Si chiude con un vuoto enorme la terza giornata dei mondiali di pattinaggio 2018 a Milano. Nessuna medaglia per l’Italia. In una serata dove cadono tutte le favorite, Carolina Kostner chiude quarta, Zagitova è quinta. Elisabetta Leccardi incanta con il suo free program.
 

Elisabetta Leccardi Mondiali 2018 Foto: Giulia Cannarella


 

CAROLINA: LA NOTTE SI FA BUIA

Partiva dalla prima posizione, quella prima posizione difficile da immaginare all’inizio dei mondiali di pattinaggio 2018, con l’oro olimpico Alina Zagitova a gareggiare sulla stessa pista. Eppure Carolina Kostner era riuscita a fare la gara che forse le era mancata in Corea. Una performance ricca di eleganza, emozione e tecnicamente perfetta, tanto da farla volare davanti a tutte le altre con un magnifico 80.27. Poi la notte diventa buia, nell’ultimo gruppo Kaetlyn Osmond apre le contese e si porta in testa. Dopo di lei il ghiaccio cambia, le avversarie cadono e lei continua a restare in testa. Anche Zagitova cade, in una delle gare più disastrose che la piccola campionessa ricordi. L’impresa, dopo il quarto posto di Alina, sembra possibile, Carolina può davvero sperare nell’oro mondiale. Il Forum ci crede, ha quasi paura di formulare quel pensiero e attende la sua esibizione. Tutto sembra andare bene, il sogno inizia a prendere forma, si fa più solido e poi si infrange. Un cristallo che cade in mille pezzi dopo due errori nei salti. Non solo l’oro smette di brillare, ma si trasforma in quarto posto, in quella medaglia di legno che lascia col cuore pesante per l’occasione persa. Verrebbe da chiedere: “Perché Carolina? Perché?” Manca una risposta e mancano le parole. Sul podio saliranno Osmond, Higuchi e Miyahara, mentre noi continuiamo a scrutare il cielo in cerca di una stella caduta.
 

ELISABETTA LECCARDI: LA FARFALLA DEL GHIACCIO

Grazia e maturità. Due parole che racchiudono l’essenza della performance di Elisabetta Leccardi all’esordio mondiale. La giovane pattinatrice di Agorà Milano aveva già dimostrato la propria tempra passando al free program di oggi, un ottimo traguardo per il suo esordio nella rassegna iridata milanese, ma è nel libero che Elisabetta ha lasciato senza fiato. Ad appena 16 anni scende sul ghiaccio con una padronanza invidiabile, la sua interpretazione sulle note di Madame Butterfly di Puccini è magnetica. Punteggio di 98.04 e sgretolato il precedente season best di 87.59, punteggio totale di 149.17 e posto finale. Sembra quasi scontato ricordare le parole di un gigante come Mohamed Alì: “Vola come una farfalla, pungi come un’ape”, ma è proprio così. Elisabetta sa quando deve pungere il ghiaccio nei salti e quando accarezzare la pista con le lame nelle sequenze di passi e nelle transizioni. Forse, proprio sui salti, sembra anche più forte di una certa Carolina Kostner che Elisabetta prende come esempio. Se queste sono le premesse le soddisfazioni per l’azzurra saranno tante.
 
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Giulia Cannarella
Giornalista pubblicista, collaboratrice per Runner's World Italia. In precedenza redattrice per Agr-agenzia giornalistica radiotelevisiva e collaboratrice per la Gazzetta dello Sport inserto Milano-Lombardia

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