L’Italia fa incetta di medaglie negli European Para Youth Games di Genova 2017: azzurrini strepitosi, i podi sono ben 74! Il resoconto della manifestazione.

European Para Youth Games

EUROPEAN PARA YOUTH GAMES: MEDAGLIE A PROFUSIONE PER L’ITALIA A GENOVA!

Una manifestazione poco nota e poco seguita, che però fa intendere la bontà del movimento paralimpico nazionale: nel weekend (ufficialmente sono iniziati il 9 ottobre, ma in realtà le finali sono state da venerdì in poi) l’Italia sportiva ha assistito allo spettacolo degli European Para Youth Games, che si sono tenuti a Genova e si sono subito trasformati in un’autentica festa azzurra. I giovani paralimpici italiani, infatti, sono stati semplicemente fantastici nelle 8 discipline presenti (atletica leggera, boccia, calcio a 7, judo, goalball, nuoto, tennistavolo e vela), portando a casa la bellezza di 74 medaglie e venendo battuti nel medagliere solo dalla Germania (76 medaglie, ma 37 ori). Nello specifico, l’Italia chiude la manifestazione con 29 ori, 30 argenti e 15 bronzi, risultati che rendono orgoglioso il presidente del CIP Luca Pancalli, che ha commentato così questo exploit azzurro: ”Questi ragazzi di assoluto talento sono il regalo più bello per il futuro dello sport paralimpico. Vivissime congratulazioni a tutti loro, allo staff tecnico che ha selezionato ragazzi di grande valore e prospettive”. Ragazzi che magari, come nel caso di Giada Rossi (oro nel tennistavolo e già medagliata a Rio 2016) e Riccardo Bagaini (oro nei 400m T12-47 e oro nei 200m, ma già argento ai Mondiali di atletica paralimpica), hanno già assaggiato le grandi manifestazioni internazionali e hanno esperienza, ma nella maggior parte dei casi sono talenti in via d’esplosione, che però hanno dimostrato di poter dare tantissimo all’Italia in ottica-Tokyo 2020. Un’Italia che va a medaglia nel nuoto, nel tennistavolo, nel judo, nell’atletica e nella boccia, restando a secco solo nel goalball, nella vela (massimo 5a) e nel calcio a 7, e portando a casa tantissime medaglie dalle sue specialità ”forti”.

EUROPEAN PARA YOUTH GAMES: NUOTO TRASCINATORE, BEN 37 MEDAGLIE!

Non serviva la conferma dagli European Para Youth Games per comprendere la bontà del nuoto paralimpico azzurro, che sforna talenti a profusione e si conferma ad altissimo livello anche in questa rassegna continentale giovanile: delle 74 medaglie azzurre, ben 37 arrivano proprio dalle gare in vasca, vero e proprio motore del nostro movimento paralimpico insieme all’atletica. È un’Italia dominante quella del nuoto, che chiude con 15 ori, 15 argenti e 7 bronzi, grazie alle medaglie plurime di Antonio Fantin (tre ori e un argento nella classe S5-9), Misha Palazzo e Urso, ma non solo: i giovani di valore azzurri sono tantissimi, e anche nell’atletica siamo tra le leader continentali. In tutto, dalla pista, arrivano 6 ori e 5 argenti, con i doppi successi di Riccardo Bagaini (200-400m) e Mattia Cardia (100-200m T12-13 U18), ma anche gli argenti di Nicholas Zani (100-200m carrozzina T33-54) e le medaglie di Raffaele Di Maggio e Mario Bertolaso nei 400m classe T20. Pioggia di medaglie anche dal tennistavolo, con 4 ori (triplo successo individuale per Giada Rossi, Matteo Orsi ed Elena Elli), 5 argenti e 7 bronzi, doppio podio nella boccia con l’oro di Elia Vettore nella classe BC2 e il bronzo di Mirco Garavaglia nella BC3, e tantissimo judo: qui le medaglie sono 10, e la protagonista assoluta è Asia Giordano. L’azzurrina conquista tre ori nelle classi 52kg, 57kg e 48kg cadetti, e un argento a squadre: è lei la leader del movimento giovanile negli sport di lotta, e l’altra grande figura del judo azzurro è quel Simone Cannizzaro che conquista l’oro nella 73kg non vedenti/ipovedenti con un quadruplo ippon.

Insomma, ci sono tante sfaccettature nelle 74 medaglie azzurre, e una sola grande certezza: il nostro movimento paralimpico è al vertice nel continente europeo, e ha ancora tanti talenti da lanciare in vista delle prossime Paralimpiadi.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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