Scherma in carrozzina, Coppa del Mondo. Si è conclusa ieri, a Kyoto, Giappone, l’ultima tappa di Coppa del 2018. Azzurri protagonisti di numerosi piazzamenti, tra conferme e sorprese.

Bebe Vio, Loredana Trigilia ed Emanuele Lambertini, in posa a Kyoto, sede dell’ultima tappa del 2018 della Coppa del Mondo di scherma in carrozzina (credits: FederScherma)

SCHERMA IN CARROZZINA, COPPA DEL MONDO: KYOTO, L’ULTIMA TAPPA DEL 2018

Si è conclusa, nel weekend appena trascorso, l’ultima tappa del 2018 della Coppa del Mondo di scherma in carrozzina

A Kyoto, Giappone, gli azzurri hanno conquistato numerosi piazzamenti. Oltre alle “solite” conferme, tuttavia, per gli azzurri FederScherma non sono mancate le sorprese.

BEBE VIO “SOLO” SECONDA: LA SORPRESA DEL WEEKEND

Ci siamo abituati talmente bene che il secondo posto può quasi sembrare una sconfitta, pur non essendola. Tant’è, per “Bebe” Vio la sconfitta rimediata in finale contro la russa Ludmilla Vasileva, capace di rimontare da 9-14 fino al definitivo 15-14, ancorché interrompa una striscia di risultati positivi lunga un anno, si presenta alquanto in dolore. 

L’azzurra, infatti, era già campionessa del mondo nel fioretto femminile categoria B dalla scorsa tappa di Coppa, dunque il risultato non ha inciso, se non per mera statistica, sulla di lei stagione. Tuttavia, la sconfitta, rimediata dopo un ottimo percorso, contraddistinto dal solito dominio, può comunque essere da stimolo a “Bebe”, che avrà dunque una ragione in più per affrontare al meglio il venturo 2019 di competizioni.

DUE SECONDI POSTI PER EMANUELE LAMBERTINI

Tra gli assoluti protagonisti della quattro giorni nipponica figura indubbiamente Emanuele Lambertini. L’azzurro, infatti, ha conquistato ben due secondi posti individuali nella categoria A, nella spada venerdì e nel fioretto sabato.

Nella spada, lo schermitore tricolore è stato fermato, 15-8 in finale, dall’argento di Rio 2016 Piers Gilliver. Lambertini, tuttavia, può comunque dirsi soddisfatto del risultato, avendo sconfitto nel proprio percorso avversari del calibro di Dariusz Pender, polacco già numero uno del ranking del circuito, e Gang Sun, cinese vincitore dell’oro paralimpico nel 2016.

Proprio quest’ultimo, il giorno successivo, ha negato a Lambertini la gioia della vittoria, prendendosi la propria rivincita, 15-8 in finale, relegando l’azzurro al secondo posto nella gara del fioretto. Giunto, questo, dopo un percorso netto, condito dalle vittorie contro i francesi, già bronzo paralimpico di squadra nell’ultima rassegna, Lemoine e Tokatlian, e contro l’oro di Pechino 2008, il cinese Zhong.

Emanuele Lambertini, in posa dopo la conquista del podio nel fioretto a Kyoto (credis: FederScherma)

I TERZI POSTI DI EDOARDO GIORDAN E LOREDANA TRIGILIA

L’Italia della scherma festeggia poi due terzi posti individuali, con Edoardo Giordan nella sciabola maschile e Loredana Trigilia nel fioretto femminile, entrambi categoria A.

Il venticinquenne romano ha conquistato il gradino più basso del podio dopo aver superato, 15-10 agli ottavi, il russo Mikhail Karpov, e 15-6 ai quarti, il polacco Rafal Bogdan Treter, venendo poi sconfitto in semifinale, 15-4, contro il cinese Jianquan Tian (vincitore finale della gara, contro l’ungherese Osvath). 

La fiorettista azzurra, invece, ha guadagnato la certezza d’un podio grazie all’ultima stoccata, quella del 15-14 ai quarti di finale, contro l’ucraina Nataliia Morkvych, campionessa del circuito nel 2017. L’azzurra, che in precedenza aveva eliminato, sempre all’ultima stoccata, la compagna di Nazionale Andreea Mogos, è stata poi sconfitta in semifinale, 15-7, dalla cinese Rong Jing, seconda al termine alle spalle dell’ungherese Krajnyak. 

Edoardo Giordan, terzo nell’ultima tappa dell’anno solare della Coppa del mondo di scherma in carrozzina (credits: FederScherma)

IL TERZO POSTO DEL FIORETTO MASCHILE AZZURRO

Nell’ultima giornata a Tokyo è poi giunto il terzo posto nel fioretto maschile nella gara a squadre, il sesto podio targato FederScherma.

Matteo Betti, Marco Cima ed Emanuele Lambertini, guidati da coach Simone Vanni, dopo essersi imposti 45-41, nel match di debutto, contro la Gran Bretagna ai quarti, sono stati sconfitti dalla Russia, 45-41 in semifinale. Tuttavia, nell’assalto valevole per il terzo posto, Betti e compagni hanno battuto i “cugini” transalpini 45-38, completando un ottimo weekend.

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Niki Figus
Giornalista pubblicista. Naufrago del mare che sta tra il dire e il fare. Un libro, punk-rock, wrestling, carta e penna.

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