioni in cui cambiò tre squadre: Ferrara, Roma e Palermo, prima di approdare a Modena nel 2000.

Coi Canarini gioca tre stagioni e nell’annata 2001-2002 vince lo Scudetto. Nel 2003 finisce la sua esperienza con la squadra emiliana, spostandosi di pochi kilometri a Piacenza

Dal 2003 al 2008 gioca con Piacenza con cui disputa tre finali scudetto e vince una Coppa CEV. Poi il passaggio a Perugia, con cui gioca due stagioni, prima di accasarsi a Forlì, sua ultima squadra. 

IL GIGANTE DI POLESINE IN NAZIONALE

Con la maglia Azzurra Vigor esordisce nel maggio del 1995, nella sconfitta per 3-1 contro Cuba a L’Avana. Diventa ben presto un pilastro della nazionale di Coach Velasco, ribattezzata in seguito “Generazione di Fenomeni”. 

Una carriera azzurra durata 13 anni, in cui vinse quattro volte la World League, una Coppa del Mondo, due Europei. Colleziona anche l’argento alle Olimpiadi di Atlanta ’96, un argento e un bronzo agli Europei. 

A Londra 2012, durante la cerimonia di premiazione per il Bronzo conquistato durante l’Olimpiade la squadra Azzurra si presentò a ritirare la medaglia con la indosso la maglia numero 16 del Gigante di Polesine, scomparso qualche mese prima, in omaggio al grande campione che è stato. 

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