A Roma gli azzurri sono subito in forma smagliante: quattro dei sei tennisti italiani in gara sono agli ottavi. Si tratta di Matteo Berrettini, Stefano Travaglia, Jannik Sinner e Lorenzo Musetti.

Matteo Berrettini in azione

La pallina torna a sporcarsi di rosso sulla terra di Roma. Dopo la parentesi sul cemento americano, il tennis si sposta in Europa per preparare la parentesi sul terreno più lento. E gli Internazionali d’Italia si tingono decisamente d’azzurro dopo i sedicesimi.

MUSETTO AMMAZZA-GRANDI

Il volto più sorridente è sicuramente quello di Lorenzo Musetti. Classe 2002, il carrarese sta vivendo una vera e propria favola sportiva. Nel primo turno si è tolto lo sfizio di eliminare un tre volte vincitore Slam come Stan Wawrinka. E non inganni tanto la vittoria di per sé già notevole: nel primo set lo svizzero è stato completamente spazzato via, ricacciato indietro dalla palla pesante di Musetti che poi a rete non si è fatto intimorire dai passanti dell’avversario. Archiviata la pratica “Stanimal” per 6-0, 7-6, ecco l’esame Kei Nishikori, altro tennista di blasone. Il giapponese era reduce dalla quarantena per la positività al Covid e questo può aver influito sul suo rendimento. Tuttavia sorprende la maturità con cui Lorenzo ha gestito il match, chiudendo con un agevole 6-3, 6-4.

DERBY ITALIANO

Agli ottavi ci sarà un derby italiano. Merito di Matteo Berrettini e Stefano Travaglia. Il primo, testa di serie numero 8 alle ATP Finals dell’anno scorso, regola in due set l’argentino Federico Coria per 7-5, 6-1. Un bel segnale anche di tenuta fisica. Colpaccio per Travaglia che al primo turno supera Taylor Fritz per 6-4, 7-6. Poi l’azzurro si ripete eliminando uno specialista della terra rossa come il croato Borna Coric per 7-6, 7-5. Berrettini parte favorito nel derby, ma con questo Travaglia la sfida può regalare sorprese.

JANNIK PRESENTE

I grandi esami sono quelli degni di essere ricordati nella crescita di una futura stella. Non varrà un titolo ATP, ma lo scalpo di un top player come Stefanos Tsitsipas fa bene al morale di Jannik Sinner. L’altoatesino, uscito prematuramente dallo US Open a causa dei crampi nella fase decisiva del match, si riscatta alla grande. Nel primo set, il greco, vincitore delle ATP Finals 2019, non trova mai le contromisure al gioco di Sinner, che costringe spesso l’avversario a soluzioni sofisticate da posizioni lontanissime dal campo. Nella seconda frazione, Jannik serve sul 5-2 per chiudere l’incontro, ma il colpo di coda di Tsitsipas lo trascina prima al tie break e poi alla terza partita. Non c’è storia nel set decisivo: Sinner chiude con il punteggio di 6-1, 6-7, 6-2. Se la vedrà contro il bulgaro Grigor Dimotrov.

ELIMINATI

L’Italia mastica amaro per alcune uscite precoci dei suoi pupilli. Fabio Fognini non trova mai il giusto feeling e saluta contro il francese Ugo Humbert che si impone per 7-5, 7-6. Giornata negativa anche per Lorenzo Sonego, battuto dal norvegese Casper Ruud 6-3, 6-4. I sedicesimi sono la conclusione del torneo di Roma anche per Marco Cecchinato, straordinario nel turno precedente contro il britannico Kyle Edmund, ma travolto dal serbo Filip Krajinovic. Si arrende con onore Salvatore Caruso, che impegna per due set il numero 1 al mondo Novak Djokovic. Il fuoriclasse balcanico non sembra condizionato dal fattaccio di New York e si impone per 6-3, 6-2. Ora andrà a caccia del trionfo numero 36 nei Master 1000. Un obiettivo condiviso anche da Rafa Nadal, subito a suo agio sull’amata terra rossa dall’altra parte del tabellone. I due cannibali sono pronti a darsi battaglia per l’ennesimo record. Anche in momenti di pandemia, certe piacevoli situazioni non sembrano cambiare mai…

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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