Svolta storica nella politica sportiva, è stata approvata definitivamente la legge sulla maternità: da quest’anno verrà stanziato un fondo per sostenere le atlete durante la gravidanza.

LA MATERNITÀ VIENE FINALMENTE RICONOSCIUTA ALLE ATLETE

Innumerevoli volte ogni appassionato di sport si è trovato a discutere sui diritti delle donne nel professionismo, finalmente in quel campo è arrivata una svolta storica: è stata approvata la legge per la tutela della maternità. La legge che, va detto, si è fatta attendere fin troppo, permette oggi ad un’atleta di poter essere mamma senza dover far calcoli in base alla propria carriera. Da questo nuovo anno solare verrà stanziato un fondo di 2 milioni di euro a salire per sostenere economicamente le atlete che decideranno di diventare madri. Non spetta a noi sottolineare l’importanza di questo provvedimento: essere mamma è il diritto più importante da riconoscere e tutelare affinché una donna-sportiva possa avverare il suo desiderio di maternità senza rinunciare al proprio lavoro, al proprio stipendio. Lo sport oggi è più rosa come più roseo è il futuro per le atlete vedendo limato il confine tra l’interesse lavorativo e quello privato.

UNA SVOLTA FONDAMENTALE PER TRACCIARE LA STRADA

La legge sulla maternità traccia un percorso da seguire per tutelare al massimo le donne nello sport. Sicuramente altri passi devono ancora essere fatti ma questo ci pare comunque un buon incipit da cui partire. Ciò che prima pareva impossibile ora invece sembra più di un’opportunità anche se restano da discutere alcuni processi come ad esempio la fruizione di questo fondo. Si aspetta infatti anche una revisione della legge 91 su sportive e sportivi dilettanti e professionisti: riformando questa legge si potrebbe rendere legalmente professionisti tutte le atlete e gli atleti permettendo così di usufruire di tutti i diritti conseguenti.

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