E’ difficile scrivere qualcosa su un personaggio in particolare. Che sia un calciatore, una tiratrice, un cantante o un attore. Devi essere bravo a non sbagliare, a non scrivere niente che esalti troppo il suddetto personaggio, se ti piace così tanto, o a buttarlo troppo giù, se proprio non ce la fai a sopportarlo. Bisogna trovare un equilibrio nelle parole che si utilizzano, e non è facile. Oggi è il compleanno di Diana Bacosi, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio 2016. E oggi si parla di lei.

Buon compleanno a Diana Bacosi, stella d'oro a Rio de Janeiro

Chiara Cainero e Diana Bacosi, rispettivamente medaglia d’argento e d’oro alle Olimpiadi di Rio (foto: Nanopress)

QUANDO SI NOMINA DIANA BACOSI, SI PENSA ALL’ORO DI RIO

Capita a tutti di pensare a una persona e immediatamente associargli qualcosa. Qualcosa come anche una semplice azione compiuta. In ambito cinematografico, per esempio, si può pensare a un attore o a un attrice e associargli subito il film più famoso a cui ha preso parte. In ambito sportivo, la stessa cosa. Che sia tiro a volo, tennis o calcio. Quando si pensa a un atleta o a una squadra, si tende subito a pensare alla sua impresa più grande, oppure, parlando in termini più esagerati, al suo miracolo (sempre sportivo, s’intende).

Oggi è il compleanno di Diana Bacosi, una donna che due anni fa ha fatto gioire milioni di italiani. Una delle tante. Sì, perché due anni fa alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, parecchie donne hanno fatto gioire, ma anche soffrire, i tifosi italiani. Bacosi ha conquistato la medaglia d’oro nello skeet. Fino a quel momento, fra Europei e Mondiali, aveva vinto solo medaglie a squadre. Sarebbe banale dire che dev’essere stata una grande soddisfazione, ma è così. L’Italia, in Brasile, ha conquistato otto medaglie d’oro. Di cui cinque nel tiro a volo, di cui una di Diana Bacosi. Davvero una gran bella soddisfazione far parte dell’élite mondiale del proprio sport.

L’età di una signora è meglio non dirla, per una questione di educazione ed eleganza. E’ bello aggiungere, però, che il ruolo più importante nella sua vita l’ha assunto suo figlio:”Dopo la maternità, sono diventata più forte, più reattiva davanti ai problemi. Non mi faccio prendere dal panico“. Ha dichiarato durante un’intervista concessa qualche mese fa al Corriere dello Sport. La tiratrice perugina si è anche soffermata su altri aspetti, come per esempio sulle gare con gli uomini:”Sono sempre stata favorevole, anche perché vedo che allenarmi con gli uomini mi aiuta a crescere. La gara mista nel trap ci sarà già al prossimo evento olimpico, speriamo arrivi anche nello skeet“. Proprio in occasione della prossima Olimpiade, nel 2020 a Tokyo, le parole più interessanti sul futuro:”L’appuntamento clou è il Mondiale in Corea, dove verranno assegnate le prime carte olimpiche, ma io ci arriverò attraverso altre gare, ovvero gli Europei e la Coppa del Mondo“.

Diana Bacosi guarda speranzosa all’Olimpiade di Tokyo, con la speranza di conquistare un altro Mondiale, di tenere a freno le emozioni e di allenarsi e diventare sempre più brava.

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