In strepitosa forma, l’azzurra Alice Betto sale sul terzo gradino del podio della competizione europea di triathlon edizione 2017. Un risultato eccezionale che conferma il talento della triatleta della FITRI – Federazione Italiana Triathlon.

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Il podio femminile europeo di triathlon 2017: al terzo posto, Alice Betto (foto FITRI)

EUROPEI 2017, ALICE BETTO BRONZO DIETRO ALLE DUE INGLESI

Alice Betto non si ferma più! Dopo la medaglia di bronzo conquistata in World Series a Leeds, primo podio italiano nella storia della competizione, prosegue con le prestazioni monstre ottenendo una nuova e prestigiosa medaglia di bronzo, questa volta nel Campionato europeo di triathlon olimpico 2017, disputatosi a Kitzbühel, in Austria.

Sui primi due gradini del podio doppietta inglese, con la neocampionessa continentale Jessica Learmonth e, seconda, la connazionale Sophie Coldwell. Alle spalle della nostra Alice Betto, terza, chiudono la top 5 la ceca Vendula Frintova e la belga Claire Michel, entrambe in netto recupero grazie alla frazione conclusiva di corsa.

Alice Betto ha svolto una gara incredibile, aggressiva, che le ha permesso di essere protagonista fin dalle prime bracciate del nuoto e che l’ha vista ancora più “cattiva” nel ciclismo e nell’ultima frazione di corsa, con grande tenacia e grinta.

Dopo due anni lontana dalle gare, la ritrovata triatleta torna alla grandissima, facendo sognare i tifosi azzurri. Un risultato bellissimo, per ben tre gare consecutive la Betto va benissimo ed è sempre in crescita.

Per la seconda volta in una gara,  la frazione in bici ha fatto la differenza, segnale che la strategia nel triathlon si sta evolvendo con un ciclismo molto forte. L’azzurra ha svolto fantastiche performance nelle prime due frazioni e ha mantenuto con una frazione di corsa che potrà solo migliorare.

La medaglia di Betto si aggiunge a quelle che l’Italia del triathlon ha vinto in passato con Nadia Cortassa, Annamaria Mazzetti ed Alessandro Fabian, un segnale di continuità e di crescita, ancora una volta, per il movimento.

Un ulteriore terzo posto è giunto da Giovanni Achenza, già medaglia di bronzo paralimpica a Rio 2016, che in questo Europeo ha voluto a tutti i costi migliorare il piazzamento dello scorso anno, quando era rimasto appena fuori dal podio.

LA CRONACA DELLA GARA FEMMINILE EUROPEA

Subito avanti, Alice Betto esce dall’acqua della prima frazione di nuoto con il  parziale a circa 30’’ dalla prima; in testa l’inglese Jessica Learmonth e seconda la russa Anastasia Gorbunova.

La dura frazione ciclistica ha 40 km previsti e Jessica Learmonth, ancora prima da sola, va in fuga. Dietro, a circa 15”, la portacolori azzurra tira un gruppetto al cui interno c’è la Gorbunova e la britannica Sophie Coldwell.

Verso la metà della frazione ciclistica sono quattro le atlete davanti: la Learmonth viene ripresa ed è Alice Betto a condurre il gruppo, con le due inglesi e la russa.  A due giri dalla fine della frazione, il loro ottimo lavoro consente alle leader di aumentare il vantaggio a 1’45” sul gruppone inseguitore. E il divario continua ad aumentare fino a quasi 2 minuti all’inizio dell’ultimo giro.

Dalla T2, escono nell’ordine Learmonth, Betto, Coldwell e Gorbunova con un vantaggio superiore ai 2 minuti sul resto delle concorrenti. Dopo 500 m di corsa, la Gorbunova viene staccata e le due inglese con Alice Betto se ne vanno. Le due veloci britanniche aumentano progressivamente il distacco. La Learmonth si stacca anche dalla Coldwell e corre sicura della sua vittoria verso il traguardo. Altrettanto certa è la medaglia d’argento della Coldwell. Dietro Alice Betto continua ad essere terza, tenendo duro in una gara tirata fino alla fine, con dietro in arrivo fortissime avversarie che provano a catturare il terzo gradino del podio. Ma grinta e coraggio, oltre che il suo grande talento, le fanno conquistare la meritata medaglia di bronzo.

Nella gara maschile, doppietta portoghese con la vittoria di Joao Pereira ed il bronzo di Joao Silva. La medaglia d’argento è andata al francese Raphael Montoya.

I due azzurri Gregory Barnaby e Luca Facchinetti hanno concluso rispettivamente con un 36° ed un 42° posto.

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Giornalista, onnivora di cultura a 360º. Lavoro nel campo dei media, in particolare nel mondo dell'informazione e social. Lo sport è una delle mie tante passioni, coltivata sul campo, sui libri e sullo schermo.

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