Le Paralimpiadi 1996. Paola Fantato si impone nel tiro con l’arco. Le certezze Alvise De Vidi e Luca Pancalli non deludono le attese. Il medagliere italiano alle Paralimpiadi di Atlanta 1996 e le nostre storie più belle.

Le Paralimpiadi di Atlanta 1996

L’ITALIA AI GIOCHI PARALIMPICI 1996

Le Paralimpiadi 1996 rappresentano una grossa novità per l’intero movimento paralimpico: per la prima volta nella storia, infatti, i Giochi paralimpici attirano grossi investimenti da moltissime multinazionali, diventando i primi ad essere completamente sostenuti dalle sponsorizzazioni dei privati. Un modo per rendere i Giochi paralimpici popolari tanto quanto quelli olimpici: tuttavia, rispetto alla precedente edizione di Barcellona 1992, si assisterà ad un calo degli spettatori. Questo è dovuto al fatto che i biglietti, per la prima volta, saranno messi in vendita. Inoltre i media americani sottovalutano l’evento, non riuscendo a garantire una copertura adeguata ad una manifestazione di questo spessore.
Novità anche per quanto riguarda le categorie di disabilità: per la prima volta saranno infatti ammessi gli atleti con disabilità intellettive.

L’Italia disputerà un’ottima edizione, conquistando la bellezza di 45 medaglie e con la conferma del talento di alcuni dei più noti atleti paralimpici del Bel Paese: Alvise De Vidi, dopo il bronzo all’esordio alle Paralimpiadi di Barcellona 1992, porterà a casa ben 2 titoli paralimpici (nei 400 e negli 800 m T50) e l’argento nei 1500 m T50; Luca Pancalli invece, dopo il calo ai Giochi paralimpici di Barcellona 1992 in cui non riuscì mai a salire sul podio, troverà il riscatto, vincendo due ori (50 m dorso e farfalla) e tre argenti (nello stile libero sui 50, 100 e 200 m), chiudendo così una straordinaria carriera paralimpica.

LA SECONDA FRECCIA D’ORO DI PAOLA FANTATO

Ma ottima è anche l’edizione di Paola Fantato, la seconda arcera sulla carrozzina (sulla quale fu costretta a causa di una poliomielite che la colpì pochi mesi dopo la nascita) a partecipare alle Paralimpiadi dopo la neozelandese Neroli Fairhall ai Giochi Paralimpici di Stoke Mandeville e New York 1984.

Paola, che già aveva vinto un bronzo individuale alle Paralimpiadi di Seul 1988 ed aveva ottenuto il titolo di campionessa paralimpica nell’individuale di Barcellona 1992, andò a confermare anche ad Atlanta 1996 il suo straordinario talento, vincendo nuovamente il bronzo nella gara individuale, ma contribuendo soprattutto alla conquista della medaglia d’oro a squadre, vinta assieme a Roberta Lazzaroni e Sandra Truccolo.

La carriera paralimpica di Paola non si ferma comunque ad Atlanta 1996, ma prosegue anche con la splendida doppia medaglia d’oro (individuale e a squadre) alle Paralimpiadi di Sydney 2000 e si chiude ad Atene 2004, con la riconferma del titolo di campionessa olimpica individuale e il secondo posto nella gara a squadre, rendendo Paola, oltre che una straordinaria arcera, un’atleta medagliata in tutte le edizioni dei Giochi paralimpici ai quali ha partecipato.

IL MEDAGLIERE ALLE PARALIMPIADI 1996

L’italia delle Paralimpiadi di Atlanta 1996 chiude al 14° posto del medagliere, forte delle sue 45 medaglie divise in 11 ori, 20 argenti e 14 bronzi: un risultato nettamente superiore sia di Barcellona 1992, chiusa con 10 medaglie in meno, che soprattutto di Sydney 2000, dove l’Italia vinse 27 medaglie.

Anche in questa edizione furono gli Stati Uniti a dominare la scena, vincendo ben 157 medaglie, di cui 46 ori. A completare il podio l’Australia (42 ori, 106 totali) e la Germania (40 ori, 149 totali).

Simone Lo Giudice
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