La spada maschile ritorna sulle pedane della Coppa del Mondo dopo la pausa: per il primo weekend del 2018 si fa tappa a Heidenheim, Germania. Gli azzurri della FIS, la Federazione Italiana Scherma, orfani di Paolo Pizzo, si presentano all’evento in undici: chi metterà a segno la stoccata valida per il primo successo dell’anno solare?

Gabriele Cimini in posa sul podio della Coppa del Mondo di spada maschile: il suo primo podio in carriera (fonte: pagina Facebook ufficiale della FIE)

SPADA MASCHILE: RITORNA LA COPPA DEL MONDO

Ritorna la Coppa del Mondo di spada maschile: per il primo weekend dell’anno solare 2018, quello di Heidenheim, Germania, sono undici gli azzurri a rappresentare la FIS, la Federazione Italiana Scherma, pronti a confrontarsi con più di trecento spadisti giunti da tutto il mondo.

La delegazione italiana si presenta però orfana di Paolo Pizzo, autentico mattatore lo scorso anno, sia agli Europei di Tbilisi che ai Mondiali di Lipsia, rimasto precauzionalmente a Roma per un leggero infortunio al gomito del braccio armato. L’Italia, tuttavia, giunge in Germania alla ricerca della prima vittoria individuale nel circuito della Coppa del Mondo, dopo la beffa dell’esordio di Berna, il podio di squadra del Trofeo “Carroccio” e i terzi posti di Pizzo ed Andrea Santarelli al Grand Prix di Doha.

SPADA MASCHILE INDIVIDUALE: IL PRIMO PODIO IN CARRIERA DI GABRIELE CIMINI

L’evento di Heidenheim, come da tradizione, è iniziato giovedì, ovvero un giorno prima rispetto al format canonico. Nella giornata successiva, dunque, sono stati assegnati i primi tre gradini della competizione individuale. Podio sul quale è salito Gabriele Cimini: terzo, alla prima soddisfazione nel circuito della Coppa del Mondo. Lo spadista pisano, classe 1994, è salito per la prima volta sul podio mondiale, dopo una giornata da incorniciare, che lo ha visto arrendersi soltanto in semifinale, al cospetto dell’ucraino Bogdan Nikishin, argento a Tbilisi 2017, che ha sconfitto l’azzurro 15-8.

Dopo i successi dell’under-20, dunque, l’exploit dello spadista non s’è fatto attendere. Superati giovedì sia la fase a gironi che il tabellone preliminare, Cimini ha debuttato nel tabellone principale, sconfiggendo 15-7 lo statunitense Jacob Hoyle. In seguito, non pago, ha eliminato l’ucraino Maksym Khvorost, continuando la propria serie positiva contro l’ungherese Zsombor Banyai, vittoria 15-9, aggiudicandosi la certezza d’un podio contro sudcoreano, quindicesimo nel ranking mondiale FIE, Youngjun Kweon. Il resto: storia. Gabriele Cimini, che affianco all’attività agonistica coltiva la passione per i giochi di magia con le carte, realizza dunque, anche nella spada, la sua prima “magia internazionale”.

Si ferma ai quarti di finale, invece, il numero cinque del ranking Marco Fichera, sconfitto 3-1 da Nikishin (sconfitto in finale, 15-13 dal giapponese Minobe; completa il podio, con loro e Cimini, il russo Anokhin).

Escono ai trentaduesimi, poi, Enrico Garozzo, Andrea Santarelli ed Edoardo Munzone. Sconfitti, i primi, all’ultima stoccata, 15-14, rispettivamente, dal kazako Alexanin e dal giapponese Sakamoto; mentre Munzone ha dovuto inchinarsi, 10-5 al “solito” Nikishin.

Fermato al primo assalto del venerdì invece, Andrea Vallosio, sconfitto 15-6 dal russo Fardzninov. Out giovedì, infine, Lorenzo Buzzi, Federico Vismara e Matteo Tagliariol, eliminati al turno preliminare, oltre a Lorenzo Bruttini e Giacomo Paolini, sconfitti ai gironi.

Marco Fichera in pedana, nel primo weekend della Coppa del Mondo di spada maschile del 2018 (fonte: pagina Facebook ufficiale della FIE)

SPADA MASCHILE A SQUADRE: ITALIA SOLO SESTA

Sabato, infine, è giunto il momento della competizione a squadre. A rappresentare l’Italia della spada, coach Sandro Cuomo sceglie: Marco Fichera, Enrico Garozzo ed Andrea Santarelli; riserva: Lorenzo Buzzi.

Dopo un debutto agevole contro l’Olanda, sconfitta 38-27, ed un secondo turno vinto 43-33 contro Israele, per Cuomo iniziano i problemi: l’infortunio di Marco Fichera, infatti, impedirà allo spadista di scendere nuovamente in pedana. L’Italia, senza Pizzo e senza Fichera, affronta quindi il turno successivo con Lorenzo Buzzi titolare: ma ai quarti di finale è la Svizzera a prevalere, 45-30.

Gli elvetici volano in semifinale, gli azzurri al tabellone dei piazzamenti. Qui: una vittoria e una sconfitta. Il successo 30-25 contro il Giappone e la sconfitta 45-20 contro la Repubblica Ceca valgono all’Italia il sesto posto nella classifica finale.

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Niki Figus
Giornalista pubblicista. Naufrago del mare che sta tra il dire e il fare. Un libro, punk-rock, wrestling, carta e penna.

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