La prima tappa di Coppa del Mondo, solo per il Trap, e poi il vuoto: anche il tiro a volo si è fermato a causa del Coronavirus, e ad oggi non ci sono date certe per il riprendere dell’attività.

Diana Bacosi sarà una delle azzurre in pedana a Tokyo 2021 (foto fb FITAV)

TIRO A VOLO, QUANDO SI RIPARTE?

Dopo la prima tappa di Coppa del Mondo, andata in scena solamente per le categorie del Trap a Nicosia nei primi mesi di marzo, la stagione del tiro a volo si è fermata, come tutti gli sport, a causa del Coronavirus.

Tanti gli eventi che la Federazione internazionale ha già deciso di cancellare o posticipare, oltre alle Olimpiadi di Tokyo che si svolgeranno nel 2021: i Campionati Europei in programma dal 6 al 20 maggio a Chateauroux, in Francia, sono stati posticipati; mentre tutte le date di Coppa del Mondo sono state cancellate. Per quanto riguarda i pass olimpici però, l’Italia può considerarsi relativamente tranquilla, avendo già centrato l’accesso alla manifestazione olimpica in tre categorie su quattro. Per lo Skeet maschile parteciperanno Tammaro Cassandro e Gabriele Rossetti, mentre in pedana per la categoria femminile ci saranno Diana Bacosi e Chiara Cainero. Non ci sono ancora nomi invece per quanto riguarda la fossa olimpica femminile, su cui l’Italia potrà contare con due atlete, mentre nella categoria maschile la qualificazione è ancora tutta da centrare: solo un pass sarà disponibile per i tiratori azzurri.

Ma quando si tornerà in pedana? È la domanda che sta tenendo banco con più insistenza, anche se dalla Federazione Internazionale ancora non sono arrivate notizie in merito. Altri sport, come il rugby, il basket e la pallavolo hanno già concluso ufficialmente la stagione in corso. Difficile fare programmi con il tiro a volo, visto che la stagione comprende tutto l’anno solare e non si sarebbe dovuta concludere con l’inizio dell’estate come nei tre sport qui sopra citati, ma le possibilità di un triplice fischio finale, per usare il gergo calcistico, non sono ancora da escludere.

Gabriele Burini
Studente di lingue e culture straniere all'Università di Perugia. Volevo fare il calciatore, mi sono dovuto accontentare di raccontare lo sport

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