Il medagliere dell’Italia a Rio e i successi nel tiro. Gli ori di Campriani, Basile, Viviani, Diana Bacosi e tutti gli altri. La maledizione spezzata di Tania Cagnotto e il podio sfumato di Federica Pellegrini. Tutte le storie azzurre delle Olimpiadi 2016.

Le Olimpiadi 2016, disputate a Rio de Janeiro

L’ITALIA AI GIOCHI OLIMPICI DI RIO 2016

A fronte di pronostici pessimistici e di infortuni pesanti come quello di Gianmarco Tamberi, l’Italia alle Olimpiadi 2016 ha confermato la nona posizione nel medagliere olimpico di Londra 2012.

A farla da padroni sono stati soprattutto gli atleti del tiro a volo e del tiro a segno, che hanno raccolto ben 4 medaglie d’oro sulle 8 totali conquistate dalla spedizione azzurra.

Non sono mancate sorprese positive, ma anche qualche delusione come i podi solo sfiorati da Federica Pellegrini e Petra Zublasing.

Nel complesso però il bilancio è sicuramente positivo e le Olimpiadi di Rio 2016 verranno sicuramente ricordate più per i buoni risultati che per qualche sorpresa negativa.

FABIO BASILE E IL 200° ORO ITALIANO ALLE OLIMPIADI

La caduta di Vincenzo Nibali, l’argento di Rossella Fiamingo e quell’oro che sembrava non voler arrivare. E non si trattava di un oro qualunque, ma del duecentesimo nella storia delle Olimpiadi per l’Italia.

Durante la seconda serata dei Giochi, Fabio Basile ha rotto la maledizione. Una giornata indimenticabile per il judoka piemontese, considerato da tutti non come il favorito nella categoria 66 kg. ma comunque un “pericoloso outsider”.

E così è stato. Fabio, con 4 ippon su cinque incontri disputati, ha dimostrato di essere il più forte e il più in forma in quella magica notte del 7 agosto, durante la quale non ha lasciato scampo nemmeno al numero 1 del ranking mondiale, battuto proprio nello scontro finale. È lui il re del judo italiano alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016!

IL DOPPIO ORO DI NICCOLÒ CAMPRIANI

Niccolò Campriani alle Olimpiadi 2016

Niccolò Campriani (sulla sinistra), due volte oro alle Olimpiadi di Rio 2016 nella carabina

Dopo l’oro e l’argento di Londra 2012, il rendimento di Niccolò Campriani nelle stagioni successive non era stato all’altezza del suo talento. Il tiratore fiorentino non ha digerito il cambio delle regole che, a suo dire, ne aveva condizionato il rendimento. Niccolò però a Rio 2016 ha smentito sé stesso e tutti i pronostici che non lo vedevano nemmeno a medaglia.

Prima è arrivato un oro nella carabina 10 metri aria compressa, dove 4 anni prima vinse l’argento.  Qualche giorno dopo è arrivato anche il secondo oro nella carabina 50 metri 3 posizioni, categoria nella quale era campione in carica.

Un doppio successo che ha rivitalizzato l’ingegnere toscano che avrebbe voluto smettere dopo le Olimpiadi di Rio, ma che ora sembra convinto a tentare l’assalto anche a quelle di Tokyo 2020.

TANIA CAGNOTTO E LA MALEDIZIONE SPEZZATA

Un doppio quarto posto nella stessa edizione olimpica a distanza di pochi giorni avrebbe messo a terra anche un toro. Ma non Tania Cagnotto.

La bolzanina non avrebbe mai potuto concludere la sua magnifica carriera senza neanche una medaglia olimpica al collo, dopo 20 titoli europei e uno mondiale nel palmarès.

A Rio 2016 è arrivato il tanto agognato e meritatissimo riscatto. D’accordo, le cinesi sono imprendibili e l’oro non era un obiettivo raggiungibile, ma quel che conta è aver dimostrato di essere la prima tra gli “umani”, chiudendo in bellezza la carriera.

Durante la seconda e magica serata dei Giochi di Rio, Tania e Francesca Dallapè conquistano l’argento nel trampolino sincro.

Ma alla tuffatrice altoatesina mancava un tassello per completare al meglio le Olimpiadi 2016: il bronzo nella prova del trampolino individuale, che è puntualmente arrivato qualche giorno più tardi.

Un secondo e un terzo posto che valgono esattamente come due ori e che permettono a Tania Cagnotto di ritirarsi senza rimpianti dopo quei quarti posti, decisamente discutibili, ottenuto alle Olimpiadi di Londra 2012.

IL MEDAGLIERE DELLE OLIMPIADI 2016

Il medagliere olimpico dell’Italia a Rio 2016 ha visto gli azzurri mantenere il nono posto di Londra 2012 e lo stesso numero di medaglie, con 8 ori, 12 argenti e 8 bronzi in bacheca.

La nostra delegazione ha mantenuto anche lo stesso numero di primi posti rispetto all’edizione precedente, ma conquistando un maggior numero di argenti, che potrebbero addirittura diventare 13 se il Comitato Olimpico confermasse la squalifica dell’atleta vincitore della medaglia d’oro nella lotta libera 65kg, con conseguente seconda piazza assegnata al nostro Frank Chamizo, al momento bronzo.

Un miglioramento originariamente inatteso, culminato poi con la straordinaria prestazione degli atleti italiani alle Paralimpiadi di Rio 2016, concluse con 39 medaglie e 10 ori all’attivo, con l’ingresso nella top ten del medagliere dopo 44 anni di lunga attesa.

Insomma, se lo sport italiano non se la passa alla grande, le prestazioni dei nostri connazionali lasciano comunque ben sperare in vista di un futuro sempre pronto a riservarci nuova ed entusiasmanti emozioni a cinque cerchi.

Simone Lo Giudice
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