Scherma, Europei 2018. Continuano i trionfi degli azzurri agli Europei di scherma di Novi Sad 2018. Giunti a metà evento, atleti ed atlete FederScherma sono pronti a fronteggiare i propri rivali internazionali nella competizione a squadre.

Il quartetto d’argento: l’Italia è medaglia d’argento nel fioretto maschile a squadre (fonte: pagina Facebook ufficiale FIE)

LA QUARTA GIORNATA AGLI EUROPEI DI SCHERMA: A METÁ NOVI SAD 2018

Gli Europei di scherma 2018, in corso a Novi Sad, sono entrati oggi, alla quarta giornata, nella propria seconda parte. Dopo le gare individuali, che hanno visto protagonisti gli azzurri, infatti, è il momento della competizione a squadre.

Dopo la doppietta nel fioretto maschile all’esordio e l’uno-due Errigo-Volpi alla seconda giornata, la FederScherma scende in pedana alla quarta giornata, dopo lo “zero” alla cassella “medaglie” di ieri, per conquistare un metallo iridato nella sciabola femminile e nel fioretto maschile a squadre.

L’ARGENTO DEL FIORETTO MASCHILE ITALIANO

Daniele Garozzo e Giorgio Avola, già rispettivamente medaglia d’argento e di bronzo individuale, insieme ai propri compagni di quartetto, Andrea Cassarà ed Alessio Foconi, sono medaglia d’argento nel fioretto maschile a squadre.

L’Italia ha conquistato il secondo gradino del podio grazie ad un percorso netto verso la finale, iniziato con la vittoria all’esordio contro la Gran Bretagna, 45-27 ai quarti di finale, e continuato con il successo, in semifinale, contro la Polonia, battuta 45-30.

In finale gli azzurri si sono confrontati contro la Russia del campione europeo Aleksej Borisovič Čeremisinov. Il match, ancorchè molto equilibrato, è stato sin dall’inizio, grazie al lavoro di Garozzo, orientato in favore gli azzurri. Capaci, questi ultimi, di aumentare il proprio vantaggio, prima con Foconi e poi con Avola. Per nulla arrendevole, tuttavia, la Russia, che a metà partita, grazie al parziale di Arslanov contro Garozzo, si porta ad una lunghezza di svantaggio, sul 25-24 in favore italiana. Allunga, poi, per gli azzurri, Alessio Foconi, ma l’Italia non riesce a consolidare il proprio vantaggio e, sempre con Foconi, al penultimo round, complici anche alcune chiamate arbitrali che infastidiscono gli italiani, la Russia passa in vantaggio, 40-35. Chiamato al miracolo Daniele Garozzo, contro il campione europeo, dà fondo a tutte le proprie energie, ma non basta: la Russia vince 45-38, l’Italia è costretta al secondo gradino del podio.

L’intensità della finale: uno scatto durante Italia-Russia, valevole per l’assegnazione del titolo iridato (fonte: pagina Facebook ufficiale FIE)

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Niki Figus
Giornalista pubblicista. Naufrago del mare che sta tra il dire e il fare. Un libro, punk-rock, wrestling, carta e penna.

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