Con l’eliminazione di Fabio Fognini si è conclusa l’avventura della spedizione italiana agli Australian Open. Le note positive arrivano dagli uomini, male le donne a parte la Cocciaretto
Bene, ma non benissimo. Andreas Seppi e Fabio Fognini ci hanno fatto sognare come l’esordiente Lorenzo Sonego, Camila Giorgi invece è uscita troppo presto. Stupenda la favola di Elisabetta Cocciaretto nel torneo juniores. Ecco il nostro pagellone azzurro agli Australian Open 2018.
Lorenzo Sonego, 22 anni, secondo turno agli Australian Open 2018
GLI UOMINI
Seppi 7,5 È come il vino: più invecchia, più è buono. I 33 anni suonati non gli fanno uno scherzo: per il secondo anno di fila centra gli ottavi di finali agli Australian Open, obiettivo conquistato per quattro volte in carriera. Vero, ha avuto un pizzico di fortuna nel sorteggio: il francese Moutet al primo turno, il giapponese Nishioka al secondo e il croato Karlovic al terzo. Agli ottavi il britannico Edmund ha concesso al nostro Andreas un solo set (il primo), poi non c’è stato storia. Confermata la tradizione di un grande Seppi nel primo Major stagionale. CANGURO NATO
Fognini 7 Fabio ha avuto un calendario più complicato di Seppi fino agli ottavi (l’argentino Zeballos al primo turno, il russo Donskoy al secondo, il francese Benneteau), ma uno col suo talento ai quarti di finale contro il ceco Berdych avrebbe dovuto fare di più. Di buono c’è il comportamento, il modo in cui Fognini è arrivato così avanti nel torneo: sono lontane, per fortuna, le sceneggiate coi giudici di sedia agli US Open 2017. AVANTI COSÍ
Sonego 6,5 Il ragazzo ha talento da vendere: chiedere all’olandese Robin Haase, eliminato dal torinese al primo turno per 3-1. Il sogno di Sonego è sfumato però al turno successivo, dove ha detto legge l’uragano Gasquet. Buona, buonissima la prima dell’azzurro classe ’95 all’esordio nel tabellone principale di Major. RIVELAZIONE
Fabbiano 6 Sorteggio sfortunato, prestazione coraggiosa. Il tennista pugliese ha difeso l’onore contro il numero Next Gen Alexander Zverev, vincitore per 3-0 al primo turno (6-1, 7-6, 7-5). Thomas sta prendendo comunque confidenza coi main draws dei tornei del Grande Slam: il terzo turno agli US Open 2017 lo dimostra. REALTÁ
Berrettini 5,5 Matteo, k.o. nelle qualificazioni, ha preso parte al tabellone principale come lucky loser. I sogni di gloria dell’italiano però si sono infranti sullo scoglio francese Mannarino (vincitore con triplo 6-4). Il romano ha comunque conquistato per la prima volta il primo turno in Major: è in crescita. FORZE FRESCHE
Caruso 5 Salvatore ha deluso più di tutti per come è uscito dal torneo: vincitore delle qualificazioni, ha perso 3-2 al primo turno col tunisino Jaziri dopo essere stato in vantaggio di due set. Applausi anche a lui comunque per aver staccato il biglietto per la prima volta al primo turno di un Major. PROVACI ANCORA SALVA
Elisabetta Cocciaretto, 17 anni, semifinale agli Australian Open juniores 2018
LE DONNE
Cocciaretto 8 Elisabetta regina d’Italia. La ragazza di Fermo ha riscritto la storia del nostro tennis uniores, ancora protagonista in un torneo del Grande Slam dopo l’exploit di Gianluigi Quinzi a Wimbledon 2013. L’azzurra, che ha compiuto 17 anni lo scorso 25 gennaio, non ha saputo trasformare due match point al servizio contro la taiwanese Liang in semifinale. Un vero peccato, ma una cosa è certa: con questa grinta, con questa testa, con questa determinazione il futuro è suo. BRAVA ELI
Schiavone 6 Francesca, nonostante tutto. La signora del tennis azzurro è stata eliminata dalla vincitrice del Rolland Garros 2017 Jelena Ostapenko in due set al primo turno: ce lo aspettavamo. Brava però Fra: brava perché il tennis è soprattutto un atto di amore e tu non hai mai smesso di dimostrarcelo. NESSUN RIMPIANTO
Giorgi 5 “Cerco un centro di gravità permanente”: l’ambizione di Franco Battiato descrive alla perfezione quella della Giorgi, stella inespressa del tennis azzurro. Dopo il sorprendente torneo di Sydney (azzurra fuori in semifinale con la tedesca Kerber), ci aspettavamo di più da te Camila, uscita al secondo turno contro la tutt’altro che irresistibile australiana Barty in tre set. Il salto non arriva e il tempo passa. TIME IS RUNNING OUT
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