Scherma, Europei 2018. Si sono conclusi gli Europei di scherma di Novi Sad 2018. All’ultima giornata la FederScherma può festeggiare l’ennesimo podio europeo: l’Italia è medaglia d’argento nella sciabola maschile a squadre.

Il quartetto azzurro impegnato, con medaglia, sulle pedane europee di Novi Sad 2018 (fonte: pagina Facebook ufficiale FIE)

LA SESTA GIORNATA AGLI EUROPEI DI SCHERMA: L’ULTIMA A NOVI SAD 2018

Si sono conclusi oggi, giovedì 21 giugno, gli Europei i scherma di Novi Sad 2018, dopo sei giornate di competizioni, tre dedicate alle specialità individuali ed altrettante a quelle a squadra.

Cala, dunque, il sipario su una competizione continentale sicuramente positiva per gli azzurri, ma che ha, probabilmente, regalato alla FederScherma meno soddisfazioni di quanto si sarebbe potuto aspettare dopo una buona stagione di Coppa del Mondo, dall’inizio alla fine.

L’Italia della scherma può comunque festeggiare l’ottima doppietta nel fioretto maschile all’esordiol’uno-due Errigo-Volpi della seconda giornata e l’argento del fioretto maschile della quarta giornata, giunto dopo lo “zero” alla cassella “medaglie” della terza giornata. Oltre, ovviamente, alla medaglia d’oro del fioretto femminile e al bronzo degli azzurri della spada di ieri.

L’OTTAVA MEDAGLIA AZZURRA AGLI EUROPEI DI NOVI SAD 2018: LA SCIABOLA MASCHILE ITALIANA È MEDAGLIA D’ARGENTO

L’ultima giornata porta in dote agli azzurri l’ottava medaglia: la FederScherma è medaglia d’argento nella sciabola maschile a squadre, l’ultima competizione di Novi Sad 2018.

Il quartetto azzurro, formato da Luca Curatoli, Luigi Samele, Enrico Berrè ed Aldo Montano, dopo il debutto con vittoria ai quarti, 45-41 contro la Georgia, ha affrontato, in una semifinale molto emozionante, per la sicurezza d’una medaglia, la Germania.

Inizialmente in difficoltà, con i tedeschi in grado di prendere in un primo momento il largo, gli azzurri sono riusciti a reagire. In particolar modo con Enrico Berrè, capace, nell’ottavo round, di infliggere un parziale di 12-4 al due volte campione europeo Max Hartung. La FederScherma, passata dal 28-35 al 40-39, ha poi chiuso la gara, non senza sussulti, con Luca Curatoli. Il napoletano, passato in vantaggio sino al 43-41, ha infatti subito il ritorno del tedeso Matyas Szabo, capace di pareggiare sul 44-44. Lo sciabolatore italiano, tuttavia, è stato in grado di assestare la stoccata vincente, valevole per la sicurezza d’una medaglia.

In finale, ad attendere l’Italia, la temibile Ungheria. Anch’essa in grado, nelle prime battute della sfida, di prendere un buon vantaggio. Gli azzurri tentano la rimonta, in particolare nel quarto parziale con Enrico Berrè, ma Szilagyi, impegnato nel quinto round contro Luigi Samele, infligge all’azzurro un 5-0 che porta l’Ungheria a +10. Gli ungheresi tentano la fuga, ma Samele, nel settimo parziale, non ci sta e contro Gemesi impatta con un importante 11-5, valevole per il 29-35 in favore avversaria. L’Italia torna in gara, ma solo momentaneamente: Szatmari traghetta infatti i propri compagni all’ultimo round sul 40-33, lasciando le poche speranze d’orate azzurre alla sciabola di Luca Curatoli. Quest’ultimo, tuttavia, dato lo svantaggio, nulla può conto Szilagyi, che lo stocca sul definitivo 45-33.

L’Italia chiude seconda, dietro l’Ungheria, in un podio completato dalla Germania.

Gli azzurri della sciabola festeggiano la vittoria contro la Germania in semifinale, valevole per la sicurezza d’una medaglia (fonte: pagina Facebook ufficiale FIE)

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Niki Figus
Giornalista pubblicista. Naufrago del mare che sta tra il dire e il fare. Un libro, punk-rock, wrestling, carta e penna.

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