Matteo Medves: l’intervista al vice-campione europeo di judo nella categoria 66 kg. Il racconto del primo successo internazionale dell’atleta friulano che ne ha parlato ai nostri microfoni.

Matteo Medves: l'intervista al vice-campione europeo di judo nella categoria 66 kg. Il racconto del primo successo internazionale dell'atleta friulano che ne ha parlato ai nostri microfoni.

Fonte foto: italiajudo.com

MATTEO MEDVES: LA PAROLA ALL’ARGENTO EUROPEO DI JUDO

Matteo Medves e Antonio Esposito sono stati i veri protagonisti della spedizione italiana agli europei di judo di Tel-Aviv grazie all’argento e al bronzo conquistati in terra israeliana.

Medves, al primo titolo continentale della carriera, ha gareggiato nella categoria 66 kg, la stessa in cui Fabio Basile, ora nella 73 kg, aveva trionfato alle Olimpiadi di Rio 2016.

Un torneo che nel complesso non è stato molto redditizio per l’Italia, ma che comunque ha regalato due podi importanti. L’atleta friulano classe ’94 si è concesso ai nostri microfoni per parlare del suo risultato ed ecco cosa ci ha raccontato.

MATTEO MEDVES: L’INTERVISTA COMPLETA FIRMATA AZZURRI DI GLORIA

Matteo raccontaci questo tuo bellissimo risultato.

È difficile raccontare un’esperienza e un’emozione così grandi perché ero consapevole della mia forza ma venivo da un periodo no. È stato quindi un risultato inaspettato che però a maggior ragione ti gusti molto di più.

Un risultato inatteso alla vigilia, quindi…

Sì, non pensavo di arrivare così in alto. Il giorno prima della gara, quando sono uscite le pool, ho visto che i primi due incontri erano identici a quelli di una gara che avevo fatto un mese prima in cui ero uscito al primo turno. Ho pensato che anche questa volta potesse essere dura passare, ma invece…

Tu sei stato uno dei due medagliati azzurri di questi Europei. Qual è il bilancio complessivo del torneo italiano?

Ci aspettavamo qualche risultato in più in tutta sincerità. Ci siamo presentati con atleti che hanno fatto grandi risultati a livello internazionale come per esempio Edwige Gwend o Fabio Basile. Purtroppo però non è andata bene per loro. Torniamo comunque con due medaglie, quindi siamo abbastanza ottimisti anche perché abbiamo dimostrato che l’Italia c’è.

Tra l’altro Basile sta affrontando una nuova categoria di peso. A Rio aveva vinto nei 66 kg mentre ora gareggia nei 73.

Sì, sono pur sempre 7 kg in più. Per riempire la categoria devi metterti sotto e lavorare tanto con i pesi. Non è sicuramente facile digerire un cambio di categoria nel breve periodo.

Parlando di karate, la nazionale azzurra ha fatto un grande Europeo con 10 podi e il terzo posto finale nel medagliere. Buone notizie in prospettiva Tokyo 2020.

L’Italia nel karate è davvero forte e i risultati l’hanno dimostrato. In Italia è uno sport molto seguito e con ottimi tecnici che quindi riescono a portare i nostri atleti a livelli così alti.

E tu a Tokyo 2020 ci stai già pensando?

Io cerco di concentrarmi gara per gara, senza proiettarmi troppo oltre. Di volta in volta, se la mia gara va bene penso immediatamente a quella successiva. E poi chi lo sa, magari mettendo un mattoncino alla volta riusciamo ad arrivare a Tokyo che sicuramente è il mio obiettivo finale.

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Luca Lovelli
Giornalista e conduttore televisivo. Fondatore e direttore responsabile di Azzurri di Gloria. Amo viaggiare, con la mente e con il corpo.

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