Il tiratore a volo di origini vercellesi ha scritto la storia dell’Italia ai Giochi. Ha partecipato a 7 Olimpiadi, vincendo 4 medaglie, l’ultima alle Olimpiadi di Rio 2016. 

L’esordio ai Giochi a 22 anni nella splendica cornice di Barcelona 1992, l’ultima gioia olimpica a 46 nella fossa olimpica di Rio 2016. La storia a cinque cerchi di Giovanni Pellielo, tiratore a volo classe ’70, dura da 24 anni e, con tutta probabilità, ne festeggerà 28 tra un paio di estati a Tokyo 2020. La sua è una storia di passione e sacrificio. Le sue missioni? Incantare ancora e aiutare ai più giovani l’arte di non perdere mai di vista i propri obiettivi.

Giovanni Pellielo, 48 anni, ha vinto 4 medaglie (3 argenti e 1 bronzo) in 7 Olimpiadi

7 Olimpiadi, 4 medaglie

Pellielo ha tirato a piattello per la prima volta a 18 anni: era in compagnia di sua madre, colei che gli trasmise la passione per la fossa olimpica. Quattro anni dopo era alla sua prima Olimpiade, a Barcellona 1992, dove si classificò a ridosso della finale a sei. La stessa città  dove, appena un anno dopo, sarebbero arrivate le sue prime medaglie mondiali (oro a squadre, argento nell’individuale). A posteriori un dato sorprende più di tutti gli altri: prima del 2000, l’anno delle Olimpiadi di Sydney e della prima medaglia olimpica (un bronzo), Pelliello aveva già vinto 9 titoli mondiali (4 individuali, 5 a squadre) e 7 titoli europei (2 individuali, 5 a squadre). Numeri pazzeschi che ci fanno capire la grandezza di un campione al quale, all’epoca, mancava solo l’ascesa all’Olimpio dello sport mondiale. Dopo il bronzo di Sydney  2000 sono arrivati tre argenti (Atene 2004, Pechino 2008 e Rio 2016). Ad oggi Pellielo ha vinto in totale 17 medaglie mondiali e ben 23 europee.

Giovanni Pellielo ha vinto la medaglia d’argento individuale ad Atene 2004

“Un atto di amore”

I numeri da soli però non dicono tutto. Dietro al palmares di “Johnny” Pellielo c’è soprattutto la passione. “Il tiro a volo è per me un atto di amore che deve allungare la vita – ha detto il tiratore nello spot della Fabbrica d’Armi Pietro Beretta uscito nel gennaio 2017 – E ora non voglio fermarmi, sto già pensando al prossimo obiettivo che sarà Tokyo 2020. Mi impegno sul campo e fuori dal campo per restituire a questo sport tutto quello che mi ha dato. Allenando i campioni, condividendo l’amore per questo sport e anche per chi non lo conosce”. E a tutti i ragazzi che stanno investendo su questo sport, Pellielo ha dato la sua personalissima ricetta: “Fin da subito ho capito che per vincere nel tiro a volo bisogna voler sognare con umiltà e con coraggio. L’umiltà di sapere che quanto so fare è un talento che mi ha dato Dio, ma che sta a me coi sacrifici, col sudore e con l’abnegazione motivarmi ogni giorno. L’umiltà di sapere che si può sbagliare e si può sempre migliorare. E il coraggio che mi permette ancora dopo un errore di guardare con fiducia al prossimo obiettivo”. Il suo sarà Tokyo 2020, la sua ottava Olimpiade, un’altra grande occasione per dimostrare a tutti il suo amore.

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Simone Lo Giudice
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