Deborah Gelisio viene ricordata da tutti per l’argento olimpico di Sydney 2000, ma ha vissuto una carriera straordinaria: il nostro omaggio alla campionessa azzurra

TANTI AUGURI A DEBORAH GELISIO, CAMPIONESSA TROPPO SOTTOVALUTATA

Nel mondo degli altri sport, teatro della maggior parte delle storie raccontate da ”Azzurri di Gloria”, spesso gli atleti vengono ricordati solo per le vittorie olimpiche, e non per le loro fantastiche carriere. Tendiamo a fossilizzarci sul singolo momento, sull’esultanza a cinque cerchi, senza andare a scavare nella vita e nel passato dei nostri campioni: Deborah Gelisio è un esempio di questa visione ”limitante” nei confronti dei nostri atleti. L’azzurra, campionessa nel tiro a volo che quest’oggi compie 42 anni, viene sempre ricordata per l’argento ottenuto a Sydney 2000, e non per i risultati precedenti e successivi. La gara australiana era stata fantastica per Deborah Gelisio: ottime qualificazioni, e duello colpo su colpo, doppio piattello su doppio piattello, con la svedese Hansen, che poi prese il largo battendola col punteggio di 148 a 144. Per l’azzurra uno strepitoso argento olimpico a 24 anni e qualche rammarico, ”eliminato” dalla sua strepitosa carriera.

Esatto, perchè Deborah era tutt’altro che una sorpresa. Di lei si può dire che sia ”nata col fucile in mano”, visto che il padre era un istruttore di tiro e l’ha allenata sin dalla tenera età: a 15 anni, Deborah Gelisio era già campionessa europea juniores nel double trap, a 20 disputava la sua prima Olimpiade, uscendo nelle qualificazioni, a 24 conquistava l’argento a cinque cerchi. Nel mezzo e in seguito, una carriera straordinaria: 7 ori e tre argenti mondiali, con quattro vittorie individuali tra double trap e trap, 19 medaglie europee con la bellezza di 10 ori. Insomma, una campionessa di altissimo profilo, che purtroppo non ottenne altri successi a cinque cerchi: Deborah saltò Atene 2004 e rientrò a Pechino, chiudendo solo 7a nella sua ultima Olimpiade. Probabilmente sognava un altro epilogo, ma la sua carriera è stata comunque straordinaria, e non solo per l’argento olimpico.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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