MILANO, dai nostri inviati Marco Corradi e Federico Mariani

”Azzurri di Gloria” ha ottenuto l’accredito per il Giro d’Italia del centenario e, dopo la due giorni tra Tortona e Castellania, eravamo presenti all’arrivo a Milano, dove abbiamo realizzato svariati contributi e interviste: ecco a voi le parole del vincitore Tom Dumoulin durante la conferenza stampa conclusiva. 

Tom Dumoulin

Foto ADG

SOLIDITÀ E UN DANNOSO CONTRATTEMPO: IL GIRO TRIONFALE DI TOM DUMOULIN

30 secondi che potevano essere molti di più: il Giro di Tom Dumoulin si divide in due sezioni ben distinte, scandite da quello sfortunato attacco intestinale che aveva di fatto annullato il suo vantaggio sugli inseguitori. Dopo la cronometro trionfale di Montefalco e la vittoria di Oropa, l’olandese aveva già in pugno il Giro (Quintana, secondo, era a quasi 3′), salvo poi dilapidare il vantaggio a causa del ”richiamo della natura”: un problema improvviso, che ha fatto perdere a Tom due minuti nella tappa di Bormio. Da lì in poi è iniziato un altro Giro, nel quale tutti gli scalatori hanno attaccato a ripetizione l’olandese, che si è difeso (non senza difficoltà) e ha poi piazzato la zampata decisiva proprio nella cronometro di Milano, rimontando 1’23” a Nairo Quintana e vincendo il suo primo Giro d’Italia: è una vittoria che fa la storia, quella di Dumoulin, arrivata tra l’altro a conclusione di un percorso ben definito. Nel 2015 il capitano della Sunweb comandò per svariate tappe la Vuelta, crollando sul più bello, e nel Giro 2016 tenne la maglia rosa per qualche giorno, salvo poi farsi da parte all’arrivo delle montagne: questo Giro particolare, però, l’ha incoronato e l’ha visto diventare il primo olandese a vincere la corsa rosa, e Tom Dumoulin ha commentato così il suo successo nella conferenza stampa che ha concluso il Giro del centenario.

UN GRANDE SUCCESSO E TANTO ENTUSIASMO: TOM DUMOULIN COMMENTA IL SUO SUCCESSO IN CONFERENZA STAMPA

Tom, hai fatto la storia, e non solo per quel contrattempo nei boschi…

”Ho fatto la storia anche per quello (ride), ma ora l’ho fatta in maniera positiva. Entrerò nella storia per aver vinto il Giro dopo un attacco intestinale di quel tipo, è stato strano (ride)”.

Ti abbiamo visto durante le battute finali delle cronometro di Nibali e Quintana: eri così teso, non ti abbiamo mai visto così nelle tre settimane del Giro. Come ti senti dopo questo successo?

Non ho voluto sapere i distacchi durante la cronometro. Volevo concentrarmi solo sulla mia pedalata e sulla mia prestazione, poi a metà del tracciato ho parlato col mio direttore sportivo e mi ha detto che eravamo in un’ottima posizione, di non prendere rischi ulteriori e fare solo ciò che serviva per vincere il Giro d’Italia (Tom è arrivato 2° nella tappa, a 15” da van Emden). A quel punto ho pensato ”wow, devo essere davvero in grande vantaggio”, e quando ho attraversato la linea d’arrivo tutti mi dicevano ”hai vinto, hai vinto”. Poi invece stavo guardando la tappa alla tv e mi sono infuriato con chi mi stava accanto, perchè il vantaggio non era così ampio come pensavo: ho detto a tutti ”come potete dirmi che ho la vittoria in tasca se sono avanti solo di 3 secondi a questo punto?”. Poi, per fortuna, tutto è andato bene e ho conquistato questo Giro d’Italia: sono contentissimo”.

C’è un lato molto divertente di questa conferenza stampa: hai vinto il Giro del centenario, e sei qui a festeggiare con in mano un pezzo di pizza!

”Sì, mia mamma l’ha comprata e ora stavo mangiucchiando qualcosa dopo la tappa. Lo ammetto, amo il cibo italiano, e tra l’altro, avendo bevuto lo spumante sul podio e una birra coi miei compagni, avevo bisogno di mangiare: senza questa pizza, avrei avuto seri problemi nelle prossime ore (ride)”.

Hai appena vinto il Giro d’Italia: come ti senti? Il più forte, il migliore?

Semplicemente felice, non solo per me stesso, ma specialmente per la mia ragazza e i miei familiari, che vedo ora per la prima volta dopo 4 settimane, e per il mio team, con cui ho festeggiato sul podio. Non dimenticherò mai questi momenti, festeggiare con Geschke e gli altri è stato speciale. Questo è solo l’inizio della festa, credo che domattina sarò piuttosto provato! (ride)”.

Ti aspettavi di essere così forte, prima della partenza del Giro? Nessuno dei tuoi compagni di squadra si sarebbe mai aspettato questo successo…

”No, mai. Non mi sarei mai aspettato di vincere il Giro. Ci avevo fatto un pensierino per il futuro, ma non mi sentivo pronto per trionfare quest’anno: il mio obiettivo era chiudere in una posizione dalla 5a alla 10a e giocarmi le mie carte, a quel punto sarei stato molto contento. Quando ho iniziato a credere alla vittoria? Dopo il mio attacco intestinale nella tappa di Bormio! (ride) Lì ho perso solo due minuti e sono rimasto totalmente in corsa, a quel punto mi son detto ”magari sei più forte di quanto credi”: ho dovuto affrontare giornate difficili e le ho superate, perdendo il minimo possibile e disputando un Giro incredibile. Ancora non ci credo alla mia vittoria”.

Quali sono i tuoi programmi per il futuro? Tenterai di sfruttare la condizione per il Tour de France?

”I miei obiettivi futuri si chiamano birra, barbecue e relax. Al momento non voglio pensare ad altro (ride). Poi faremo dei programmi (Tom correrà la Vuelta, ndr)”.

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