Per il secondo anno consecutivo, la sciatrice bergamasca conquista il titolo di atleta dell’anno FISI: il giusto premio per una stagione fantastica, che l’ha vista centrare l’oro olimpico a PyeongChang 2018. 

Sofia Goggia

Sofia Goggia col presidente Flavio Roda (fonte: FISI)

SCI ALPINO: SOFIA GOGGIA È L’ATLETA DELL’ANNO FISI 2018

Atleta dell’anno per il secondo anno consecutivo, e come poteva essere altrimenti? Sofia Goggia aveva già conquistato l’ambito premio di ”Atleta dell’anno FISI” nel 2017, e ha confermato il titolo nel 2018 e dopo una stagione davvero fantastica: il premio, massima onoreficenza garantita dalla Federazione Italiana Sport Invernali, veniva assegnato dai tifosi e appassionati che hanno inviato i propri voti all’indirizzo e-mail atleta@fisi.org, e la velocista bergamasca se l’è visto attribuire con un autentico plebiscito.

D’altronde, era difficile prevedere un esito differente, visto che Sofia Goggia ha disputato una stagione fantastica, nella quale la sicurezza nei propri mezzi è andata ulteriormente crescendo ed è arrivato il risultato che ogni atleta sogna quando intraprende una carriera sportiva. L’oro nella discesa libera olimpica di PyeongChang 2018 è stato un risultato storico, ed è andato ad aggiungersi a tre vittorie in Coppa del Mondo (discese di Cortina e Bad Kleinkirchheim, con podio tutto italiano, e Super-G nelle finali di Åre) e nove podi complessivi: Sofia ha incantato in Corea, su una pista che l’aveva già vista vincere nella stagione precedente, e tra l’altro ha chiuso al 4° posto nella classifica generale della Coppa del Mondo. A tutto questo, aggiungiamo anche la vittoria nella Coppa di discesa davanti a Lindsey Vonn, l’idolo della Goggia, l’idolo che lei stessa ha battuto più volte nel 2018 in quello che è sembrato un passaggio di consegne.

Insomma, un’annata da incorniciare, che viene giustamente premiata dai tifosi e dalla FISI stessa: il bis fa entrare la Goggia nell’elite di chi ha vinto il premio ”Atleta dell’anno FISI” in più occasioni, che comprende Maurilio De Zolt, Alberto Tomba, Kristian Ghedina, Deborah Compagnoni, Gabriella Paruzzi, Christof Innerhofer (due volte), Manuela Di Centa (tre volte) e Stefania Belmondo (unica ad aver fatto poker, e unica ad aver vinto tre titoli consecutivi dal 1991 al 1993). Il premio inoltre arriva nel momento più difficile per Sofia, che dovrà fermarsi fino all’inizio del 2019 per un brutto infortunio riportato nel ritiro pre-stagionale, ed è un riconoscimento graditissimo, come spiega la stessa bergamasca: ”Ricevere questo riconoscimento per il secondo anno di fila mi rende davvero orgogliosa. Purtroppo quest’anno devo partire col freno a mano tirato, ma nel corso della mia carriera sono uscita da situazioni più gravi e infortuni peggiori. Dovrò avere pazienza, rispettando i tempi di recupero e giocandomi poi le mie carte durante quello che sarà l’obiettivo stagionale: punto con forza ai Mondiali di Åre”.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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