Ha partecipato a sei Olimpiadi, l’ultima a distanza di vent’anni dalla prima. Ha vinto quattro medaglie ed è riuscito a qualificarsi ai Giochi a 40 anni compiuti, spostando l’asticella dell’età pensionabile dei canottieri un po’ più avanti. Rossano Galtarossa è uno degli atleti più vincenti della storia azzurra. 

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Rossano Galtarossa in azione

In vent’anni di carriera, Rossano Galtarossa ha collezionato la bellezza di dieci medaglie ai campionati mondiali, quindici titoli italiani ma, soprattutto, ha conquistato ben quattro medaglie olimpiche. Si tratta di un risultato eccezionale che, non solo lo rende il canottiere azzurro a essere salito più volte sul podio ai Giochi, ma lo colloca nel gotha dello sport tricolore. Un gruppo del quale fanno parte atleti del calibro di Josefa Idem, Antonio Rossi, Samuele Papi. Una compagnia nella quale il gigante di Padova (due metri per cento chili) non sfigura per nulla.

Barcellona 1992: la prima volta di Rossano Galtarossa

La prima Olimpiade non si scorda mai. Rossano Galtarossa ha appena compiuto vent’anni quando parte per i Giochi di Barcellona. “Da Barcellona tornai con il bronzo – ha ricordato il canottiere azzurro nel corso di un’intervista rilasciata a canottaggio.org – e solo a casa capii quanto valeva aver fatto un’Olimpiade, e mi dissi che se quelle erano le sensazioni, sarei andato avanti. Volevo fare Atlanta ’96 e poi smettere”.

Non andrà esattamente così, ma procediamo con ordine. In Catalogna taglia il traguardo al terzo posto in quattro di coppia con Filippo Soffici, Gianluca Farina e Alessandro Corona (con il tempo di 5:47.33) in una gara vinta dalla Germania (5:45.17), capace di precedere la Norvegia (5:47.09) e, appunto, l’imbarcazione azzurra.

Un risultato che proietta quindi Rossano Galtarossa verso la sua seconda edizione dei Giochi, Atlanta 1996.

Sydney 2000: Rossano Galtarossa torna sul podio

Le Olimpiadi di Atlanta ’96, però, non vanno come sperato e, nonostante il cambio di guida tecnica, il quartetto composto da Rossano Galtarossa, Alessandro Corona, Alessio Sartori e Massimo Paradiso si deve accontentare di sfiorare il podio. A vincere è di nuovo la Germania, seguita questa volta dai padroni di casa degli Stati Uniti e dall’Australia.

“Atlanta andò male – ha poi spiegato il padovano – e così puntai Sydney. Volevo vincere lì, e poi ero convinto di smettere. Addirittura quando tornai mi misi a cercare un lavoro…”. In Oceania Rossano Galtarossa compie l’impresa vincendo, insieme ad Agostino Abbagnale, Alessio Sartori e Simone Raineri la medaglia d’oro olimpica nel Quattro di coppia davanti ai Paesi Bassi e alla Germania, che per la terza volta consecutiva porta sul podio Andreas Hajek e Stephan Volkert. La squadra azzurra chiude con un tempo di 5:45.56, staccando gli olandesi di oltre due secondi (5:47.91) e i tedeschi di tre (5:48.64). L’Olimpiade di Sydney del 2000 è quindi il punto più alto della carriera di Rossano Galtarossa, che questa volta sembra proprio destinato a smettere. O forse no…

Atene 2004: cambia specialità, ma il risultato è sempre lo stesso

I Giochi di Atene, infatti, non si aprono senza che la squadra azzurra di canottaggio presenti nelle sue fila Galtarossa. Questa volta il gigante veneto si cimenta in un’altra specialità, il Due di coppia.

Con l’ormai inseparabile Alessio Sartori, infatti, Rossano Galtarossa conquista un terzo posto che gli permette di portare a casa la sua terza medaglia olimpica. I due azzurri si devono arrendere solamente ai francesi Sebastien Vieilledent e Adrien Hardy (che chiudono in 6:29.00) e agli sloveni Luka Špik e Iztok Čop (6:31.72). La coppia italiana si attesa su un buon 6:32.93.

Un risultato questo che regala emozioni tali all’atleta italiano, da convincerlo a non mollare e a portare avanti ancora per un po’ la sua carriera nel canottaggio, puntando dritto all’unico metallo che ancora non ha collezionato.

Pechino 2008: l’ultima medaglia olimpica di Rossano Galtarossa

In Cina, alle Olimpiadi di Pechino, arriva infatti il secondo posto nel Quattro di coppia che porta in dote l’argento. Insieme a Rossano Galtarossa, sulla barca azzurra, salgono Luca Agamennoni, Simone Venier e Simone Raineri che, fermando il cronometro a 5:43.57, si devono arrendere solamente alla Polonia. I polacchi chiudono infatti in 5:41.33, mentre la Francia, terza, finisce a un soffio dagli italiani (5:44.34).

In quattro delle cinque Olimpiadi alle quali ha partecipato, Galtarossa ha portato a casa una medaglia: le ha collezionate tutte, l’oro, l’argento e il bronzo. Insomma, ha ottenuto tutto quello che un atleta potrebbe chiedere. O quasi.

Londra 2012: a 40 anni ai Giochi

Fin dai Giochi del 1996, Rossano Galtarossa ha pensato di chiudere la propria carriera dopo la gara olimpica. Così non è stato in ciascuna delle precedenti edizioni, e così non è nemmeno dopo Pechino. Il canottiere infatti decide di continuare la propria carriera per tagliare un altro traguardo: qualificarsi per un’Olimpiade a 40 anni. Una sfida difficile, nuova, che però, manco a dirlo, Galtarossa riesce a vincere. A Londra si qualifica, prendendo parte così alla sua sesta Olimpiade. A vent’anni esatti dalla prima avventura a cinque cerchi in Spagna, l’atleta dei Canottieri Padova si deve accontentare del ruolo di riserva, ma tanto, questa volta, è esserci che conta davvero.

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Federico Sanzovo
Neolaureato e aspirante giornalista, scrivo su carta dal 2008. Sono tra i fondatori di Azzurri di Gloria. Mi occupo di blogging, web writing e social media managing. Amo il web, ma il profumo della carta stampata...

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