Spada maschile, Coppa del Mondo 2020. Gli azzurri, al ritorno in pedana ad Heidenheim, Germania, dopo la pausa invernale, chiudono due volte ai piedi del podio, nella gara individuale e in quella a squadre. 

Enrico Garozzo esulta sulle pedane di Heidenheim, prima tappa del nuovo (credits: Bizzi Team/FederScherma)

Scherma, Coppa del Mondo 2020: il ritorno in pedana degli azzurri

È ricominciata giovedì scorso la Coppa del Mondo 2020 di scherma

Cinque gli appuntamenti, in giro per il mondo, del massimo circuito internazionale FIE, al ritorno alla competizione dopo la pausa invernale: spada maschile ad Heidenheim, fioretto femminile a Katovice e fioretto maschile a Parigi, spadiste impegnate a L’Avana, mentre a Montreal si sta svolgendo il Grand Prix della sciabola.

Il primo evento a concludersi è stato quello che ha visto impegnati gli spadisti in Germania, tappa che si è svolta, con calendario inedito, da giovedì 9 gennaio a oggi, sabato 11.

Spada maschile, gara individuale: Garozzo si ferma ai quarti, vittoria per Siklosi

Inizia ottimamente, dopo un periodo un po’ opaco, il nuovo anno di competizione per Enrico Garozzo, che chiude ai piedi del podio la gara individuale della tappa di Heidenheim, conclusasi ieri.

Lo spadista azzurro, giunto al tabellone principale dopo un giovedì di qualificazione impeccabile, ha dapprima sconfitto 15-7 l’olandese Tristan Tulen, all’esordio venerdì, imponendosi dunque sul giapponese Koki Kano, 15-11, e sullo statunitense Curtis McDowald, 15-12 agli ottavi. Nella gara decisiva per il podio, tuttavia, lo spadista italiano è stato costretto alla resa, sul 15-13, dal polacco Radoslaw Zawrotniak, vera e propria “bestia nera” della compagine FederScherma impegnata sulle pedane tedesche. Zawrotniak, infatti, s’era reso protagonista ai sedicesimi dell’eliminazione di Andrea Santarelli, per 15-12, e agli ottavi, sul 15-9, di Federico Vismara

Out alle porte dei quarti anche Giacomo Paolini, eliminato, anch’egli sul 15-9, dall’ucraino Igor Reizlin; stop ai sedicesimi, invece, anche per Gabriele Cimini, 15-8 per. Mano dell giapponese Masaru Yamada.

Sette, infine, gli azzurri usciti di scena nel giovedì dedicato alle qualificazioni. Lorenzo Buzzi e Andrea Russo sono usciti alla fase a gironi, mentre Marco Fichera, Daniel De Mola, Davide Di Veroli, Matteo Tagliariol e Valerio Cuomo (questi ultimi beffati all’ultima stoccata) nel primo assalto a eliminazione diretta.

A conquistare il successo è stato l’ungherese Siklosi, impostosi all’ultima stoccata, 15-14 in una finale al cardiopalma, sul giapponese Park Sangyoung. A completare il podio, con Zawrotniak, il russo Bida.

Davide Di Veroli e Andrea Santarelli al cambio durante la gara a squadre (credits: Bizzi Team/FederScherma)

Spada maschile, gara a squadre: l’Italia chiude al quarto posto conquistando punti importanti 

Un rammarico per il podio sfiorato, ma anche grande soddisfazione per la conquista di punti fondamentali lungo il cammino verso i Giochi Olimpici di Tokyo2020. Questo il bilancio azzurro della gara a squadre di Heidenheim, dove l’Italia ha chiuso al quarto posto

In pedana con un inedito quartetto, formato da Enrico Garozzo, Andrea Santarelli, Davide Di Veroli e Gabriele Cimini, tornato in squadra a causa di un infortunio occorso a Marco Fichera, che ne ha condizionato la gara individuale, l’Italia s’è ben comportata. Iniziando il proprio percorso con un netto 41-34 contro il Sud Africa, proseguendo con un 35-29 contro l’Egitto e un 45-33 ai quarti ai danni del Kazakhistan. In semifinale, tuttavia, la squadra azzurra ha subito un’importante sconfitta per mano della Francia, volata in finale grazie ad un netto 45-24. In seguito, nella “finalina” valevole per il gradino più basso del podio, gli azzurri non sono riusciti a superare il quartetto elvetico, che ha conquistato il gradino già basso del podio grazie ad un 45-36. Un risultato che però non cancella la buona prestazione dell’ItalSpada ad Heidenheim, non valevole il podio, ma certamente punti importanti nell’ambito della qualificazione olimpica. Alla cui conclusione mancano ormai solamente le tappe di Vancouver (ad inizio febbraio) e Buenos Aires (verso fine marzo).

A conquistare il successo è stata propria la Francia, autrice d’un 45-43 in finale contro l’Ungheria.

Davide Di Veroli, Gabriele Cimini, Enrico Garozzo e Andrea Santelli: il quartetto dell’Italia. Sullo sfondo Marco Fichera, out per infortunio (credits: Bizzi Team/FederScherma)

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Niki Figus
Giornalista pubblicista. Naufrago del mare che sta tra il dire e il fare. Un libro, punk-rock, wrestling, carta e penna.

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