Spada maschile, Coppa del Mondo 2020. Si è conclusa la tappa di Vancouver: l’Italia conquista un secondo posto nella gara a squadre che vale il pass per le Olimpiadi di Tokyo 2020. Nell’individuale, il migliore tra gli azzurri è Gabriele Cimini, che ha chiuso ai piedi del podio.

Il quartetto azzurro in posa con la medaglia conquistata nella gara a squadre di Vancouver (credits: Augusto Bizzi Team – FederScherma)

Spada maschile, Coppa del Mondo 2020: la tappa di Vancouver 

Si è conclusa nella notte italiana la tappa di Vancouver della Coppa del Mondo 2020 di spada maschile.

Sulle pedane canadesi, l’Italia ha conquistato un fondamentale secondo posto nella gara a squadre, che consente agli azzurri la matematica qualificazione ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020.

Il quartetto azzurro impegnato nella gara a squadre con lo staff italiano: parte della delegazione azzurra impegnata in Canada (credits: Augusto Bizzi Team – FederScherma)

Spada maschile, individuale: Gabriele Cimini, il migliore tra gli azzurri, chiude ai piedi del podio

Erano stati i quarti di finale a beffare, sabato, ultima giornata della gara individuale dell’appuntamento nella British Columbia, Gabriele Cimini, il migliore tra gli azzurri nella gara in singolo. Lo spadista toscano, superata la fase preliminare di venerdì, aveva esordito nel turno dei sessantaquattro sconfiggendo il giapponese Koki Kano, 15-7, proseguendo dunque il proprio percorso eliminando il danese Patrick Jorgensen, sul 15-12, e, 15-8 agli ottavi di finale, il francese Jonathan Bonnaire. Nell’assalto valevole il podio, tuttavia, l’azzurro è stato costretto alla resa dall’olimpionico di Londra 2012, il venezuelano Ruben Limardo Gascon, uscito vincente per 15-13. 

Quest’ultimo ha poi chiuso al terzo posto, insieme all’ucraino Nikishin; la vittoria è stata conquistata dall’olandese Verwijlen, impostosi in finale per 15-9 sul russo Bida.

Si era fermato al turno dei ventitré, invece, Enrico Garozzo, che sconfitto l’ungherese Daniel Berta, 15-8, è stato costretto alla resa dallo svizzero Max Heinzer, in un match terminato sul 15-10.

Out al primo assalto di giornata, invece, per l’attuale numero due del ranking internazionale, Andrea Santarelli, beffato sul 15-13 dall’ucraino Anatolii Herey.

Eliminati venerdì, sconfitti nel tabellone di qualificazione, Davide Di Veroli, Federico Marenco, Lorenzo Buzzi, Valerio Cuomo, Federico Vismara, Andrea Vallosio e Vito Capuano. Fermati ai gironi, invece, Giacomo Paolini e Tahar Ben Amara.

Gabriele Cimini in pedana nell’individuale di Vancouver 2020 (credits: Augusto Bizzi Team – FederScherma)

Spada maschile, gara a squadre: un secondo posto che vale le Olimpiadi

L’evento canadese si è concluso nella notte italiana con la gara a squadre. Dove l’Italia di coach Sandro Cuomo è scesa in pedana con il quartetto formato da Andrea Santarelli, Enrico Garozzo, Davide Di Veroli e Gabriele Cimini. Inizialmente, avrebbe dovuto essere della partita anche Marco Fichera, che avrebbe dovuto saltare l’individuale per concentrarsi solo sulla, fondamentale, gara a squadre. Tuttavia, come scritto sui propri social network, l’azzurro, in accordo con la staff medico e tecnico italiano, è stato tenuto a riposo «vista l’alta percentuale di rischio di una ricaduta più grave». Per evitare il riacutizzarsi di un infortunio che aveva precluso all’azzurro la partecipazione al Grand Prix FIE di Doha di fine gennaio.

Orfana di Fichera, tuttavia, l’ItalSpada è riuscita a centrare il primo, imprescindibile obiettivo stagionale: la qualificazione ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Giunta grazie all’ottimo secondo posto conquistato dalla squadra tricolore.

La quale, sconfitta all’esordio la Danimarca, 45-32, ha poi avuto ragione dell’Ucraina, in un match molto equilibrato, finito sul 38-35, e della Francia, 45-39 in semifinale. Una prova fondamentale, che non solo ha garantito all’Italia la certezza del podio, ma anche messo in mostra tutto il talento degli azzurri, capaci di imporsi su un avversario tra i più quotati del circuito. 

In finale, tuttavia, l’Italia non è riuscita ad imporsi sulla temibile Corea del Sud, che ha conquistato il gradino più alto del podio (completato dal Giappone, terzo) imponendosi per 39-24. Ad ogni modo, il secondo posto degli azzurri vale l’aritmetica certezza della partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo, nel venturo mese di luglio.

La squadra azzurra festeggia durante la gara a squadre (credits: Augusto Bizzi Team – FederScherma)

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Niki Figus
Giornalista pubblicista. Naufrago del mare che sta tra il dire e il fare. Un libro, punk-rock, wrestling, carta e penna.

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