Giornata da sogno per l’Italia nella Coppa del Mondo di sci: Elena Curtoni vince la discesa di Bansko, precedendo Bassino e Brignone in una supersonica tripletta. A Kitzbuhel, Fill annuncia il ritiro dopo Garmisch.

Coppa del Mondo di sci
L’esultanza delle azzurre dopo la tripletta di Bansko (foto FISI)

COPPA DEL MONDO DI SCI: ITALIA, TRIPLETTA DA SOGNO A BANSKO

L’Italia l’ha fatto ancora. Per la terza volta negli ultimi tre anni le azzurre centrano una straordinaria tripletta: Bansko, che ieri ci aveva visto piazzare Federica Brignone al 2° posto e il duo Curtoni-Bassino in 4a e 5a posizione, stavolta ci vede monopolizzare il podio. Nella seconda discesa sulla pista dedicata a Marc Girardelli, la vittoria va a Elena Curtoni, che precede Marta Bassino e Federica Brignone nella quarta tripletta azzurra al femminile. Una serie di triplette inaugurata dal gigante di Narvik del 1996, con Compagnoni davanti a Panzanini e Kostner: poi erano arrivati il tris di Aspen nel 2017 (Brignone/Goggia/Bassino in gigante) e quello di Bad Kleinkirchheim nel 2018 (Goggia/Brignone/N. Fanchini in discesa). In tutto sono nove le triplette italiane in Coppa del Mondo: quattro al femminile e cinque al maschile, a cui si aggiunge lo storico pokerissimo nel gigante di CdM di Berchtesgaden (7 gennaio 1974), con Gros davanti ai connazionali Thoeni, Stricker, Schmalzl e Pietragiovanna. Ma torniamo alla gara: Elena Curtoni conquista la prima vittoria in carriera (dopo tre podi) col tempo di 1.29.31 dopo una gara perfetta, precedendo di 10/100 Marta Bassino (primo podio in discesa) e di 14/100 Federica Brignone per la tripletta azzurra. Curiosità: in tutte le triplette c’è sempre stata Federica, la nostra atleta più costante e polivalente. Dopo il tris italiano, Mikaela Shiffrin, che chiude quarta a 35/100 dalla vincitrice: quinta Breezy Johnson davanti a Weidle, Reisinger, Ortlieb, Suter e Gut. A punti per l’Italia anche Laura Pirovano, che chiude 14a a 1”92 e Francesca Marsaglia che è 18a a 2”08. 40° posto per Nicol Delago, mentre è 48a Gasslitter: out Nadia Delago. Nella generale di CdM guida sempre Shiffrin con 1125pti, davanti a Brignone (855) e Vlhova (790), con Bassino quarta a quota 540. Il weekend si chiuderà domani con un Super-G, che può regalarci altre soddisfazioni.

COPPA DEL MONDO DI SCI: SULLA STREIF VINCE MAYER, FILL ANNUNCIA IL RITIRO

La discesa di Kitzbuhel, orfana di quel Dominik Paris che ha spesso vissuto bei momenti sulla Streif, torna a parlare austriaco dopo sei anni: velocità e perfezione per Matthias Mayer, che riporta il suo paese alla vittoria su una delle piste iconiche del circuito della Coppa del Mondo. Il campione olimpico chiude in 1.55.59, precedendo di 22/100 Kriechmayr e Feuz, secondi ex-aequo, e centrando l’ottava vittoria in CdM: quarto Clarey davanti a Muzaton, Jansrud, Baumann, Bennett, Kilde e Janka. Matteo Marsaglia, 12° a 99/100, è il miglior azzurro: a punti anche Mattia Casse che chiude 14° a 1”06, mentre sono fuori dai trenta Buzzi (31°) e Cazzaniga (34°). Non ha concluso la gara Peter Fill, che al termine della prova ha annunciato il suo ritiro. La carriera dell’altoatesino si concluderà sabato prossimo dopo la discesa di Garmisch: Peter Fill lascerà a 37 anni con un palmares formato da tre vittorie e 22 podi in CdM, due vittorie nella Coppa di discesa (2016 e 2017), una nella Coppa di combinata (2018) e due medaglie mondiali, con l’argento in Super-G in Val d’Isere nel 2009 e il bronzo in super-combinata a Garmisch nel 2011. Fill, che è stato un maestro di costanza e velocità, spiega così il ritiro: “Il mio corpo ha detto stop, non riesco più ad andare veloce. Non ho mai smesso di combattere e ho cercato sempre di dare l’esempio ai miei giovani compagni di squadra, lottando fino alla fine. Sognavo le finali di CdM di Cortina e i Mondiali del 2021, ma il mio corpo dice basta: non riuscirei a qualificarmi”. 

Nella generale di CdM, cambia la guardia: guida Kilde con 700pti, +8 su Mayer e +9 su Kristoffersen, con Pinturault fermo a quota 642. Feuz resta leader nella Coppa di discesa, e domani il weekend si concluderà con uno slalom, che dovrebbe restituire la leadership a Kristoffersen. 

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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