Domani, con lo slalom gigante di Sölden, scatterà l’edizione 2019-20 della Coppa del mondo di sci alpino: ecco le speranze degli azzurri, e il punto sulla prossima stagione, che non vedrà al via tanti protagonisti dell’ultimo periodo.

COPPA DEL MONDO DI SCI: LA NUOVA ERA, SENZA HIRSCHER E VONN

Sölden, 26 ottobre 2019. Il giorno in cui scatterà la nuova era dello sci alpino. Per una volta, parlare di “nuova era” non rappresenta affatto un’iperbole, perchè al termine della Coppa del Mondo 2018-19 sono fioccati i ritiri: Lindsey Vonn e Frida Hansdotter sono state le prime a dire “basta”, seguite poi dai colleghi al maschile: Aksel Lund Svindal, Felix Neureuther e Thomas Fanara, ma soprattutto Marcel Hirscher, che ha annunciato una decisione ampiamente nell’aria un mese fa nella sua Salisburgo. Ritiri che hanno rappresentato un autentico “cataclisma” nel micro-mondo dello sci alpino, perchè non avevano mai lasciato così tanti campioni tutti in sequenza: nel 1980 dissero addio Gustav Thöni e Annemarie Moser-Pröll, nel 2009 salutarono Hermann Maier e Renate Goetschl, nel 2015 toccò a Bode Miller e Benjamin Raich, ma stavolta con cinque top che hanno detto addio, è davvero finita un’era. Chi raccoglierà l’eredità di Marcel Hirscher? Verrebbe facile dire Henrik Kristoffersen, ma il norvegese è stato sin qui capace di enormi trionfi e qualche “scivolone” di troppo: resta il nostro favorito, ma dovrà fare attenzione ad Alexis Pinturault, diventato sempre più polivalente.

Verosimilmente saranno loro a giocarsi la Coppa del Mondo di sci e la supremazia nel gigante orfano di Hirscher: per quel che riguarda lo slalom, invece, ai nomi già citati aggiungiamo quello di Clement Noel e Ramon Zenhaeusern, ma fioccano i giovani talenti, tra i quali speriamo possa imporsi anche il nostro Vinatzer. Al femminile, invece, Mikaela Shiffrin aveva già ampiamente “raccolto” l’eredità di Lindsey Vonn a suon di vittorie e domini in ogni specialità: la statunitense, in arte MikaMania, ha viaggiato al ritmo di 12-14 vittorie stagionali e a soli 24 anni è già quinta nella classifica delle vittorie all-time con 60 successi. Con una stagione “alla Shiffrin” può tranquillamente scalare posizioni e andare al terzo posto, entro tre anni verosimilmente batterà il record di Stenmark, leader incontrastato con 86 vittorie davanti a Vonn (82), Hirscher (67), Moser Pröll (62) e Shiffrin (60). 

COPPA DEL MONDO DI SCI: QUALI SONO LE SPERANZE DELL’ITALIA?

L’Italia, come sempre, si giocherà le sue carte in un panorama sciistico ricco di talenti e campioni. Al maschile puntiamo tutto su Dominik Paris, autore l’anno scorso di una stagione fantastica: se si ripeterà, confermandosi il leader del settore in discesa e Super-G, potrà anche sognare un podio nella generale di CdM. Oltre a Paris, occhi puntati ovviamente su Innerhofer, che vorrà riscattare la scorsa stagione, e su un Peter Fill che sembra aver superato i problemi fisici: ci si aspetta lo scatto decisivo da Emanuele Buzzi nella velocità, e da Alex Vinatzer nelle discipline tecniche. Discipline tecniche che ci vedono come di consueto indietro in gigante, dove il maggior talento è De Aliprandini e Moelgg non può più tirare la carretta (verosimilmente vivrà l’ultima annata), e “speranzosi” in slalom: Vinatzer è chiamato a dimostrare di essere cresciuto e puntare stabilmente alla top-10, Gross deve tornare grande e l’Italia intera può puntare a piazzare molti atleti nella top-30.

Al femminile, a meno di clamorosi cataclismi, la vittoria nella CdM generale è fuori discussione (Shiffrin è troppo forte), ma Sofia Goggia può fare grandi cose: la bergamasca deve tornare a macinare vittorie in discesa e Super-G, e guiderà una squadra che ha in Nicol Delago il secondo grande talento delle discipline veloci. La leader delle discipline tecniche (che hanno in Lara Della Mea il grande talento), che punta quantomeno alla top-5 generale con la sua polivalenza, invece è sempre Federica Brignone: la valdostana ha vissuto una preparazione senza intoppi, a differenza del 2018-19, e potrà dunque partire subito bene. Tutti gli occhi domani a Sölden, nel primo slalom gigante femminile, saranno puntati su lei e Marta Bassino, che possono provare a vincere subito: si giocheranno il successo con Shiffrin (favorita), Vlhova, Rebensburg e Worley, ma anche con la giovanissima neozelandese Alice Robinson (2001), seconda nelle finali svese di Coppa del Mondo al suo debutto assoluto tra i grandi. Saranno in gara anche Sofia Goggia, che avrà un pettorale alto per le tante assenze in gigante (tra infortunio e scelte) del 2018-19, Irene Curtoni, Francesca Marsaglia, Roberta Melesi, Roberta Midali e Karoline Pichler. Al maschile, invece, la lotta a Sölden sarà tra Kristoffersen e Pinturault, con Luitz e Kranjec possibili outsider: l’Italia può puntare alla top-10 con De Aliprandini, Moelgg e Tonetti, mentre ci si aspettano buone cose da un Maurberger che deve completare la sua maturazione e Zingerle difficilmente farà risultato. Sarà in gara in questo primo gigante anche Dominik Paris, che vuole “affinare” il motore e testare la propria condizione, visto che le sue gare saranno tra più di un mese. Dopo Sölden, infatti, pausa di un mese per ripartire con lo slalom di Levi (23-24 novembre), e prime gare veloci per gli uomini a Lake Louise e per le ragazze a Killington (30 novembre/1° dicembre). 

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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