Sciabola maschile, Coppa del Mondo 2019. Si conclude la tappa di Budapest, al quinta del circuito. Italia reduce dalla doppietta casalinga del Trofeo “Luxardo”.

Gli azzurri della sciabola FederScherma sul podio della gara a squadre di Budapest (credits: FederScherma)

Sciabola maschile, Coppa del Mondo 2019: Budapest, la quinta tappa

La sciabola azzurra torna in pedana a Budapest, per la quinta tappa del circuito del circuito della Coppa del Mondo.

La FederScherma giunge all’evento con il “vento in poppa”, reduce dalla fantastica doppietta del Trofeo “Luxardo” a firma Luca Curatoli e Aldo Montano, sui podi più alti nella gara individuale della Kioene Arena di Padova.

Luca Curatoli ed Aldo Montano sul podio del Trofeo “Luxardo” (credits: FederScherma)

Cinque azzurri fermi ai sedicesimi nell’individuale

Cinque azzurri ad un passo dal podio nella gara individuale di Budapest. Manca, però, il sussulto finale.

Gli sciabolatori italiani, infatti, si sono fermati alle porte quarti di finale, a qualche stoccata da un possibile “certezze podio”. Out agli ottavi: Enrico Berrè, sconfitto 15-7 dal tedesco Max Hartung, poi vincitore della gara; Riccardo Nuccio, superato sul 15-8 dal sudcoreano Oh Sanguk, secondo classificato; Luca Curatoli, battuto sul 15-12 rumeno Tiberiu Dolniceanu, poi terzo con l’iraniano Abedini; Luigi Samele, fermato 15-12 dal russo Kamil Ibragimov; e Giovanni Repetti, eliminato all’ultima stoccata dall’altro russo, Ilya Motorin, 15-14.

Fermo ai trentaduesimi, invece, Aldo Montano, costretto al ritiro durante l’assalto contro l’ungherese Aron Szilagyi, complice un riacutizzarsi dell’infortunio occorsogli sulle pedane padovane, nell’ultima tappa di Coppa. Nel medesimo turno: Dario Cavaliere, 15-11 contro Hartung, ed Alberto Pellegrini, 15-11 in un derby contro Nuccio.

Stop ai sessantaquattresimi per Francesco D’Armiento, 15-10 per mano del russo Danilenko. Oltre che per Leonardo Dreossi e Stefano Scepi, eliminati dai compagni di Nazionale, rispettivamente, 15-13 da Luca Curatoli e 15-6 da Aldo Montano.

Costretto all’eliminazione venerdì, nella giornata dedicata alle qualificazioni, infine, Francesco Bonsanto, beffato dall’ultima stoccata, quella del 15-14, dell’ungherese Pal Nagy.

Il giovane Luca Curatoli in pedana a Budapest (credits: FederScherma)

Azzurri terzi nella gara a squadre

Dopo il terzo posto ottenuto due settimane fa a Padova, l’Italia ritorna sul gradino più basso del podio, con lo stessa formazione “padovana”: Gigi Samele, Luca Curatoli, Enrico Berrè e Dario Cavaliere; quest’ultimo, come alla Kioene Arena, in sostituzione dell’infortunato Aldo Montano.

Nel primo match di giornata, gli azzurri hanno superato l’Egitto, 45-37, imponendosi quindi, nettamente, contro la corazzata statunitense, 44-37. In semifinale, tuttavia, gli azzurri sono stati costretti a cedere il passo all’ancor più temibile, complice il tifo casalingo, Ungheria, 45-43.

Nella finalina valevole per il terzo gradino del podio, l’Italia ha poi agevolmente sconfitto la Germania, 45-29, andando a completare un podio al cui vertice s’è classificata la Corea del Sud.

Il quartetto azzurro della sciabola maschile (credits: FederScherma)

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Niki Figus
Giornalista pubblicista. Naufrago del mare che sta tra il dire e il fare. Un libro, punk-rock, wrestling, carta e penna.

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