Un discreto primo tempo per l’ItalRugby nella partita odierna con la Francia, valevole per la quarta giornata del RBS 6 Nations, che però non basta a far vacillare i più forti francesi. I nostri connazionali dimostrano tanto cuore soprattutto nella prima frazione, che però non si dimostra sufficiente nella seconda quando i francesi alzano i ritmi e mettono in crisi la retroguardia azzurra. 

I 50mila dell’Olimpico oggi (Fonte Twitter @ItalRugby)

LA PARTITA

Parte subito forte l’Italia con la meta di capitan Parisse al quinto minuto; la trasformazione di Canna poi non centra i pali. La reazione francese non si fa attendere, con la realizzazione di Lopez al nono minuto dopo l’irregolarità in mischia dei nostri. Il nostro mediano si rifà su un calcio piazzato al 17′. Sul ribaltamento di fronte, galletti pericolosi che si avvicinano pericolosamente alla meta, salvo poi realizzare un calcio piazzato per fuorigioco dei nostri in fase difensiva. Ci arrivano appena un minuto dopo, con un accelerazione fulminante di Fickou (con trasformazione poi di Lopez) che lascia sul posto tre uomini con una finta di corpo e va dritto oltre la linea di meta. Sull’8 a 13, timida reazione dell’Italia che porta alla trasformazione del beneventano Canna, che centra i pali da ottima posizione. Sul finale, Lopez calcia tra i pali per errore in mischia dei nostri, che porta il risultato sull’11-16.

La meta di Parisse contro la Francia(Fonte Twitter @ItalRugby)

Prima frazione comunque buona dell’ItalRugby con buoni spunti offensivi, nonostante qualche errore di troppo in fase difensiva, ma l’avversario odierno è stato temibilissimo quando si è avvicinato ai 22 metri finora.

Secondo tempo che vede la Francia entrare determinata: dopo appena due minuti, per pallone uscito, arriva la realizzazione di Lopez. Sul ribaltamento, brutto pallone perso dagli Azzurri che lanciano il contropiede avversario con Vakatawa, che viene placcato da un ottimo Padovani a meno di 5 metri dalla linea di meta. Pericolo scampato. Al 43′ il primo cambio per l’Italia: Chistolini per Cittadini. 48esimo: dalla touche, i francesi ricavano una meta con l’ala di origini neozelandesi e successiva trasformazione del solito Lopez da conveniente posizione. Il risultato ora è di 11-26.

Al 50esimo doppio cambio per i nostri: Mbandà e Bronzini per Favaro e Gori. Il cambio dà i suoi frutti: il mediano della Benetton va vicino a segnare la meta che avrebbe permesso all’Italia di recuperare, ma i francesi impediscono che il pallone tocchi il campo. Decisione difficile per gli arbitri che, dopo aver consultato il TMO, alla fine optano per la mischia in nostro favore. Nel frattempo Biagi e D’Apice sostituiscono Fuser e Ghiraldini. Francia che ancora si rivela pericolosa nei minuti successivi: Campagnaro salva dalla possibile meta francese, ma s’infortuna (entrerà Benvenuti); appena un minuto (68′) dopo Picamoles segna la terza meta per i francesi, 11-33. Entra Panico per Lovotti.

Pochi minuti dopo leggerezza difensiva dell’Italia sull’out di sinistra, con Ben Arous che s’infila e segna la quarta meta: il TMO in realtà rivela che il giocatore che ha passato il pallone al numero 18 è uscito. Touche per l’Italia e nulla di fatto. Si rimane sull’11 a 33 al 72esimo. Sperandio, classe ’96, fa il suo esordio entrando al posto di Padovani. A quattro minuti dalla fine la coppia Gourdon-Dulin s’infila tra le maglie azzurre e vanno in meta. Essendo la quarta, per la Francia scatta il punto bonus. Lopez poi fa 9/9. 11-40. All’ultimo secondo arriva anche la meta per l’Italia: ottima trama offensiva da sinistra verso destra che porta Esposito oltre la linea di meta; Canna trasforma e la partita termina 18-40.

Un secondo tempo molto più scarico dell’Italrugby, che è parsa non essere scesa in campo o quantomeno mentalmente meno lucida. Ciò probabilmente è dovuto ad un calo delle energie, spese per arginare nei primi 40 minuti i temibili galletti. Non si può dire niente oggi su questi ragazzi, il cuore l’hanno messo dimostrando pochi passi indietro rispetto alla prestazione contro l’Inghilterra di due settimane fa.

L’appuntamento ora è il 18 marzo contro la Scozia al Murrayfield Stadium di Edimburgo, dove l’imperativo è quantomeno non mostrare passi indietro.

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Gianluca Zanfi
Studente Magistrale di Ing.Civile@Unimore. Spalmato sul divano e con un telecomando in mano, ogni sport diventa magicamente interessante e degno di racconto.

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