Gregorio Paltrinieri ha compiuto ieri 26 anni. Ha vinto tutto in vasca, ma non è ancora sazio: a Tokyo punterà anche alla vittoria nel fondo.

Gregorio Paltrinieri Fiamme Oro, Gold medal and European Record 1500m Freestyle Men Roma 13/08/2020 Foro Italico FIN 57 Trofeo Sette Colli 2020 Internazionali d’Italia Photo Andrea Staccioli/DBM/Insidefoto

GREGORIO PALTRINIERI: IL RE VUOLE ANCORA STUPIRE

“Sono troppo magro per le gare di velocità, e anche se avevo già vinto a livello giovanile nella rana, col tempo mi sono convertito allo stile libero e alle distanze più lunghe. Ho più resistenza che potenza, ho dovuto fare di necessità virtù”. Anno 2011, il 48º Settecolli volge al termine e il protagonista inaspettato si chiama Gregorio Paltrinieri. A 16 anni, il carpigiano aveva appena messo la mano davanti a tutti nei 1500 stile libero, realizzando la quarta prestazione di sempre in Italia.

Come dichiarato a Il Resto del Carlino, edizione di Modena, dopo la gara, Gregorio a livello giovanile aveva iniziato con la rana. Nato a Carpi il 5 settembre 1994, Greg inizia a prendere confidenza con l’acqua a soli tre mesi: non poté che essere amore a prima vista. Come detto, fino ai 12 anni la rana è il suo stile. Poi però passa allo stile libero, e sotto la guida di Stefano Morini entra nel giro della nazionale italiana. Il 2011 è quindi il suo anno zero: Gregorio si fa conoscere per il tempo messo a segno al Settecolli, vince l’oro agli Europei juniores nei 1500 sl e il bronzo negli 800 sl, mentre ai Mondiali juniores le medaglie sono d’argento nella distanza più lunga e di nuovo di bronzo negli 800.

Il 2012 invece è l’anno della consacrazione nel nuoto dei grandi. Greg partecipa per la prima volta agli Europei, e con il tempo di 14’48″94 vince i 1500 sl e si qualifica per l’Olimpiade di Londra. Un Europeo in cui Paltrinieri riesce anche a prendersi l’argento negli 800 sl. A Londra, però, Gregorio si deve accontentare del quinto tempo.

L’anno della definitiva consacrazione però è il 2014: dopo aver conquistato un bronzo ai Mondiali nel 2013, l’anno successivo Gregorio vince l’oro continentale sia nei 1500 che negli 800 sl, stabilendo anche il record europeo nella distanza più lunga. La medaglia d’oro nei 1500 sl arriva poi anche ai Mondiali in vasca corta, dopo che nel 2012 era arrivato “solo” un secondo posto.

Nel 2015 Greg estende il dominio del suo regno: a Kazan vince l’oro mondiale nei 1500 sl, diventando Re Greg, mentre negli 800 deve arrendersi solo a Sun Yang.

All’Olimpiade di Rio del 2016 Greg ci arriva da favorito, e come da pronostico si lascia tutti alle spalle. Vince i 1500 sl davanti a Connor Jaeger e Gabriele Detti, diventando così il quarto italiano nella storia a vincere un oro olimpico nel nuoto.

Stanco di vincere? Per niente, anzi. Il 2017 è l’anno in cui Gregorio decide di tuffarsi anche nelle acque libere, vincendo l’oro nella 10 km di fondo alle Universiadi di Taipei, dove trionfa anche nei 1500 e negli 800. Anche ai Mondiali comunque il risultato non cambia: i 1500 sono suoi, gli 800 dell’amico fraterno Detti, con Greg che chiude al terzo posto.

Nel 2018 però i risultati non arrivano: agli Europei di Glasgow arrivano un bronzo nei 1500 e un argento negli 800; ai Mondiali in vasca corta di Hangzhou arriva solo l’argento nei 1500.

Ma se uno degli obiettivi era quello di qualificarsi per la 10 km di fondo olimpica, il 2019 è l’anno giusto: ai Mondiali, Paltrinieri chiude al sesto posto, con un tempo che gli dà accesso alla manifestazione a cinque cerchi. In vasca continuano le difficoltà, soprattutto nei 1500: l’oro arriva negli 800, nella lunga distanza a trionfare è Wellbrock, con Greg che chiude terzo.

Serve un cambio di passo, netto, per tornare a competere con i più forti: per questo Gregorio nel 2020 decide di cambiare. Complice la pandemia da Coronavirus che ha posticipato le Olimpiadi di un anno, Paltrinieri lascia lo storico allenatore Morini. Un cambio che, per ora, ha portato ai risultati sperati: Re Greg vince infatti gli 800 e i 1500 (con record europeo) in vasca, i 2.5, i 5 e i 10 km di fondo.

Se il buongiorno si vede dal mattino, Paltrinieri non può che sorridere. In fondo, Tokyo 2021 è dietro l’angolo.

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Gabriele Burini
Studente di lingue e culture straniere all'Università di Perugia. Volevo fare il calciatore, mi sono dovuto accontentare di raccontare lo sport

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