Lo short track alle Olimpiadi invernali. Interviste, storie e news sullo short track italiano. I successi di Arianna Fontana e delle staffette italiane alle Olimpiadi invernali.

Lo short track alle Olimpiadi invernali

L’ITALIA DELLO SHORT TRACK ALLE OLIMPIADI INVERNALI

Presentato alle Olimpiadi invernali di Calgary 1988 come sport dimostrativo, lo short track entrerà ufficialmente nel programma olimpico ai Giochi invernali di Albertville 1992. Comprende tre diverse specialità, basate sulla lunghezza del percorso. Per quanto riguarda le gare individuali, le gare possono essere di 500 m, 1000 m, 1500 m e 3000 m (quest’ultima si svolse però solo all’edizione dimostrativa di Calgary 1988). Diverse, invece, le distanze per quanto riguarda la staffetta di squadra: per gli atleti maschi si tratta di un 4×5000 m, mentre la specialità femminile è di 4×3000 m.

L’Italia si è sempre comportata bene in questo sport, conquistando un totale (tra specialità maschile e femminile) di 8 medaglie: 5 di queste sono state vinte dalle nostre atlete donne, mentre solo 3 dagli uomini. C’è da sottolineare però che le gare svoltesi all’Olimpiade invernale di Calgary 1988 non valgono per il medagliere, essendo quella solo una dimostrazione: allora l’Italia vinse ben 4 medaglie, tra cui l’oro nella staffetta femminile 4×3000 m.

L’evento sicuramente più curioso e famoso riguardo lo short track olimpico riguarda un atleta australiano, Steven Bradbury, che ai Giochi invernali di Salt Lake City 2002 riuscì a vincere un oro in maniera a dir poco rocambolesca: dopo aver passato le eliminatorie solo grazie alla squalifica del secondo classificato, vince la semifinale grazie alla caduta di tutti gli altri atleti e alla squalifica dell’unico rimasto in piedi. Naturalmente sfavorito in finale, è il fanalino di coda per tutta la gara: all’ultima curva, però, tutti i suoi avversari cadono nuovamente, permettendogli di arrivare senza problemi al traguardo finale e di vincere un’incredibile medaglia d’oro.

I PROTAGONISTI AZZURRI DELLO SHORT TRACK OLIMPICO

Abbiamo visto come siano soprattutto le donne ad essere il motore di questo sport per quanto riguarda l’Italia. Tra queste, la più conosciuta e vincente è sicuramente Arianna Fontana, più volte campionessa europea e medaglia d’argento a Mosca 2015, nel miglior Mondiale della sua carriera.
Alle Olimpiadi invernali, Arianna è la vera protagonista del nostro medagliere, vincendo 3 medaglie individuali (nei 500 m bronzo alle Olimpiadi invernali di Vancouver 2010 e argento a Sochi 2014, edizione in cui vinse anche il bronzo nei 1500 m) e contribuendo alla conquista dei due bronzi di squadra a Torino 2006 e a Sochi 2014, rendendola di fatto presente alla vittoria di tutte e 5 le medaglie vinte dall’Italia femminile dello short track.

Per quanto riguarda la specialità maschile, la nostra miglior prestazione risale ai Giochi invernali di Lillehammer 1994, in cui conquistammo l’oro nella staffetta 4×5000 m (il nostro unico titolo olimpico nello short track) con la squadra composta da Maurizio Carnino, Diego Cattani, Orazio Fagone (bronzo nei 1500 m nell’edizione dimostrativa di Calgary 1988), Hugo Herrnof e Mirko Vuillerim (che in quella stessa edizione vinse anche l’argento nei 500 m). Un successo di squadra che si ripeterà alle Olimpiadi invernali di Salt Lake City 2002, dove l’Italia sarà argento nella staffetta maschile.

IL MEDAGLIERE DELLO SHORT TRACK ITALIANO ALLE OLIMPIADI INVERNALI

Senza contare le 4 medaglie vinte all’edizione dimostrativa di Calgary 1988, l’Italia dello short track ha vinto 8 medaglie divise in 1 oro, 3 argenti e 4 bronzi, che ci permette di essere al sesto posto del medagliere dello short track, tra Russia e Giappone. Abbiamo visto come siano state le atlete a contribuire di più nell’affermazione italiana di questo sport, mentre gli uomini han dato il meglio di sé nella specialità a squadra.

Simone Lo Giudice
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