Scherma in carrozzina, Europei 2018. L’avventura della FederScherma ai Campionati d’Europa di scherma in carrozzina Terni 2018 volge al termine: all’ultima giornata, le azzurre della sciabola sono medaglia d’argento.

Il quartetto azzurro della sciabola femminile (fonte: pagina Facebook ufficiale FederScherma)

SCHERMA IN CARROZZINA, EUROPEI 2018: L’ULTIMA GIORNATA A TERNI

Va in scena al Pala De Santis di Terni l’ultimo capitolo dell’avventura della FederScherma ai Campionati d’Europa di scherma in carrozzina Terni 2018.

Conclusa una spettacolare quinta giornata, condita da due ori, con le squadre di sciabola maschile e fioretto femminiledue argenti individuali, con Nora Consuelo nella spada “C” e Martino Seravalli nel fioretto “C”, categoria che ha incoronato bronzi William Russo e Marco Addesso, l’Italia si ritrova terza nel medagliere.

La prima e la seconda giornata, infatti, avevano regalato agli azzurri i titoli europei di Marco Cima nel fioretto maschile categoria “B” e di Bebe Vio in quello femminile, l’argento di Andreea Mogos nel fioretto femminile “A” e i bronzi di Matteo Betti nel fioretto “A” ed Edoardo Giordan nella sciabola “A”. Inoltre, dopo una terza giornata avara di successi, alla quarta giornata la FederScherma aveva conquistato due bronzinel fioretto femminile “C” con Nora Consuelo e nella spada maschile “C” con Martino Seravalli.

L’Italia scende in pedana, all’ultima giornata, nella spada maschile e nella sciabola femminile a squadre, per insidiare il secondo posto ucraino nel medagliere. Oltre che per, ovviamente, togliersi ulteriori soddisfazioni, in un’evento, finora molto, speciale.

Andreea Mogos, in pedana nella semifinale contro la Georgia (fonte: pagina Facebook ufficiale FederScherma)

SCIABOLA FEMMINILE A SQUADRE: AZZURRE D’ARGENTO

Come aveva concluso la scorsa giornata, l’Italia ricomincia all’ultima a Terni 2018: con una medaglia. Andreea Mogos, Loredana Trigilia, Rossana Pasquino e Marta Nocent, il quartetto azzurro della sciabola femminile, sono medaglia d’argento.

L’Italia ha debuttato al tabellone principale della competizione in semifinale, contro la Georgia, vincendo 45-37. In finale, le azzurre hanno incrociato le sciabole con la delegazione ucraina, rea, nel turno precedente, d’aver battuto l’Ungheria.

Le azzurre, contro l’Ucraina, non sono partite bene. Marta Nocent, infatti, al primo assalto della finale, ha subito un netto parziale di 5-0. Eppure, prima con Andreea Mogos, poi con Loredana Trigilia, le sciabolatrici italiane sono riuscite prima a pareggiare, poi a passare in vantaggio: 15-13. Rossana Pasquino scende dunque in pedana, sostituendo Nocent per decisione della panchina: le ucraine, tuttavia, si rifanno avanti, 20-18. Allungando con Breus, numero uno al mondo, e Doloh. Sul 35-23, Rosanna Pasquino è chiamata ad un semi-miracolo, ma Nataliia Morkvych allunga, fino al 40-25, mettendo una seria ipoteca sul primo gradino del podio. Nulla può Andreea Mogos, contro la Breus: il 45-28 il risultato finale. L’Italia è seconda, come a Roma 2017: d’argento è la quattordicesima medaglia italiana.

La gioia del quartetto azzurro, sicuro d’una medaglia in virtà della finale (fonte: pagina Facebook ufficiale FederScherma)

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Niki Figus
Giornalista pubblicista. Naufrago del mare che sta tra il dire e il fare. Un libro, punk-rock, wrestling, carta e penna.

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