Dopo più di un mese, la FIS ha preso la sua decisione riguardo al controverso ossigeno-gate che riguardava la Germania: squalificato Stefan Luitz. La vittoria va a Hirscher, ma il tedesco farà ricorso

SCI ALPINO, OSSIGENO-GATE: LA FIS SQUALIFICA STEFAN LUITZ

Dopo più di un mese di riflessioni, rinvii e ritardi, è arrivata la decisione della FIS riguardo all’ossigeno-gate che coinvolgeva il tedesco Stefan Luitz. Prima di svelarvela, ripercorriamo brevemente il caso: Stefan Luitz aveva vinto lo slalom gigante di Beaver Creek, battendo Marcel Hirscher e conquistando il successo dopo un brutto infortunio che l’aveva tagliato fuori dai giochi nel momento migliore della sua carriera. Qualche giorno dopo, però, la sua vittoria era stata messa ”under investigation” per un motivo singolare: Luitz era stato sorpreso a inalare ossigeno da una bombola portata appositamente dai coach tedeschi, in una pratica ripetuta dall’intera squadra tedesca. Con l’ossigeno si vive e si respira, ma troppo ossigeno  garantisce una maggior fluidità del sangue e un recupero in tempi minori: in poche parole, e soprattutto ai 3mila metri di quota di Beaver Creek, dà un vantaggio in termini prestazionali.

La sciocchezza della squadra tedesca poteva costare cara a Luitz, ed è puntualmente costata cara. A più di un mese dalla gara, disputata il 2 dicembre, quest’oggi è arrivata la decisione della FIS: Stefan Luitz viene squalificato dallo slalom gigante di Beaver Creek per ”aver violato le regole della Fis che proibiscono l’uso di attrezzature scientifiche e mediche, inalando ossigeno supplementare tra le due manche”. A livello mondiale, e nel regolamento WADA, l’utilizzo di ossigeno supplementare non viene vietato e considerato doping, ma caldamente sconsigliato. La FIS, invece, vieta espressamente di utilizzare supporti esterni durante le gare (mentre le bombole sono consentite in allenamento, soprattutto in località come Copper Mountain, situate a 3.800m), e dunque ha applicato il suo regolamento alla lettera. La sentenza, però, fa discutere.

SCI ALPINO, OSSIGENO-GATE: VITTORIA A HIRSCHER, MA LA SENTENZA FA DISCUTERE

Stefan Luitz ha già annunciato di voler ricorrere in appello contro la sentenza, e di volersi rivolgere al TAS di Losanna, perchè il suo caso è il primo che comporta una squalifica di questo tipo. Da un lato si può dire che il tedesco sia stato ”graziato”, perchè viene solo estromesso dall’ordine d’arrivo di Beaver Creek e non squalificato per un lasso di tempo maggiore (rischiava uno stop fino a 3 mesi), dall’altro ci sono dei punti grigi nella sentenza della FIS: se tutta la squadra tedesca di gigante è stata vista inalare ossigeno durante la pausa tra una manche e l’altra, perchè è stato squalificato il solo Stefan Luitz? Dopfer e Schmid non sono stati estromessi dall’ordine d’arrivo, eppure hanno commesso lo stesso errore del compagno di squadra.

Questo sarà uno dei punti-cardine del ricorso di Stefan Luitz, che vuole difendere con le unghie e con i denti la vittoria, consapevole che il suo caso (in un senso o nell’altro) farà giurisprudenza. Intanto, solo presentando ricorso, Luitz riuscirà a mantenere i 100 punti della vittoria ottenuta a Beaver Creek: resteranno suoi fino alla sentenza definitiva, evitandogli di precipitare nella start-list del gigante di Coppa del Mondo e nelle gare di Adelboden (12-13/1). Se però il ricorso verrà confermato, addio alla vittoria: il successo finirebbe a Hirscher, che trionferebbe davanti allo svizzero Thomas Tumler e a Henrik Kristoffersen. La squalifica regalerebbe il 7° posto a Riccardo Tonetti, che otterrebbe il suo miglior risultato in carriera in CdM, e il 15° a Manfred Moelgg: attendiamo notizie riguardo al ricorso del tedesco, anche se il TAS è noto per le sue lunghe tempistiche, dato che è l’unico tribunale sportivo al mondo e si occupa di ricorsi di ogni tipo. 

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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