Tanti auguri a Valerio Vermiglio, ex palleggiatore di diverse formazioni di Serie A1 e grande protagonista con la maglia dell’Italia, che oggi compie 42 anni.

Valerio Vermiglio

GENIALE, SPETTACOLARE… VINCENTE

Tanto imprevedibile quanto razionale. Spettacolare ed al contempo cinico. Valerio Vermiglio, in campo, è stato tutto questo e molto altro. Risulta difficile descrivere una simile personalità con un unico termine senza incappare in un ossimoro. In fondo, basta vederlo giocare. Era capace di sfoderare la giocata più logica ed immaginabile, come di realizzare il colpo ad effetto che rasenta la perfezione. Un piacere essere dalla sua parte di campo, un incubo trovarsi dall’altra parte della rete. Quando Vermiglio era sul terreno di gioco, tutto diventava possibile. E poi, per chi lo aveva a fianco, c’era la sensazione di avere sempre una chance di vittoria. Del resto, l’intera carriera di Valerio vale come testimonianza, parla in modo inequivocabile. Sei campionati divisi in due paesi, cinque Coppe Italia, tre Champions League e due CEV Cup sono numeri più che sufficienti per spiegare, almeno in parte, la grandezza del suo percorso nel mondo del volley.

L’EPOPEA SISLEY

Se si pensa a Valerio Vermiglio, non si può non associare il suo nome all’epopea della Sisley Treviso. La formazione veneta, tra la fine degli Anni ’90 e l’inizio del Nuovo Millennio, ha scritto la storia, vincendo in lungo ed in largo, in Italia ed in Europa. C’erano fuoriclasse come Lorenzo Bernardi, Samuele Papi, Alberto Cisolla, Alessandro Fei. A guidare una banda simile, in cabina di regia c’era lui, “Rosso” Vermiglio. Con il suo estro e la sua tecnica, gli attaccanti trevigiani sono andati a nozze, siglando punti pesanti e regalando immense soddisfazioni ai tifosi del “dream team”. E, tra una sfida e l’altra, tra un trofeo e l’altro, Valerio era lì, sotto rete, sempre pronto regalare spettacolo. Che grande spettacolo fino al 2007, prima dello scioglimento della band! Poi ci sono stati altri concerti, più o meno intensi, ma mai come la serenata di Treviso.

AZZURRO D’ORO

Vermiglio ha regalato spettacolo anche quando vestiva la casacca azzurra. L’Italia gli ha dato tanto ed altrettanto ha fatto lui. Due ori europei, uno dei quali ottenuto a Roma, sono gioie immense, indimenticabili. Non è da tutti vincere una manifestazione continentale, pochissimi ci sono riusciti tra le mura amiche. Tra il 2003 ed il 2005, quell’azzurro ha assunto sfumature dorate ed un’aura di imbattibilità quasi totale. C’è solo un neo in quel meraviglioso triennio: la finale olimpica contro il Brasile. Non bastò la miglior Italia per piegare il Brasile degli alieni. In quella notte stregata, nemmeno le invenzioni del messinese furono sufficienti ad arginare lo strapotere di Giba e compagni. Una grande delusione, incapace comunque di cancellare quanto di buono fatto prima e dopo l’argento di Atene. Sicuramente, oggi Valerio ripenserà a tutte queste emozioni, magari tra un piatto e l’altro nel suo nuovo ristorante. Ruoli e lavori diversi, stessa dedizione per il neo quarantaduenne.

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Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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