I trionfi di Federico Morlacchi nel nuoto e il dream team del ciclismo: Zanardi, Mazzone e Podestà. Italia nona nel medagliere. Gli azzurri noni nel medagliere olimpico, dopo 44 anni fuori dalla top ten. I momenti più belli dell’Italia alle Paralimpiadi 2016.

Le Paralimpiadi 2016, disputate a Rio de Janeiro

L’ITALIA AI GIOCHI PARALIMPICI 2016

Le Paraolimpiadi di Rio 2016 hanno raccontato storie bellissime. L’Italia ha potuto gioire per i trionfi in vasca di Federico Morlacchi, quelli su strada del nostro dream team di ciclismo formato da Alex Zanardi, Vittorio Podestà, Luca Mazzone e Paolo Cecchetto, ma anche sull’emozionante vittoria in pedana di Bebe Vio, la nostra giovanissima portabandiera.

Emozioni che si sono tradotte in successi: tanti, anzi tantissimi. 39 medaglie, di cui 10 d’oro, hanno consentito all’Italia di piazzarsi al nono posto nel medagliere delle Paralimpiadi 2016, confermando il piazzamento della delegazione olimpica del mese precedente.

FEDERICO MORLACCHI: LE 4 MEDAGLIE DEL “DELFINO”

Le Paralimpiadi 2016 del nuoto azzurro sono state trionfali. Con 13 medaglie delle 39 complessive, la spedizione acquatica italiana è stata la più proficua di tutta la manifestazione. Tra tutti i nostri connazionali, è emerso il talento sconfinato di Federico Morlacchi.

Il nuotatore lombardo era alla sua seconda Paraolimpiade della carriera. Dopo i tre bronzi conquistati a Londra 2012, quando era appena 18enne, è arrivato a Rio con tutta l’intenzione di migliorare quei risultati.

I cinque ori conquistati agli Europei portoghesi di maggio erano la prova del suo grande stato di forma.

Ebbene, Federico in acqua è uno squalo: un oro, tre argenti e un quarto posto nei 100 stile libero, unica gara nella quale non è riuscito ad arrivare a podio.

È stato lui l’atleta paralimpico azzurro tornato dal Brasile con più medaglie al collo.

Un’immensa soddisfazione per il nuotatore affetto da un’ipoplasia congenita al femore sinistro fin dalla nascita, ma che non ha mai smesso di credere nelle sue possibilità.

Un oro, tre argenti e 3 bronzi in una carriera sono tanti, ma non abbastanza. Tokyo 2020 non è poi troppo lontana…

IL DREAM TEAM DEL CICLISMO ITALIANO: ZANARDI – PODESTÀ – MAZZONE

Alex Zanardi alle Paralimpiadi di Rio 2016

4 ori e 2 argenti in carriera per Alex Zanardi alle Paralimpiadi

Se il nuoto italiano alle Paralimpiadi 2016 è stata la squadra che ha portato a casa più titoli, quella del ciclismo è stata quella che invece ha conquistato le medaglie più pesanti.

Alex Zanardi, Vittorio Podestà, Luca Mazzone hanno prima vinto le gare a cronometro nelle loro rispettive specialità, e si sono uniti poi in un autentico dream team che ha garantito all’Italia l’oro nella staffetta in linea nella categoria H2-5.

Nelle prove in linea individuali, Zanardi e Podestà hanno poi portato a casa un argento, mentre Mazzone ha contribuito in maniera decisiva, con un eccellente gioco di squadra, alla vittoria del compagno Paolo Cecchetto nella categoria H3.

Impossibile non citare anche Francesca Porcellato, la “rossa volante” che ha cambiato ancora una volta sport ma ottenendo sempre grandi risultati. Con i suoi due bronzi, è salita così a 11 medaglie paralimpiche in carriera, conquistate nell’atletica, nello sci di fondo e, appunto, nel ciclismo.

BEBE VIO: PORTABANDIERA SULLA VETTA DELL’OLIMPO

“Mi hanno regalato un sogno”. Questo il titolo del libro di Beatrice “Bebe” Vio, una ragazza appena 19enne alla quale i medici hanno dovuto amputare tutti e 4 gli arti a causa di una meningite fulminante.

I suoi incredibili amori per la vita e per la scherma le ha consentito di ottenere dei risultati straordinari quando non era ancora maggiorenne: due ori europei e un mondiale. Mancava però la ciliegina sulla torta, ovvero la Paralimpiade di Rio.

Bebe si è presentata in Brasile da portabandiera e con tutti i favori del pronostico nella prova individuale. Un pronostico che avrebbe poi rispettato, conquistando un primo posto con pieno merito e dimostrando una netta superiorità sulle avversarie.

La sua immensa classe ha poi permesso anche alla nazionale azzurra, composta anche da Loredana Trigilia e Andreea Mogos, di salire sul terzo gradino del podio nella prova femminile a squadre.

In una spedizione della scherma non così brillante nel complesso, il talento di Beatrice Vio è riuscito a emergere e trovare la sua dimensione: la vetta dell’Olimpo.

IL MEDAGLIERE ALLE PARALIMPIADI 2016

Il medagliere dell’Italia alle Paralimpiadi di Rio 2016 è stato arricchito da ben 39 medaglie. Dopo i primissimi giorni in cui erano arrivati tanti podi ma pochi ori, il 14 settembre gli azzurri hanno conquistato ben 5 ori in poche ore, scalando via via posizioni significative nel medagliere paralimpico.

Risultato? Nono posto complessivo, come non accadeva da 44 anni.

Una Paralimpiade straordinaria che ha riportato l’Italia ai vertici dello sport mondiale, alle spalle solamente di potenze che ancora sono lontane, ma forse non per molto: Tokyo 2020 è già alle porte!

Simone Lo Giudice
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